Ritratto di cacciatore del XVIII secolo
Caratteristiche
Titolo opera: Ritratto di cacciatore
Scuola Artistica: Scuola Lombarda
Epoca: XVIII Secolo - dal 1701 al 1800
Soggetto: Ritratto/Volto
Tecnica artistica: Pittura
Specifica tecnica: Olio su Tela
Descrizione : Ritratto di cacciatore
Olio su tela. Grande ritratto di nobiluomo alla conclusione della partita di caccia: in posa eretta e fiera, egli indica con una mano la muta di cani che lo circondano; alla sua sinistra il servitore che regge con una mano le prede e con l'altra il corno da caccia; alla sua destra il fucile, quasi anch'esso in posa, un altro cacciatore a cavallo che si avvicina, e di sfondo, sulle colline nordiche e sotto un cielo cupo di nuvoloni, si intravvede un'altra battuta di caccia in corso. Nello stile e nella composizione il dipinto ben si colloca nella produzione ritrattistica lombarda del XVIII secolo. In particolare richiama l'opera di Vittore Ghislandi, detto Fra' Galgario (1655-1743) nella cui produzione rientrano ritratti simili. Pur molto vicino nello stile realistico, manca però in questo quell'ironia di raffigurazione con cui il Ghislandi sottolineava e accusava le debolezze della nobiltà in declino. L'opera necessita di pulizia e restauro, presenta un piccolo buco in corrispondenza del volto del servo, piccole cadute di colore diffuse; tracce di precedenti restauri. E' presentata in cornice lignea coeva con inserti fogliacei intagliati e dorati.
Condizione prodotto:
Prodotto in buone condizioni, presenta piccoli segni di usura.
Dimensioni cornice (cm):
Altezza: 255
Larghezza: 195
Profondità: 8
Dimensioni opera (cm):
Altezza: 225
Larghezza: 165
Informazioni aggiuntive
Scuola Artistica: Scuola Lombarda
Epoca: XVIII Secolo - dal 1701 al 1800
Nel secolo dell'Illuminismo, ovvero dell'esaltazione della ragione e della scienza come unici strumenti che possono liberare l'uomo dall'ignoranza e dal giogo della Chiesa e della nobiltà, l'arte passa dall'intento del Barocco di raccontare le verità religiose o di imitare la natura, con forti contrasti chiaroscurali ed eccessi artificiosi, alle forme più leggere e vaporose (talora anche frivole e leziose) del cosiddetto Barocchetto o Rococò, per sfociare nel Neoclassicismo che, guardando all'arte antica dei Greci e dei Romani, vuole riproporre la scoperta del bello, nella ricerca dell'armonia, delle proporzioni, degli equilibri.Scopri di più sul XVIII secolo con i nostri approfondimenti:
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