Paesaggio di Ivan Karpoff
Caratteristiche
Artista: Ivan Karpoff (1898-1970)
Titolo opera: Paesaggio
Epoca: XX Secolo - dal 1901 al 2000
Soggetto: Paesaggio con Figure
Tecnica artistica: Pittura
Specifica tecnica: Olio su Tela
Descrizione : Paesaggio
Olio su tela. In una piana di campagna deserta, due figure, madre e figlio, camminano sul sentiero che costeggia il ruscello. Firmato in basso a destra. Presenta piccole cadute di colore. In cornice.
Dimensioni cornice (cm):
Altezza: 77
Larghezza: 61
Profondità: 5
Dimensioni opera (cm):
Altezza: 60
Larghezza: 45
Informazioni aggiuntive
Artista: Ivan Karpoff (1898-1970)
Nato in Russia nel 1898, Ivan Karpoff fu avviato alla pittura dal padre, che vedendone la predisposizione lo affidò ad un pittore locale. Dopo aver terminato gli studi al liceo artistico di Rostov, nel 1916 venne chiamato alle armi e inviato al fronte sud. Ferito e fatto prigioniero prima dagli austriaci e poi dagli inglesi, riparò in Bulgaria, a Sofia, dove cominciò a studiare all'Accademia di Belle Arti. Nel 1925 vinse una borsa di studio americana che gli consentì di partire alla volta dell'Italia. Giunto a Milano nel 1925, si diplomò brillantemente all'Accademia di Belle Arti dopo aver seguito il corso di pittura di Ambrogio Alciati. Durante gli anni all'Accademia conobbe la pittrice Julia Ivanovna Lund (1905-1974), di origini norvegesi ma nata in Russia, che divenne poi sua moglie. Nonostante la pausa alla Seconda guerra mondiale, Karpoff realizzò una produzione molto vasta, e si distinse subito nell'ambiente milanese: particolarmente apprezzata fu la sua capacità di saper unire una sensibilità caratteristica dell'arte slava a temi che richiamano paesaggi tipicamente italiani (nella fattispecie, lombardi). I suoi soggetti presentano infatti elementi che ricordano paesaggi russi e che tradiscono la nostalgia del pittore nei confronti della madrepatria, alla quale non fece mai ritorno.Epoca: XX Secolo - dal 1901 al 2000
IL XX secolo è caratterizzato dal prevalere della borghesia sulla classe operaia e dalla scoperta che la vita continua ad essere una lotta per la sopravvivenza e per migliorarne la qualità. Il progresso tecnologico, anziché favorire tale sviluppo, diventa strumento di meccanizzazione e di inaridimento dell'uomo, che ha bisogno di cercare un “supplemento d'anima” e nuove forme per esprimerlo. Nascono pertanto tutta una serie di correnti artistiche che realizzano opere esprimendo l'interiorità dell'uomo, che evocano dall'intimo la realtà piuttosto che rappresentarla, e la raffigurano utilizzando, in libertà, le forme e i colori. Si hanno perciò, il Decadentismo con l'Art Nouveau, il Fauvismo di Matisse e Braque, il Cubismo di Picasso, poi ancora l'Espressionismo con Munch, l'Astrattismo di Kandinskij e la pittura Metafisica di Carrà e De Chirico. Numerose sono le correnti e i gruppi di artisti e intellettuali che utilizzano l'Arte come un Manifesto del loro pensiero, spesso anche con una connotazione politica.Scopri di più sul XX secolo con i nostri approfondimenti:
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