Shigeto Tsuru
Cambridge University Press

In these lectures Shigeto Tsuru reappraises institutionalism as a school of thought and discusses its relevance for the issues that face the economics profession today. He begins with a historical perspective by reconsidering Marx as an "institutionalist," which provides a context for a discussion on Keynes, Schumpeter and Veblen. This is followed by an examination of modern institutionalism through the work of Gunnar Myrdal, J. K. Galbraith and William Kapp. He concludes with an evaluation of the future of the institutionalist approach.

Richard Pomfret
Il Mulino

Partendo dalle prime idee sullo sviluppo economico degli anni Quaranta, l'autore traccia una rassegna delle teorie, evidenziando come queste hanno influenzato le politiche e come sono venute modificandosi nel tempo secondo la percezione dei loro successi e fallimenti. Negli ultimi capitoli del volume vengono invece messi in luce i temi che sono stati centrali nei vari periodi: la crisi del debito (anni '80), la pianificazione e il mercato (fine anni '80), i problemi dell'ambiente e lo sviluppo sostenibile (anni '90). Nel corso del testo vengono presentati casi-studio tra cui Taiwan, Egitto, Corea del Sud, Tanzania, Cuba, Brasile, Cina, che fornisce il materiale empirico per l'analisi dell'autore.

Noemi Lanna
Vita e Pensiero

Il Giappone ha risposto al ritorno della Cina sulla scena mondiale con una diplomazia nuova e più assertiva. La ritrovata centralità geoeconomica e geopolitica di Pechino ha agito da catalizzatore, accelerando il processo di ridefinizione della diplomazia nipponica, iniziato dopo la fine della Guerra fredda. Quale sarà l'esito di questo processo? Quali effetti avrà sul ruolo economico globale del Giappone, che è tuttora la seconda economia del mondo? In che direzione evolveranno le relazioni tra Cina e Giappone? Il futuro della regione asiatica è quello prefigurato dallo storico vertice trilaterale Giappone-Cina-Corea del Sud, tenutosi a Fukuoka nel 2008? Oppure sarà pesantemente condizionato dalle irrisolte criticità lasciate in eredità dalla Guerra fredda? Noemi Lanna cerca di rispondere a queste domande, inquadrando gli scenari regionali attuali nel più ampio contesto della millenaria storia asiatica.

Garegnani
Giulio Einaudi Editore

Herbert A. Simon
Cambridge University Press

In his Mattioli Lectures, Nobel Laureate Professor Herbert A. Simon directs attention to the kinds of empirical research that are necessary for progress in microeconomics. He traces the development of neoclassical economic theory and its gradual retreat from empiricism to abstraction. He then discusses the importance of business firms to the economic system, and the need for a thoroughly empirical understanding of how organisations work and reach their decisions. Finally, he examines innovative approaches to empirical research, including experimental economics, observational methods for studying economic behaviour, and the kinds of simulation models that are needed to interpret decision process. A round-table discussion of these issues follows; the participants, in addition to Professor Simon, are Professors Claudio Dematte, Massimo Egidi, Richard M. Goodwin, Robert Marris, Aldo Montesano and Riccardo Viale.

Enrico Valdani, Alessandro Arbore
Abitare Segesta

Se il leader di mercato vuole rimanere tale, deve far sì che tutto cambi. E se il follower di mercato vuole divenire leader, deve far sì che tutto cambi. Parte da questa provocazione, ispirata al celebre pensiero del Gattopardo, l'originale prospettiva strategica presentata dagli autori. La premessa ricorda la circolarità del nostro destino che, nel confronto competitivo, si traduce nella successione dinamica dei giochi di movimento, imitazione e posizione. All'interno di questo efficace schema interpretativo, il libro suggerisce la formulazione di numerose strategie offensive e difensive. La vera capacità competitiva dell'impresa non risiede soltanto nella conoscenza della strategia, quanto nella comprensione del contesto evolutivo in cui essa si muove e nel quale manovre ortodosse e non ortodosse possono prendere forma. In questa prospettiva il testo offre a tutti, manager e studiosi, validi criteri per individuare le soluzioni vincenti nei mercati da gestire oggi e da progettare per domani.

Mario Biggeri, Franco Volpi
FrancoAngeli

La fiducia negli effetti positivi dei processi di globalizzazione ha dato voce all'idea che l'apertura dei paesi in via di sviluppo al commercio estero possa sostituire l'aiuto. Ma l'aiuto è ancora necessario e ha delle priorità. La cooperazione dovrebbe contribuire a un reale sviluppo dei paesi e dei popoli più poveri.

