Antonio Amorosi, attribuibile a - Ritratto di bambino con cane
Caratteristiche
Ritratto di bambino con cane
Artista: Antonio Amorosi (1660-1738) Attribuibile a
Titolo opera: Ritratto di bambino con cane
Epoca: XVII Secolo - dal 1601 al 1700
Soggetto: Ritratto/Volto
Tecnica artistica: Pittura
Specifica tecnica: Olio su Tela
Descrizione : Ritratto di bambino con cane
Olio su tela. L'attribuzione ad Amorosi è plausibile specialmente per il soggetto, così ampiamente trattato dall'autore. L'interesse per i bambini, per il mondo infantile e più in generale per quello popolare, indussero l'Amorosi a dipingere innumerevoli tele di piccolo formato con fanciulli, spesso intenti in un lavoro o insieme a piccoli animali; caratterizza però questa sua produzione la capacità di ritrarre i bambini con uno sguardo realista, senza caricare la scena di luci, ombre o significati allegorici, rappresentandoli così come sono, semplici e veri, fieri del proprio lavoro o, come in questo caso, del proprio cagnolino. Restaurato e ritelato, il dipinto è presentato in cornice antica adattata al formato.
Condizione prodotto:
Restaurato e ritelato.
Dimensioni cornice (cm):
Altezza: 32
Larghezza: 30
Dimensioni opera (cm):
Altezza: 27
Larghezza: 24
Informazioni aggiuntive
Artista: Antonio Amorosi (1660-1738)
Epoca: XVII Secolo - dal 1601 al 1700
Nel XVII secolo l'arte è fortemente condizionata dal problema religioso: la Chiesa è ancora uno dei massimi committenti delle opere d'arte e le usa per affascinare e suggestionare i fedeli, esaltando la salvezza, raggiungibile solo con la fedeltà alla Chiesa. L'arte del XVII secolo è quindi uno strumento di educazione, prodotta per essere goduta e capita da molti. Così, alle scene che affrontano la rappresentazione di una realtà immaginaria, si accompagna l'analisi dei dettagli e la grande nitidezza dell'ambiente, in modo da proporre come reale ogni finzione e con l'intento di coinvolgere emotivamente l'osservatore, facendogli vivere in modo soggettivo una realtà infinita e grandiosa, riflette anche il desiderio dell'artista di esprimersi con libertà: egli infatti non si piega a schemi precostituiti, non usa forme rigide, contenute, organizzate in rigorose simmetrie compositive, ma forme libere, aperte e articolate. L'arte del 1600 è quindi una rappresentazione, il cui scopo è quello di impressionare, commuovere, persuadere; essa è il prodotto dell'immaginazione e il suo fine è di persuadere che qualcosa di non reale può diventare reale. Questo fenomeno artistico così complesso, viene definito tradizionalmente Barocco, e la sua nascita si colloca a Roma tra il terzo e il quarto decennio del XVII secolo, ove è rappresentato in modo eminente dall'opera di Gian Lorenzo Bernini, Francesco Borromini e Pietro da Cortona, anche se lo snodo fondamentale è costituito dall'opera di Caravaggio. Il movimento si propaga poi in tutta l'Italia e l'Europa (ricordiamo in particolare Rembrandt, Rubens, Velazquez), nel mondo delle arti, della letteratura, della musica, e in numerosi altri ambiti, fino alla metà del XVIII secolo.Scopri di più sul XVII secolo con i nostri approfondimenti:
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