Ragno, il tavolino firmato De Carli più elegante ed eccentrico degli anni ’50
L’Icona di Design della settimana è realizzata in legno di faggio tinto mogano con piano d’appoggio circolare in vetro. Niente di speciale penserete, e invece…
Ciò che rende questo tavolino un pezzo fuori dal comune, è la sua peculiare struttura “aracniforme”. Leggiadro, raffinato, con le sue forme affusolate ed armoniose è forse più assimilabile ad un’opera d’arte che ad un mobile.
In particolare la visione dall’alto è suggestiva: essendo il piano trasparente, è visibile la struttura portante a raggiera, esteticamente pregevolissima.
Ragno è una delle elaborazioni più interessanti di Carlo De Carli nel campo della progettazione di elementi d’arredo. Designer, architetto, accademico, De Carli è stato un protagonista assoluto dell’architettura e del design europei dello scorso secolo.
Principio teorico fondante della sua attività è il concetto di “Spazio Primario”.
L’architettura è intesa come il processo di “fare spazio” per accogliere l’insediamento della vita umana. Ciò avviene rifiutando una netta separazione tra dimensione interna e dimensione esterna, ponendo al centro dell’operazione l’uomo e i suoi bisogni, alla ricerca di una fusione ideale tra architettura e natura.
“Nell’infinito campo naturale, dove esistono le esatte premesse funzionali, insite nella natura stessa, e, in più, un grande fatto poetico, che è la vita in movimento, l’architetto può vivere pienamente, spaziare alla ricerca delle soluzioni più varie, creare quell’Architettura che continua senza brusche interruzioni l’opera della natura stessa, in perfetta armonia con ogni forma naturale”.
De Carli trova il modo di introdurre l’architettura nella natura senza imporla bruscamente; al contempo si ispira alle forme e alle strutture perfette della natura nella fase di progettazione, ma non ci dilungheremo in questa sede in considerazioni sulla sua interessantissima attività architettonica (che peraltro vi suggeriamo caldamente di approfondire, cliccando qui ad esempio oppure qui)
Dopo la laurea in Architettura, il nostro designer si forma nello studio di Gio Ponti, al quale poi succederà al Politecnico di Milano nella cattedra di Architettura degli interni, arredamento e decorazione. Intraprende importanti collaborazioni durante la sua lunga e prolifica attività di designer: con Cassina (la Sedia mod. 683 vince nel 1954 il primo Compasso d’Oro) e Tecno (la Poltroncina Balestra è Gran Premio dell’XI Triennale, 1957).
Ragno rimane però la sua opera più amata e rappresentativa; ispirato alle forme della natura, imita la perfetta struttura di un ragno (ribaltata).
È divertente, leggero, ed estremamente fine. Inoltre, cosa che sicuramente contribuisce ad aumentarne il fascino, è un pezzo difficilissimo da trovare!