Sono molti i nomi a cui è legata la storia dell’eccellenza Milanese.
Uno di questi, caro a tutti gli amanti del libro e del libro di artista in particolare, è quello di Giorgio Upiglio.
Nel 1945 a diciotto anni comincia il suo apprendistato nella tipolitografia del padre. Dalla collaborazione con gli artisti che animano la Milano del dopoguerra nasce nel 1962 la sua Grafica Uno; la stamperia d’arte viene aperta vicino alla Stazione Centrale.
Specializzato in libri d’arte e stampe originali in tiratura limitata, Upiglio utilizza da maestro tutte le diverse tecniche di stampa. Tipografia, litografia, calcografia solo per citarne alcune.
Subito la Grafica Uno diventa punto di incontro e stamperia di riferimento dei maggiori artisti del Novecento.
Tra i frequentatori, nomi del calibro di Soffici, de Chirico, Morandi, Treccani, Baj, Mirò, Giacometti, Duchamp, Del Pezzo, Fontana, Calder.
Il primo, storico volume edito da Upiglio segna già il futuro di Grafica Uno. Poesie di Roberto Sanesi e cinque acquaforti di Maria Luisa De Romas si incontrano nel volume Work in Progress.
Le opere più importanti di Grafica Uno nascono dalla collaborazione tra artisti, poeti e scrittori che fanno nascere veri capolavori.
Nella nostra libreria online questa produzione di eccellenza è presente con alcuni pezzi straordinari, impreziositi dalla dedica autografa di Upiglio stesso.
Sergio Saroni illustra con le sue eleganti acqueforti giocate tono su tono un testo di Giovanni Arpino in Insettario, pubblicato nel 1967 in 85 esemplari.
Cesare Peverelli sceglie il bianco assoluto come mezzo espressivo delle sue 9 tavole incise all’acquaforte, rifinite a bulino e impresse a secco bianco su bianco; un suggestivo effetto di chiaroscuro rappresenta la bellezza di questa Petite suite in blanc majeur, (100 esemplari, 1966).
Il pezzo però sicuramente più importante è lo straordinario Chapeaugaga ovvero Academic Micmac. Enrico Baj impreziosisce con 15 acqueforti il testo con cui il poeta surrealista André Pieyre de Mandiargues ironizza sull’elezione di Jean Paulhan all’Académie Française. La polemica dà lo spunto alle gustose illustrazioni di Baj, focalizzate sull’anacronistica feluca, simbolo sbeffeggiato della dignità accademica. Incisioni intense, coloratissime, con due tavole a piena pagina con inserti di collage.
Veri libri d’artista in cui si incontrano creatività e sapienza artigianale. Elementi che testimoniano ai giorni nostri le radici antiche della migliore tradizione incisoria italiana.