LIFICO0273426
Il laboratorio della natura
Paola Giacomoni
Franco Angeli
Le montagne sono apparse a lungo come delle "disuguaglianze" rispetto a un ordine creduto perfetto e statico, come imperfezioni o deformazioni della crosta terrestre, loci horridi, inutili, infecondi e pericolose barriere all'azione dell'uomo. Questo studio vuole mostrare il modo in cui avviene il passaggio di sensibilità rispetto al paesaggio montano, che è alla base dell'atteggiamento contemporaneo nei confronti della natura, attraverso l'analisi di testi di filosofi come Shaftesbury, Leibniz, Rousseau, Kant, Hegel, di scienziati come Burnet, Vallisnieri, Buffon, Scheuchzer, Volta, de Saussure, Alexander von Humboldt, e di poeti e scrittori come Haller, Goethe, i romantici.