La critica d'arte del novecento

Jurgis Baltrušaitis
Adelphi

Concepito insieme a "Medioevo fantastico", "Risvegli e prodigi" completa in prospettiva temporale la straordinaria ricerca di Baltrusaitis sui temi del mostruoso, del grottesco, del demoniaco, del fantastico e la loro raffigurazione nell'età di mezzo. Lo stupore che coglie il lettore di "Medioevo fantastico" nello scoprire i più inaspettati apporti d'Oriente ai repertori iconografici occidentali si rinnova davanti alle sorprendenti dimostrazioni della ininterrotta sopravvivenza del fantastico e al suo speciale rifiorire in seno al gotico, in piena epoca di "realismo" medioevale. Ne risulta una sorta di carta fisica dell'arte medioevale europea.

Washizuka Hiromitsu, Park Youngbook, Kang Woo-Bang
Japan Society

Tania Velmans, Adriano Alpago Novello
Jaca Book

AA.VV.
Editoriale Jaca Book

Da Bisanzio, dove erano arrivate dopo un lungo viaggio, le icone si radicarono in tutte le regioni in cui erano presenti comunità ortodosse. Gli iconografi seppero flettere il proprio linguaggio nelle maniere più diverse, tenendo conto delle particolarità locali e degli influssi provenienti da altri mondi artistici. In seguito, anche le avanguardie pittoriche occidentali del '800 e del '900 scoprirono soprattutto nelle icone russe affinità con la propria ricerca di superamento del visibile.

Jutta Dresken-Weiland
Libreria Editrice Vaticana

Questo volume, che si inserisce nella collana della L.E.V. dedicata al rapporto tra arte e religione, presenta uno studio sull'arte paleocristiana che supera i limiti della pura lettura estetica e iconografica, sottolineando la relazione tra i soggetti riprodotti e la vita quotidiana dell'epoca. Attraverso un'analisi dei temi figurativi più popolari nell'arte paleocristiana e del loro rapporto con la letteratura teologica coeva, l'autrice conduce dunque il lettore in un affascinante percorso tra i temi e i contesti nei quali nasce l'iconografia cristiana. Il volume corredato da numerose immagini a colori, si raccomanda a studiosi di storia dell'arte, docenti, allievi e a quanti intendono trovare, attraverso l'arte, un ampio e utile percorso di crescita culturale e religiosa.

Anthony Cutler, John W. Nesbitt
UTET

Guido A. Mansuelli
UTET

Martina Corgnati, Francesco Poli
Mondadori Bruno

Questo dizionario sull'arte contemporanea offre un'informazione storico-critica, sintetica ma esaustiva, sui principali movimenti e personalità artistiche dall'Impressionismo alle tendenze più recenti. Un'analisi dell'arte a livello internazionale, ma con una particolare attenzione alla situazione italiana. Ogni voce è collegata alle altre attraverso un sistema di rimandi tematici e comprende una bibliografia specifica. Sono state scelte, inoltre, 29 opere tra le più significative del Novecento che vengono riprodotte a colori con una lettura storico-critica. Nel volume sono quindi inserite 12 voci di grande ampiezza che si riferiscono ai principali movimenti (Impressionismo, Cubismo, Realismo...).

Sandra Berresford
Pacini editore

René Gilles
Edizioni Arkeios

Christoph Baumer
I.B.Tauris & Co.

Between the ninth and the fifteenth centuries, Central Asia was a major political, economic and cultural hub on the Eurasian continent. In the first half of the thirteenth century it was also the pre-eminent centre of power in the largest land-based empire the world has ever seen. This third volume of Christoph Baumer's extensively praised and lavishly illustrated new history of the region is above all a story of invasion, when tumultuous and often brutal conquest profoundly shaped the later history of the globe. The author explores the rise of Islam and the remarkable victories of the Arab armies which - inspired by their vital, austere and egalitarian desert faith - established important new dynasties like the Seljuks, Karakhanids and Ghaznavids. A golden age of artistic, literary and scientific innovation came to a sudden end when, between 1219 and 1260, Genghiz Khan and his successors overran the Chorasmian-Abbasid lands. Dr Baumer shows that the Mongol conquests, while shattering to their enemies, nevertheless resulted in much greater mercantile and cultural contact between Central Asia and Western Europe.

Giovanni Agosti
Giangiacomo Feltrinelli Editore