DWD Donna Woman Femme N.1 1975 - Rivista Internazionale di studi antropologici storici e sociali sulla donna

AA.VV.
s.e.

Franca Long, Rita Pierro
CNT edizioni

Maxine Davis
Ferro edizioni

Rosaria Micela
Savelli editori

Claudio Risé, Moidi Paregger
Sperling & Kupfer Editori

Lia Secci
Savelli editori

AA.VV.
Sperling & Kupfer Editori

Serena Castaldi
Vangelista editore

Maria Rosaria Manieri
Marsilio editore

Evelyne Sullerot
Bompiani

F. Bonazzi, G. Catelli
Città Nuova

Francesca Serra
Bollati Boringhieri

Si può dire che questo libro spigliato e pieno di smaltata ironia raggiunga il suo obiettivo: ribaltare i luoghi comuni legati alla lettura femminile, svelando la funzione di monumento ai vizi moderni che ha incarnato negli ultimi tre secoli. Consumatrici carnali di paccottiglia sentimentale, le giovani che divorano libri come fossero caramelle non sono intellettuali emancipate ma folli erotomani e lettrici selvagge; per questo Rousseau diceva che nessuna ragazza dai casti costumi dovrebbe leggere romanzi. Un ammonimento che ebbe lunga vita, come ci racconta Francesca Serra, passando da Alice all'inseguimento del Bianconiglio, alla Novella Eloisa che legge avidamente le lettere dell'amato Saint-Preux, fino a Marilyn Monroe, colta in uno dei suoi ultimi scatti sulla spiaggia di Long Island, mentre sfoglia l'Ulisse di Joyce. Diventare grandi lettrici è il primo passo verso il baratro morale e sessuale. Spesso conduce alla morte, come dimostra la povera Emma Bovary, che se avesse seguito i consigli di Rousseau sarebbe ancora viva, con una nidiata di figli.