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Marianna Fontanella Beata Maria degli Angeli
Giuseppe Ghiberti, Maria Imelda Corona
Effata Editrice IT
Il casato dei Fontanella, nobili comaschi, signori di Santena, conti di Baldissero, ha contato uomini illustri, donne influenti e non poche monache di vari ordini religiosi. Tra le monache consacrate nel Carmelo riformato teresiano, Maria degli Angeli fu amatissima in vita e assai venerata dopo la morte, anche se l'attenzione alla sua eredità ha avuto momenti di intensità diversa. Don Bosco la propose risolutamente come modello di comportamento anche per i suoi contemporanei. Ai nostri giorni continua lo stupore espresso dal Cardinale Ballestrero: «Per amore volle vivere nel distacco totale, nella completa mortificazione, nella rinuncia a tutto. Per questo poteva ripetere il suo ritornello: Gesù, non altri, solo te! Era una invocazione, ed esprimeva il programma concreto della sua vita».
Il 7 gennaio 1661 nasceva a Torino Marianna Fontanella, figlia del conte Donato Fontanella di Santena e di Maria dei conti Tana di Chieri. La sua vita si svolse tutta a Torino, dove essa morì il 16 dicembre 1717, monaca carmelitana a Santa Cristina. Dal suo nascondimento esercitò un influsso eccezionale sulla classe dirigente della città e sulle classi povere. Durante il duro assedio del 1706 ella costituì, insieme al padre filippino Beato Sebastiano Valfrè, il baluardo morale per tutta la cittadinanza. Questo libro illustra i rapporti che legarono questa vita alla vita dei suoi coetanei, a cominciare dalle principesse sabaude del tempo. Ogni contributo muove dalla convinzione che, pur nel mutamento delle forme di vita e di sentire del nostro tempo, l'esperienza di Maria degli Angeli abbia da portare un messaggio di attualità capace di richiamare a valori più convincenti di quelli, effimeri, in cui siamo solitamente immersi.