HISTORY BOOKS - Page 126

Sandrina Bandera, Mario Comincini
Banca Popolare di Abbiategrasso

Giuseppe Mongeri
Arnaldo Forni Editore

Maria Grazia Cerri
Mondadori Electa

s.a.
Camera di Commercio Industria e Agricoltura - Ente Provinciale per il Turismo

Enrico Crespi
Pianezza Editore

Bruno Grampa
s.e.

Anteo
s.e.

s.a.
Libri Scheiwiller

Claire Hamilton, Steve Eddy
Logos

Siegfried Mueller
Edizioni del Borghese

Bruno Genito, Lucia Caterina
Edizioni Scienze e lettere - Università degli Studi di Napoli "L'Orientale" - ISMEO Associazione Internazionale di Studi su Mediterraneo e l'Oriente

AA.VV.
Tipografia della R. Accademia Nazionale dei Lincei

Witold Gombrowicz
Edizioni E/O

Donato Coppola
Arti Grafiche Pugliesi

Giacomo Debenedetti
Il Saggiatore

Questo breve scritto, ormai considerato un classico della letteratura post-clandestina, racconta della retata nazista nel Ghetto di Roma, che nel volgere di una mattina si concluse con la deportazione di mille ebrei. Lettori e critici lo hanno giustamente accostato ai primi capitoli della "Storia della Colonna Infame" per la qualità dello stile che si accompagna al valore documentario. Con una prefazione di Natalia Ginzburg.

Kari Palonen
Polity Press

This book is the first comprehensive exposition of the work of one of the most important intellectual historians and political theorists writing today.


Quentin Skinner's treatment of political theory as a dimension of political life marks a revolutionary move in the historical as well as the philosophical study of political thought. Skinner brings the study of political theory closer to the language of agents and treats theorists as politicians of a special kind. This is as true of his accounts of his contemporaries, such as Rawls, Rorty, Geertz and Habermas, as it is of his interpretations of classical thinkers such as Machiavelli and Hobbes. Skinner has become internationally renowned for this approach, which ties together historical and contemporary analysis in order to integrate the study of the past and the present, and which tries fully to uncover the historical context and development of key concepts in political theory such as freedom and the state.


This volume charts Skinner's work from the early 1960s right up to the present, including his most recent studies in the theory of persuasive speech, and is organized around five major themes: history, linguistic action, political thought, liberty and rhetoric. It pays particular attention to Skinner's work in relation to that of continental thinkers, especially Max Weber and Reinhart Koselleck.


The book will be essential reading for students and scholars of political and social theory, history, philosophy and cultural studies.

Luigi Albertini
LEG - Libreria Editrice Goriziana

AA.VV.
Gribaudo - IF - Idee editoriali Feltrinelli

Le aziende oggi parlano di big data, algorithms, analytics and applications e di Shelley, l'intelligenza artificiale che scrive brevi storie horror, per giungere infine a una conclusione oggettiva: l'atto creativo, proprio della persona, non è replicabile. Ecco il punto di partenza della "Cronaca pop di Widiba": le persone. Sono proprio le persone che fanno parte della banca a raccontare emozioni, fatti ed eventi dei primi sei anni di vita dell'azienda, dal 2013 al 2018. Pop come popular, come passaggio dal modello di business al modello di persone. I racconti si animano e si intrecciano su due dimensioni temporali, una cronologica, legata ai fatti memorabili e noti della banca (la scelta del brand, il lancio al Piccolo Teatro Strehler, l'unione con il mondo dei consulenti finanziari) e l'altra legata ai momenti topici per le persone. Fatti realmente accaduti, trattati con intelligenza e ironia. La cronaca corre in parallelo con eventi pop della storia mondiale: episodi più o meno recenti, poco conosciuti, curiosi o spiazzanti.

AA.VV.
Cariplo - Cassa di Risparmio delle Province Lombarde

Sabina Pavone
Bibliopolis

La vicenda della Compagnia di Gesù in Russia all'indomani della soppressione ufficiale dell'ordine, avvenuta nel 1773, rappresenta un capitolo poco noto, ma straordinariamente affascinante, nella storia del XVIII secolo. L'esistenza di una comunità gesuitica nell'impero degli zar divenne il simbolo per i contemporanei di un'inaudita ma decisa ribellione alla stessa sovranità pontificia, assumendo un valore paradigmatico per i gesuiti che l'usarono come arma di propaganda in vista di una restaurazione dell'ordine. Attraverso un ampio scavo di nuove fonti archivistiche e memorialistiche dell'epoca, l'autrice analizza le strategie di sopravvivenza messe in atto dai gesuiti e l'influenza che la loro opera ebbe all'interno di un impero che pure era di religione cristiano-ortodossa. Il libro fa luce sia sulle tappe che portarono l'ordine dall'essere definito "ribelle" dalla Curia al riconoscimento pontificio, sia sulle motivazioni che spinsero Caterina II, e gli zar suoi successori, a sostenere la Compagnia contro il volere della Chiesa di Roma.

Leone Caetani
"L'Erma" di Bretschneider

AA.VV.
Accademia Nazionale dei Lincei

Pierre Lévêque
Salerno editrice

Giuseppe Cirillo, Giovanni Godi
Banca Emiliana