L’affascinante biblioteca di Ermenonville
Quanto mi sarebbe piaciuto vederla, questa biblioteca, ammirare tutti gli splendidi volumi, arrivati alla nostra libreria in un unico lotto, sugli scaffali che li accoglievano tra la fine del XIX secolo e l’inizio del ‘900, nel cuore del castello di Ermenonville.
Abbiamo già raccontato dell’affascinante storia di questo luogo e del proprietario della sua biblioteca, il Principe Costantin Radziwill. Ora vogliamo provare a introdurci in questa stanza delle meraviglie per raccontarvi di questa che era sicuramente solo una piccola parte della collezione di libri del nostro Principe.
Come mi immagino la biblioteca? Una stanza luminosa (i saloni di Ermenonville si aprono sul parco con grandi porte finestre incassate nei muri), grandi librerie di mogano scuro, nello stile ecclettico che tanto andava di moda ai tempi, a ricoprire le pareti fino al soffitto, un divano e delle poltrone ricoperti di cuscini, un paio di scrittoi, forse un pianoforte in un angolo, spessi tappeti, pesanti tende di felpa alle finestre, delle lampade sulla mensola del camino.
I volumi sugli scaffali presentano una grande coerenza nello stile delle rilegature: i dorsi in pelle, nei classici colori dal rosso, al verde, al marrone, brillano di eleganti fregi dorati, dai motivi geometrici fino ad uno stile floreale che ci avvicina al periodo Art Nouveau di inizio ‘900. Lo stile è quello classico della rilegatura francese del periodo; in moltissimi volumi, all’ex-libris del Principe al contropiatto fa pendant lo stemma nobiliare al dorso. Nei volumi più prestigiosi lo stemma compare sfolgorante anche al piatto anteriore, come nella sontuosa edizione del manuale, molto consono al contesto principesco.
Probabilmente un legatore di fiducia curava l’estetica generale della biblioteca, ma non mancano dei veri e propri capolavori, come la settecentesca edizione de “Les Metamorphoses d’Ovide en Latin et en François” in 4 volumi con la sua legatura in pelle rossa con incredibili fregi dorati al dorso e ai contropiatti (LINACL0149856) o la raccolta delle opere di Walter Scott con un’elegantissima legatura firmata dal legatore parigino Bibolet (LINACS0150032).
Sugli scaffali troviamo un’ampia sezione dedicata a Memoires, Journaux e Lettres di gentiluomini e nobildonne legati al mondo di Versailles fino alla Rivoluzione, e di Generali e uomini politici del periodo tra Napoleone e il Secondo Impero; moltissime le biografie, soprattutto di personaggi della famiglia reale, in edizioni di lusso, spesso a tiratura limitata, in esemplari su carta a mano e con doppie suites di planches, in prestigiose legature (un esempio per tutti: la biografia di Louis XV et Marie Leczinska, di Pierre De Nolhac, edita da Goupil nel 1900 (LISTMO0124871)).
I volumi più propriamente storici denunciano un interesse per il periodo della Rivoluzione Francese. E non è forse un caso che tra i volumi della biblioteca abbiamo trovato anche un cofanetto contenente una raccolta di una settantina di Decrets de la Convention Nationale originali dedicati al tema degli Emigrés durante il periodo rivoluzionario (LISTMO0166387): un interesse di storico di qualcuno legato alla famiglia?
Le opere letterarie si orientano decisamente sui grandi classici francesi: dalle Opera Omnia dei grandi del passato (Molière, La Rochefoucauld, Beaumarchais, Rousseau, Bossuet, Boileau) ai Romantici Chateaubriand, Lamartine De Musset (in un’edizione “dediée aux amis du Poéte”, 10 volumi sontuosamente rilegati (LINACS0149000)) fino a Coppée e Dumas.
Se devo segnalare qualcosa, segnalerei un’edizione di un’opera che amo molto, Les Liaisons Dangereux, in tiratura limitata splendidamente illustrata da acqueforti acquarellate (LINACS0149002), e il capolavoro tipografico Herodias di Flaubert del 1913, con doppio stato delle acqueforti e capilettera acquarellati (LINACS0124814).
E’ ora di rimettere idealmente tutti questi tesori da bibliofili sui loro scaffali. Concedetemi solo un’ultima fantasia: un pomeriggio autunnale, ospite dell’amico Leon Radziwill, Marcel Proust entra nella nostra biblioteca, estrae dal suo scaffale un volume delle Lettres de Madame de Sevigné con lo stemma del Principe al dorso (LISTBI0148983), memorizza un passaggio particolarmente espressivo: lo metterà sulle labbra della Nonna del Narratore nella Recherche…..
Va bene, concordo: è un po’ too much, ma è sempre bello sognare
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