Wehrmacht - La macchina da guerra del Terzo Reich

Loredana Olivato
Neri Pozza Editore

Gianni Campus
Edizioni L'Arciere

Roberto Albanesi
Franco Angeli

Centro Visconti di Modrone per la Storia dell'industria
Amici della Scala

Pinot
Casa Editrice F. Casanova & C.

Laurence Gérard-Marchant
Sismel Edizioni Del Galluzzo

"In 1343 the City of Florence produced a document, the so-called Prammatica delle vesti delle donne fiorentine, which made the sumptuary laws more stringent. Consequently, wealthy women were required to send personal garments that fell within the prohibited types to four municipal commissions charged with making detailed descriptions of each garment for the purposes of inventory. Three of these registries have come down to us and make up the Prammatica, edited here after exhaustive work on a manuscript rendered almost illegible by its various misadventures through the centuries and of which all trace had been lost until recently. Through this document, we now have access to the wardrobes of approximately 2,400 Florentine women (married and single) with over 6,000 dresses carefully described by type, fabric, colour, and design: a fantastical and multi-coloured world opens up before the reader's eyes, a world enriched by hints of faraway places. Further, a long list of women's jewels has been inventoried, along with important examples of male extravagance, also included in the 1343 legislation. The volume includes a number of Introductory Essays (Saggi introduttivi), which place the 1343 regulations within the context of Florentine sumptuary legislation and examine both the inventory methods as well as the archival fortunes of the manuscript. An exhaustive Glossary, with detailed Indices of terms and persons (Indici dei termini e delle persone), makes this extraordinary medieval document available to a variety of research and enquiry."--T.p. verso.

Daniela Pizzagalli
Rusconi

Despota collerico e giustiziere implacabile, audace "signore della guerra" ma anche generosissimo nella beneficienza per sopire i sensi di colpa che lo tormentavano, Bernabò Visconti, Signore di Milano, è forse il più emblematico fra i principi del Trecento, secolo attraversato da carestie, pestilenze e guerre devastanti. In un'età in cui l'arbitrio del Signore regolava la vita sociale e i rapporti fra gli Stati, Bernabò visse quasi sempre sul campo di battaglia per difendere ed estendere la supremazia milanese contro nemici agguerriti: i Gonzaga e la Regina di Napoli, gli Scaligeri e i fiorentini e, soprattutto, i Papi, da cui venne più volte scomunicato.

Giorgio Cosmacini
Editori Laterza

Erich Zehren
Ecig

Jacob Timerman
Arnoldo Mondadori Editore

Massimo Carlo Giannini
Il mulino

Fondato dal castigliano Domingo de Guzmán nel contesto dei conflitti religiosi e dottrinali dei primi decenni del XIII secolo, l'ordine dei frati predicatori aveva come scopo la predicazione e l'evangelizzazione. Nel corso del Medioevo e dell'età moderna i domenicani furono protagonisti degli studi teologici e fecero parte dei tribunali dell'Inquisizione, anche se non mancarono posizioni critiche verso il potere papale, come mostra la parabola di Savonarola. Si dedicarono inoltre alle missioni in Asia, Africa e America. Fra Otto e Novecento, i domenicani hanno lentamente lasciato il ruolo di rigidi custodi della fede per l'attività missionaria ed educativa, senza rinunciare ai dibattiti teologici.