Scritti di estetica

Risorgimento e protestanti

Giorgio Spini
Claudiana

Con il Risorgimento il rapporto fra mondo protestante e Italia acquistò un rilievo cospicuo sul piano culturale e su quello politico. Il volume presenta un approccio al Risorgimento da un angolo visuale diverso dal consueto, cioè da quello di una storia del cristianesimo del XIX secolo, a dimensione internazionale, con particolare riguardo all'area protestante.

Nitti D'Annunzio e la questione adriatica (1919-1920)

Paolo Alatri
Feltrinelli

Dalla restaurazione all'età giolittiana

Gabriele De Rosa
Editori Laterza

L'altra battaglia

Nina Quarenghi
Cierre Edizioni

Il manganello e l'aspersorio

Ernesto Rossi
Kaos

La sinistra e gli ebrei in Italia

Maurizio Molinari
Corbaccio

After 1967, unlike the socialists and republicans, Italian communists adopted a totally hostile attitude towards Zionism and Israel which was almost overtly antisemitic. This attitude, in accord with the Soviet Union's ideological stance, was expressed mainly in the newspaper "L'Unita." Distinguishes within the Italian communist ranks between a mainstream trend which condemned Zionism and Israeli policies as imperialistic (e.g. Enrico Berlinguer) and a more radical trend (e.g. Luciana Castellina) which not only called for the destruction of Israel, but totally negated the Jews' right to emancipation (which developed in the 19th century either in the form of Zionism or Italian emancipation due to the Risorgimento movement). Traces the concept of "emancipation through assimilation" to early Marxism and to Marx's self-hatred, and to the tensions between the Bund and the communist party in Russia at the beginning of the 20th century.

Diario proibito

Ol'ga Berggol'c
Gli specchi Marsilio

L'utopia e il terrore

Karl Schlögel
Rizzoli

I retroscena di Versailles

Antonio Salandra
Pan editrice

Il partito popolare

Gabriele De Rosa
Editori Laterza

In difesa di Pio XII

Giovanni Maria Vian
Marsilio editore

Il figlio cinese di Dio

Jonathan D. Spence
Arnoldo Mondadori Editore

L'ascesa e la caduta del celeste impero di Taiping alla metà del XIX secolo in Cina fu uno dei più incredibili e violenti eventi nella storia dell'uomo. In questo volume il sinologo Jonathan Spence ricostruisce nei particolari un affresco storico ed entra nel grande sogno di Hong Xiquan che, nel 1837, raccontò di essere asceso al cielo e di essere stato incaricato da Dio, suo padre celeste, di liberare il mondo dal male. Per undici anni il nuovo impero celeste del figlio cinese di Dio sperimentò radicali riforme sociali e rigorose regole di vita ascetica, prima di finire in un apocalittico bagno di sangue, sotto il peso e le armi dei Ch'ing, alleati alle forze occidentali.