L’Arte tra Collezionismo e Investimento
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Acquistare un’opera d’arte è un’esperienza estremamente gratificante che può rivelarsi anche un ottimo investimento.
Emotività ed istinto giocano un ruolo importante nell’indirizzare verso un’opera piuttosto che un’altra; tuttavia non si può ignorare che un investimento di questo tipo possa comportare un sacrificio economico che deve essere valutato con estrema prudenza e lucidità.
Innanzitutto sfatiamo il mito che l’arte sia un bene di lusso riservato ad un’élite ristretta.
Sono tantissimi infatti i piccoli e medi investimenti in questo campo.
Ogni anno vengono vendute all’asta tra le 100.000 e le 200.000 opere d’arte per meno di 10.000 € e circa l’80% dei lotti è accessibile a meno di 5.000 €. Questo a dimostrazione del fatto che non è necessario disporre di somme esorbitanti per accedere al mercato.
L’arte appartiene (insieme all’oro e al mattone) alla categoria dei cosiddetti “beni rifugio” , ossia quei beni che vengono acquistati in momenti di incertezza economica perché sono in grado di conservare il loro valore nel tempo, se non addirittura aumentarlo.
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Si tratta di un investimento sicuro per proteggere (e possibilmente far prosperare) i propri risparmi.
Inoltre, l’arte rappresenta un investimento la cui curva è indipendente dall’andamento di altri investimenti (come ad esempio materie prime, obbligazioni e azioni).
Per questo motivo sono in molti a decidere di investire in questo campo:
è un’ottima soluzione per diversificare il proprio portafoglio e ridurne il rischio complessivo.
Bisogna però agire con cautela e tenere a mente le particolarità del mercato dell’arte: si tratta di un mercato che presenta dei rischi non sempre prevedibili ed è alimentato da informazioni privilegiate.
Celeberrima a tal proposito l’opera di Banksy in asta a Sotheby’s – aggiudicata per oltre un milione di sterline – che si è “autodistrutta” un istante dopo essere stato venduta.
Oltretutto, investire in arte significa fare un investimento nel medio-lungo periodo: sono necessarie pazienza, oculatezza e lungimiranza.
Non dimentichiamo che non sempre sarà possibile rivendere l’opera nel momento e alle condizioni desiderate.
Non è indispensabile essere un addetto ai lavori o un grande intenditore per entrare in questo mondo; tuttavia sono necessarie curiosità, dedizione e cautela.
Determinare il valore di un bene eccezionale e unico come un’opera d’arte è complesso e dipende da numerose variabili.
Questi i fattori fondamentali da tenere in considerazione prima di acquistare un’opera: l’autore, il periodo, il soggetto e le dimensioni dell’opera, la sua unicità, il suo stato di conservazione, l’attendibilità dell’attribuzione, la provenienza, le eventuali pubblicazioni ed il curriculum espositivo.
Il prezzo dell’opera è determinato anche da variabili esterne non trascurabili, ad esempio le modalità di vendita, la regolamentazione fiscale e il diritto alla circolazione, il gusto del momento e la liquidità sui mercati finanziari.
Informarsi è imperativo ed essenziale, è meglio non arrischiarsi se la situazione non è limpida.
Una volta prese le dovute precauzioni per tutelarsi da falsi e fregature varie, è possibile lasciarsi andare alle emozioni e fidarsi del proprio istinto. Non dimentichiamo che la funzione principale dell’arte è ispirare sentimenti nobili e farci stare bene.
Inoltre scegliendo ciò che piace non si sbaglia mai.
Nel nostro negozio di Milano arriva un intero weekend dedicato al collezionismo.
Una tre giorni dedicata all’Arte e all’Antiquariato, all’interno della quale trova posto l’iniziativa culturale “Collezionare la bellezza“, un incontro con la storica e critica d’arte Maria Silvia Proni, nel quale si parlerà delle origini del collezionismo, del perché si colleziona, come creare una collezione e chi è il collezionista.