A Lamp by Joe Colombo - Spider Model
Features
Spider Model
Designer: Joe Colombo
Production: Oluce
Model: Spider
Production country: Milano, Lombardia, Italy
Material: Chromed Aluminum , Lacquered Aluminum , Metal
Description
A table lamp designed by Joe Colombo for Oluce. Metal, chromed and lacquered aluminium. Manufactured in Milano, Italy, 1960s-1970s. Model: Spider.
Product Condition:
Good condition. Wear consistent with age and use. Any damage or loss is displayed as completely as possible in the pictures.
Dimensions (cm):
Height: 33
Width: 10
Depth: 28,5
Diameter: 18
Additional Information
Designer: Joe Colombo
Joe Colombo was born in Milan in 1930. In the early 1950s he joined the nuclear painting group with Enrico Baj. He studies at the Brera Academy of Fine Arts and at the Milan Polytechnic. In 1961, having abandoned the profession of sculptor and painter, he opened a design studio in Milan. In 1964, at the XIII Triennale di Milano he obtained the Gold Medal. He participates in the XIV Triennale di Milano, where in a space entirely dedicated to him, he exhibits new interior design proposals, including the famous programmable system for living. In 1963 he won the Gold Medal at the Milan Triennale with the acrylic table lamp. In 1967 he won the Compasso d'Oro Award for the Spider lamp. In 1968 he obtained the Design International Award in Chicago. In 1970 he won the Compasso d'Oro Award for an air conditioner produced by CANDY. In 1971 the Boby won the first prize at the SMAU in Milan.Production: Oluce
Fondata nel 1945 da Giuseppe Ostuni, maestro d'arte, Oluce è, nel campo dell'illuminazione, la più antica azienda italiana di design ancora attiva. Prima del conflitto mondiale esisteva infatti la sola Arteluce di Gino Sarfatti, scomparsa alla fine degli anni '90, nel 1948 nasceranno Azucena e Lamperti, nel 1950 Arredoluce e Stilnovo. Saranno però soprattutto Arteluce, Azucena e Oluce a focalizzare, per lunghi anni, il panorama italiano, costituendosi quali centri di incontro per quei progettisti che, fortemente coinvolti dalla ricostruzione prima e dalla nascita della produzione in serie poi, animavano il dibattito milanese: Vittoriano Viganò e i BBPR, Gigi Caccia Dominioni e Ignazio Gardella, Marco Zanuso e infine Joe Colombo. Già nel 1951 Oluce partecipa, con successo, alla IX Triennale. Un grande successo è sancito da Tito Agnoli con le segnalazioni alla seconda edizione del Compasso d'Oro, nel 1955, di due lampade (il modello da terra 363 e uno speciale modello per libreria). Nel 1956 seguiranno, in rapida sequenza, altre due segnalazioni: per una notevolissima lampada da tavolo in polivinile a lamelle e per un apparecchio a sospensione (mod. 4461) con doppio diffusore in perspex. Fondamentale infine ricordare, nel 1954, l'apparecchio 255/387 (detto ''Agnoli''), esile tige che regge uno spot, a segnare la fine dei paralumi e l'adozione di lampade da terra molto semplificate anche nell'illuminazione domestica. ntanto, nel 1963, in produzione dal 1965, Marco Zanuso disegna per Oluce un dimenticato capolavoro, la lampada da tavolo modello 275 con grande diffusore in perspex bianco orientabile a rotazione su di una base in metallo laccato. Nel 1964/66, nuovamente da un materiale, il vetro stampato detto ''Lente Fresnel'', nascerà, con Joe Colombo, la famiglia di lampade stagne da esterno ''Fresnel'' con base in metallo verniciato e diffusore trattenuto da mollette d'acciaio. Nel 1967 Colombo è però già più avanti e, con il modello ''Coupé'', conservato al MoMa di New York, propone uno stelo curvo di notevoli dimensioni a sorreggere una elegantissima calotta semicilindrica. La Coupé vince, nel 1968, lo ''International Design Award'' dell'American Institute of Interior Designers di Chicago. Nel 1970 infine, entrata in produzione nel 1972, ad un anno dalla prematura scomparsa di Joe Colombo, nasce la ''Lampada alogena'', necessariamente da allora chiamata ''Colombo''.Nel 2001 sassi in bianco vetro di Murano e canne in perspex trasparente popolano lo stand Oluce ad Euroluce. Disegnate da Laudani&Romanelli e da Ferdi Giardini propongono un modo di intendere il design che superi la funzione per farsi poesia. Entra infine nella squadra Oluce, con ''Sorane'' prima e quindi con ''Switch'', Oki Sato, ovvero Nendo, il più raffinato tra i nuovi progettisti giapponesi. Ma questa, ormai, non è più la storia dell'Oluce, piuttosto l'apporto della Oluce al design contemporaneo.Time:
1960s
1960s1970s
1970sMaterial:
Chromed Aluminum
Lacquered Aluminum
Metal
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