Neva Goodwin, Julie A. Nelson, Frank Ackerman, Thomas Weisskopf
Zanichelli

Oltre a incorporare i contenuti fondamentali e a introdurre molte applicazioni della teoria economica, Microeconomia si distingue perché presenta una molteplicità di punti di vista con riferimento sia al paradigma neoclassico, sia a temi trasversali quali la storia, le istituzioni, le questioni di genere, le divisioni sociali, l'etica, l'ecologia e la povertà. Il lettore è costantemente incoraggiato ad adottare un approccio critico agli argomenti dell'economia: Dietro ogni possibile aspetto dell'attività economica si celano domande sul benessere dell'uomo. Anziché limitare il “pensiero economico” all'analisi dell'efficienza, il libro affronta alcuni temi più profondi: cosa vogliamo dalla vita? Come possiamo ottenerlo? Quali conflitti possono sorgere tra i desideri di individui diversi? Devono esserci sempre vincitori e vinti? Si prende in considerazione una definizione più ampia dell'attività economica. La produzione, la distribuzione (o lo scambio) e il consumo sono attività economiche essenziali quanto la conservazione delle risorse. Una discussione esplicita dell'attività economica di conservazione delle risorse costituisce un utile aggiornamento della disciplina, permettendo di affrontare temi di grande attualità quali la sostenibilità ambientale e sociale. Molte attività economiche vengono intraprese nella “sfera comunitaria” da nuclei familiari e comunità e nella “sfera pubblica” da organizzazioni no-profit e amministrazioni pubbliche. In questo libro si esamina l'intero ventaglio delle attività economiche, e non soltanto quelle che si svolgono nella “sfera imprenditoriale”

Enrica Chiappero Martinetti, Stefano Pareglio
Carocci editore

Il volume fornisce una rassegna dei concetti di qualità della vita, benessere e sostenibilità adottando come schema teorico di riferimento l'approccio delle capacità. L'intento è porre in relazione tra loro gli aspetti economici, ambientali, sociali, istituzionali e culturali dello sviluppo in una prospettiva dinamica e rappresentare l'insieme di relazioni che caratterizzano i processi di determinazione del benessere individuale e collettivo. L'ultima parte del volume è dedicata alla descrizione del modello dinamico (denominato IQuaL) messo a punto per la simulazione degli effetti delle politiche pubbliche sul benessere degli individui. In particolare vengono prese in considerazione tre differenti dimensioni del benessere, l'istruzione, la salute e l'ambiente, e alcuni sottogruppi di popolazione distinti in base all'età e al sesso.

Stefano Consiglio, Luigi Moschera
FrancoAngeli

Tat'jana Goriceva, Club "Maria"
Cooperativa editoriale «La Casa di Matriona»

Enrica Collotti Pischel
WR editoriale e commerciale s.a.s.

Sam Gindin, Leo Panitch
Verso Books

The all-encompassing embrace of world capitalism at the beginning of the twenty-first century was generally attributed to the superiority of competitive markets. Globalization had appeared to be the natural outcome of this unstoppable process. But today, with global markets roiling and increasingly reliant on state intervention to stay afloat, it has become clear that markets and states aren't straightforwardly opposing forces.

In this groundbreaking work, Leo Panitch and Sam Gindin demonstrate the intimate relationship between modern capitalism and the American state. The Making of Global Capitalism identifies the centrality of the social conflicts that occur within states rather than between them. These emerging fault lines hold out the possibility of new political movements that might transcend global markets.

AA.VV.
Stampa Club

Tessa Gelisio, Marco Gisotti
Edizioni Ambiente

La trasformazione verde dei modi di progettare, consumare, produrre e smaltire è considerata una strategia fondamentale per superare la crisi economica ed ecologica che stiamo attraversando. Energie rinnovabili, edilizia, trasporti, agricoltura, turismo, produzioni alimentari, comunicazione, finanza, gestione dei rifiuti e sicurezza del territorio... L'elenco è lunghissimo, e dimostra che la green economy interessa ogni comparto produttivo, generando nuovi posti di lavoro e consentendo la riqualificazione di molti di quei profili che non trovano più spazio nel mercato dell'occupazione. Questo volume offre una panoramica completa sui lavori verdi in Italia. L'analisi di ogni settore è preceduta da un'intervista a un esperto scelto tra i manager, gli imprenditori o i professionisti che hanno fatto della sostenibilità la chiave del loro successo. L'intento degli autori è quello di fornire uno scenario il più possibile realistico, e per questo non manca la voce della politica, il cui ruolo è giudicato come determinante, nel bene e nel male, da molti degli intervistati. Le 100 schede che arricchiscono il volume indicano i percorsi formativi, le opportunità occupazionali e le prospettive di sviluppo di quella che nell'opinione di molti si prospetta come la prossima rivoluzione industriale, l'unica sostenibile.

