Comò Laccato Chinoiserie
Caratteristiche
Stile: Chinoiserie (1600-1800)
Epoca: XVIII Secolo - dal 1701 al 1800
Origine: Piemonte, Italia
Essenza principale: Pioppo
Materiale: Lacca
Descrizione
Mobile piemontese risalente alla metà del XVIII secolo; in stile Barocchetto, presenta i fianchi e il fronte mossi e gambe cabriolet; in legno di pioppo con montanti in noce. Le serrature e le bocchette sono coerenti. La decorazione a chinoiserie con lacca rossa e figure in rilievo dorate risale alla metà del XIX secolo. Scene di vita rurale e militare, che richiamano però l'esotismo orientale con paesaggi fluviali e architetture che riprendono le pagode, si ritrovano infatti sui fianchi, sui due cassetti del fronte e anche sul piano. Qui la scena è inquadrata da una cornice, arricchita con motivi floreali che richiamano quelli realizzati sui montanti. Le lacche a chinoiserie erano infatti molto apprezzate verso la metà del XIX secolo, come dimostra anche l'arredo del celebre “Salottino Giapponese” (in realtà d'ispirazione cinese) presso il Palazzo del Quirinale a Roma, ricomposto nel 1888 in occasione della prima visita dell'imperatore Guglielmo II.
Condizione prodotto:
Prodotto in discrete condizioni che mostra alcuni segni di usura.
Dimensioni massime (cm):
Altezza: 86
Larghezza: 118
Profondità: 52
Informazioni aggiuntive
Stile: Chinoiserie (1600-1800)
Il termine Chinoiserie (Cineserie) deriva dal francese e si riferisce ad un periodo dell'arte europea, a partire dal XVII secolo, in cui si ebbe una notevole influenza dell'arte cinese, anche sulla scia di un crescente interesse che l'Europa aveva sviluppato per tutto ciò che fosse esotico, in generale.Tale periodo era caratterizzato dall'utilizzo di immagini fantasiose di una immaginaria Cina, da asimmetria nei formati e capricciosi contrasti di scala e dai tentativi di imitazione della porcellana cinese oltre che dall'uso di materiali simili alla lacca.
Le cineserie entrarono nel repertorio europeo nella seconda metà del XVII secolo, quando l'opera di Athanasius Kircher ebbe molta influenza sullo studio dell'orientalismo.
La popolarità delle cineserie raggiunse il suo massimo alla metà del XVIII secolo, quando vennero assimilate nel rococò dai lavori di François Boucher.
Andarono poi declinando quando apparvero, agli occhi degli europei, antitetiche al neoclassicismo.
Esse si espressero interamente nelle arti decorative mentre la loro espressione in architettura si realizzò interamente nel campo di capricciose "follie" (costruzioni eseguite esclusivamente a scopo decorativo, ma la cui forma suggerisce un altro scopo).
Per contro, le trasformazioni importanti che i modelli cinesi effettuarono, nel XVIII secolo, sullo stile dei mobili del primo periodo georgiano e nello stile naturalistico del paesaggio dei giardini inglesi, non vennero considerate cineserie.
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