Il Periplo del Ponto Eusino di Arriano e altri testi sul Mar Nero e il Bosforo - Spazio geografico, mito e dominio ai confini dell'Impero Romano

Querolus sive Aulularia

Anna Masera
Casa Editrice Le Lettere

La tradizione della Chanson De Roland

Cesare Segre
Riccardo Ricciardi Editore

La preghiera dei cristiani

Salvatore Pricoco, Manlio Simonetti
Fondazione Lorenzo Valla - Arnoldo Mondadori Editore

Omelie sul cantico dei cantici

Origene
Fondazione Lorenzo Valla - Arnoldo Mondadori Editore

Il "Cantico dei cantici" è uno dei grandi misteri dell'Antico Testamento. Non sappiamo se sia un canto d'amore, quale appare a chi legge, o se abbia un significato simbolico, che allude all'amore tra Dio e Israele; né sappiamo quando sia stato scritto, se nel V o nel I sec. a.C. Certo, Israele lo comprese nel canone dei libri divinamente ispirati, e più tardi i cristiani lo accolsero tra i libri dell'Antico Testamento. Ma il "Cantito dei cantici" deve la sua immensa fortuna proprio a Origene, che gli dedicò attorno al 245 le due "Omelie" presentate in questo volume, che ci sono giunte nella traduzione latina di san Girolamo.

Le donne alle Tesmoforie

Aristofane
Fondazione Lorenzo Valla / Arnoldo Mondadori Editore

E' il terzo gionro della festa femminile delle Tesmoforie ed Euripide, che nelle sue tragedie non ha mancato di parlare male delle donne, teme per la sua incolumità. Cerca dunque un "agente segreto" che si infiltri tra le donne per scoprire cosa tramano contro di lui. Questo è solo l'inizio di una serie di trovate comiche esilaranti, il cui culmine è la parodia dell'"Elena" di Euripide. Tragedia e commedia si fronteggiano, ma non ci è dato sapere cosa realmente Aristofane pensi di Euripide, e neppure se schernisca o difenda le donne.

Confessioni. Volume V (Libri XII-XIII)

Sant'agostin
Fondazione Lorenzo Valla - Arnoldo Mondadori Editore

Grandezza e catastrofe di Bisanzio (Volume II Libri IX-XIV)

Niceta Coniata
Fondazione Lorenzo Valla - Arnoldo Mondadori Editore

La "Narrazione cronologica" di Niceta, racconta, suddividendoli in 19 libri gli eventi caduti a Bisanzio tra il 1118 e il 1206. Le due date non sono casuali: la prima infatti segna l'avvento al trono di Giovanni Comneno e la seconda la caduta della città e dell'impero bizantino. In questo volume la sua narrazione si avvolge a spirale attorno a grandiose figure di tiranni che campeggiano a tutto tondo. Al centro dei libri IX-XIV è infatti il ritratto di Andronico I Comneno, un malvagio scaltro cialtrone, lacrimoso e teatrante, che possiede la stessa fantasia nel male dei grandi malvagi di Shakespeare. Attorno a lui la crudele plebe di Costantinopoli, gli "stramaledetti Latini", gli spavaldi e boriosi Normanni.

Expositio

Petrus Meloni
Palumbo

Un'orazione inedita di Bernardo Bembo per Cristoforo Moro

Nella Gianetto
s.e.

Laurentii Valle epistole

Ottavio Besomi, Mariangela Regolosi, Martin Davies
Editrice Antenore

Le ville di Anton Francesco Doni

Ugo Bellocchi
Aedes Muratoriana

Expositio

Nicolai Treveti
Palumbo