Libri

Yin-contrare l’Oriente: introspezione attraverso lo sguardo dell’Altro

Spiritualità e religioni orientali promozione libri online

Yincontrare l’Oriente: è questo il titolo che abbiamo voluto dare all’esposizione virtuale della nostra libreria online che dal 9 al 14 Settembre si popolerà di una ricchissima collezione di libri dedicati alle religioni, alla spiritualità e alle pratiche orientali.

Più di 700 titoli su Buddhismo, Induismo, Taoismo, filosofie orientali, yoga e pratiche di meditazione.

Libri di religioni orientali e spiritualità
<em>Una piccola selezione dei libri di religioni orientali e spiritualità che saranno presenti nel nostro catalogo dal 9 settembre<em>

Titoli adatti ad ogni livello di ricerca: testi divulgativi per chi si accosta per la prima volta a questi mondi così lontani, saggi scritti da studiosi e praticanti occidentali che provano a “tradurre” in un linguaggio più vicino a noi la visione orientale della realtà e del divino, i libri dei più grandi Maestri di Tibet, Cina, India, Giappone, ad accompagnarci sui sentieri della meditazione e della pratica spirituale e a commentare gli antichi testi sacri di queste millenarie tradizioni.

Siamo certi con questo evento di andare incontro ad una sete di conoscenza che in questi ultimi 30 anni si è tradotta in un enorme aumento dell’interesse verso il mondo orientale.

E’ indubbio che un certo modo occidentale di leggere la realtà e la vita, fondato sulla razionalità, su un rigido principio di causalità, sul sempre maggiore peso dato al pensiero analitico e alla conoscenza tecnica e scientifica, alla lunga abbia generato un’atmosfera sempre più condizionata dalle differenze, dalla complessità e dai conflitti.

Siamo tutti un po’ malati di individualismo, educati alla competizione, spesso in ansia da prestazione e quando proviamo a guardarci dentro lo facciamo con un metodo esatto, una scienza, la psicologia. Anche in ambito religioso il cristianesimo, per come è percepito dai più, ha perso i contatti con una sua tradizione di ricerca di un’interiorità personale per essere letto come una religione strutturata, preoccupata della verità dottrinale, sospettosa della pluralità di orientamenti.

In questo scenario la scoperta, o la riscoperta, di un modo altro di vivere la spiritualità, la percezione di sé e del proprio rapporto con la realtà attraverso il contatto con il mondo orientale, può avere un effetto terapeutico.

Che cosa può trovare l’uomo occidentale nelle millenarie tradizioni dell’Oriente?

Un atteggiamento interiore che mette al centro l’esperienza del proprio sentire, ma in cui l’individualità lascia il posto ad un sentirsi parte di qualcosa di infinitamente più grande; una concezione dell’uomo come inscindibile unità di corpo e spirito; un pensiero unificante, globale, che spinge all’unità e non al dualismo e alla contraddizione; una religiosità che punta alla trasformazione interiore perché è lì che avviene l’incontro con il divino e che sa che “il Mistero trascendente è molti nomi”, come ricordava il teologo cristiano-indù Raimundo Panikkar.

Mi ha molto interessato un articolo che ho letto tempo fa su un saggio intitolato “La mente orientale” dello psicoanalista Christopher Bollas: secondo questo studioso il pensiero orientale propenderebbe per forme di pensiero basate sull’ordine materno, mentre il pensiero occidentale rifletterebbe forme di pensiero provenienti dall’ordine paterno. Nell’ordine materno le conoscenze al bambino vengono comunicate prima che venga sviluppato il linguaggio attraverso la semplice “logica” delle azioni della madre che vengono assimilate attraverso l’uso dei sensi, la vista, l’udito, il tatto e trasformate in esperienze emotive, quelle alla base delle relazioni umane. L’ordine paterno si riferisce invece a categorie della comunicazione che dipendono dal linguaggio e comunicano la volontà del padre e i presupposti e le leggi della società.

Questo testo mi ha colpito perché mi ha aiutato a razionalizzare (sono decisamente un’occidentale…) la mia piccola esperienza di praticante di TaiChi: ricordo che alla prime lezioni ero decisamente sconcertata dal fatto che il maestro non ci spiegasse che cosa dovevamo fare, che non ci comunicasse una “tecnica”: semplicemente, senza parole, ci chiedeva di osservare e di fare esperienza.

Piano piano ho capito che al centro di tutto stava l’ascoltarsi: ascoltare il proprio corpo che si muove, che cerca il suo baricentro, il suo equilibrio; una ricerca di benessere che passa attraverso il trovare il proprio posto nello spazio, con i piedi ancorati a terra e la testa protesa verso il cielo, posto che non è solo fisico, ma è soprattutto un legittimarsi a stare al mondo con tutto il proprio essere.

Per me è stata una grande scoperta: per la prima volta io, da sempre abituata a percepirmi come “essere pensante”, sentivo il mio corpo e sentivo che questo mi faceva bene.

Stessa ricerca nella pratica della meditazione: ascoltare il respiro, fare silenzio, immergersi nel qui ed ora, come primi passi di un cammino che porta…. troppo difficile dire dove (ma c’è un dove?)

Yincontrare l’Oriente: l’evento

Dal 9 al 14 settembre potrai scegliere, tra centinaia di titoli, i testi che potranno accompagnarti nel tuo viaggio di esplorazione, scoperta e riscoperta, attraverso il confronto con diversi pensatori accomunati da peculiare saggezza.

Attenzione! I libri saranno visibili e disponibili per l’acquisto a questo link solo a partire dalla data di inizio dell’evento. Inoltre saranno tutti scontati del 5%!

Potrebbe piacerti anche

Leave a reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Di più su:Libri

Libri

Le pere di Proust

Siamo nel quarto volume della Recherche, Sodoma e Gomorra. Il Barone di Charlus, in un ...