Marco Peroni, Riccardo Cecchetti
BeccoGiallo

Industriale di fama internazionale, intellettuale, politico, riformatore, urbanista, editore. Adriano Olivetti fu questo e molto altro ancora. Credeva in una società di tipo nuovo, al di là del capitalismo e del socialismo. Attorno alla sua Ivrea, "l'Atene degli anni Cinquanta", costruì il prototipo di un nuovo ordine, una comunità concreta in cui industria e cultura, profitto e solidarietà, produzione e bellezza si tenevano per mano. Per più di un decennio, sotto la sua guida, in questo angolo di mondo il confine fra sogno e realtà parve sul punto di dissolversi.

Istituto Giapponese di cultura
L'Erma di Bretschneider

Giampiero Lugli, Guido Cristini
Il Sole 24 Ore

Gabriele Fuga, Enrico Maltini
Edizioni Colibrì

Giuseppe Pino Pinelli, trova la morte nella notte tra il 15 e il 16 dicembre del 1969 nella Questura di Milano, tre giorni dopo la strage di Piazza Fontana. Ventuno anni dopo la sentenza, nel 1996, si scoprono a Roma i documenti segreti di un ufficio detto degli Affari Riservati, struttura potente quanto occulta, facente capo al Ministero dell'Interno, a cui facevano riferimento confidenti, agenti infiltrati, spie e provocatori. Nelle migliaia di fascicoli ritrovati è documentata una sistematica azione di intrusione, sottrazione di corpi di reato, depistaggi, manipolazione di testi, occultamento di indizi e falsificazioni di prove nelle indagini sulle stragi di quegli anni. Il libro fornisce elementi significativi circa la presenza di funzionari dell'Ufficio Affari Riservati, arrivati appositamente da Roma, nell'ufficio di Calabresi la notte del 15/16 dicembre 1969. Gli autori con questo lavoro vogliono tentare di riaprire il caso Pinelli ed arrivare a una riabilitazione giudiziaria e definitiva per la diciottesima vittima della prima grande strage del dopoguerra.

Vincenzo Panuccio
Dott. A. Giuffrè editore

Jean-Pierre Carasso
Bertani editore

Nicola Tranfaglia
Castelvecchi

Da Mussolini a Renzi. Passando per Lauro, Craxi, Berlusconi. Ma anche per il Movimento 5 Stelle di Grillo e la Lega. Il populismo, ossia la capacità scrive lo storico Nicola Tranfaglia in questo saggio - di coinvolgere le masse "dicendo loro esattamente quello che vogliono sentirsi dire", è una costante nella storia d'Italia. Un elemento significativo del ritorno dei populismi di fronte alle crisi determinate dai problemi economici e alle difficoltà dei regimi democratici è costituito, per l'autore, dalla frammentazione della società, dall'influenza dei grandi mezzi di comunicazione e dalle divisioni etniche o religiose che caratterizzano il mondo contemporaneo. Tranfaglia non solo ripercorre il dibattito teorico sul populismo e le definizioni che nel corso di oltre un secolo sono state date al fenomeno, ma cerca di leggerne i "germi" nella vicenda politica del Paese. In quella passata (con il fascismo) e in quella recente, in cui il populismo è ritornato al potere assumendo la veste di un partito-azienda. Ma il declino di Berlusconi non per questo ha tagliato l'erba sotto i piedi al populismo. Anzi, la crisi dei partiti politici e il leaderismo esasperato rendono il rischio dell'"uomo forte" più reale che mai.

Roger Abravanel
Solferino

Aristocrazia significa in origine «governo dei migliori» ma nei secoli è passata a indicare il potere dei privilegiati per nascita. L'Italia di oggi soffre di una cronica mancanza di ricambio meritocratico nella sua classe dirigente, imprenditoriale e politica, che la sta condannando al declino. Aristocrazia 2.0 è il progetto possibile di una nuova élite del talento e della competenza che può portare finalmente il nostro Paese fuori dalla palude di impoverimento e decadenza in cui si trova da quarant'anni a questa parte, resa ancora più profonda dalla pandemia di Covid. Per vincere la sfida della rinascita l'Italia deve introdurre la cultura del merito a scapito dei privilegi delle rendite che insieme agli eccessi dell'egualitarismo e alla furbizia anti-regole hanno costituito un blocco che ha frenato finora lo sviluppo e le opportunità. Nel suo nuovo libro Roger Abravanel analizza i vizi del sistema economico e sociale nazionale e ricostruisce i passaggi della storia imprenditoriale italiana degli ultimi decenni, spiegando perché abbiamo accumulato un ritardo non solo economico ma di pensiero rispetto ai Paesi leader in Occidente e nel mondo asiatico. Per salvare un'economia che negli ultimi trent'anni ha perso 32 punti di Pil, sarà necessario mettere in moto un nuovo capitalismo, con al centro una fucina di idee nelle università d'eccellenza, e un riequilibrio dei poteri pubblici a partire da quello giudiziario. Un'analisi spietata che avanza proposte concrete per una svolta non più rimandabile.

Franco Santoro
ANIPE Agenzia Nazionale Informazioni Politiche Economiche