Tiziano Vecellio, copia da - Mater dolorosa
Caratteristiche
Mater dolorosa
Artista: Tiziano Vecellio (1485-1576) Copia da
Titolo opera: Mater dolorosa
Epoca: XVII Secolo - dal 1601 al 1700
Soggetto: Soggetto Sacro
Tecnica artistica: Pittura
Specifica tecnica: Olio su Tela
Descrizione : Mater dolorosa
Olio su tela. Copia di soggetto realizzato da Tiziano, che ne fece tre differenti autografe, differenti l'una dall'altra per la posa della Madonna: 1. Mater Dolorosa con mani aperte (olio su marmo, al Museo del Prado di Madrid); 2. Mater Dolorosa con mani giunte (olio su tavola al Museo Cerralbo, Madrid); 3. Mater Dolorosa con mani giunte (olio su tavola, passata in asta , New York, 06-04- 2006). Queste opere risalgono alla metà del XVI secolo, ma successive ad esse, e su tela, ne esistono altre varianti, attribuite all'artista veneziano e alla sua bottega. E' risaputo che Tiziano introducesse anche piccole variazioni nelle sue repliche autografe per rafforzarne l'effetto di autenticità. Questa copia, risalente al secolo successivo, è comunque di ottima qualità esecutiva. Sul retro è presente un monogramma (in finestra della tela apposta) che probabilmente è la firma dell'artista. Il dipinto, restaurato e ritelato, è presentato in cornice antica.
Condizione prodotto:
Prodotto in buone condizioni, presenta piccoli segni di usura.
Dimensioni cornice (cm):
Altezza: 94
Larghezza: 80
Profondità: 7
Dimensioni opera (cm):
Altezza: 73
Larghezza: 58
Informazioni aggiuntive
Artista: Tiziano Vecellio (1485-1576)
Epoca: XVII Secolo - dal 1601 al 1700
Nel XVII secolo l'arte è fortemente condizionata dal problema religioso: la Chiesa è ancora uno dei massimi committenti delle opere d'arte e le usa per affascinare e suggestionare i fedeli, esaltando la salvezza, raggiungibile solo con la fedeltà alla Chiesa. L'arte del XVII secolo è quindi uno strumento di educazione, prodotta per essere goduta e capita da molti. Così, alle scene che affrontano la rappresentazione di una realtà immaginaria, si accompagna l'analisi dei dettagli e la grande nitidezza dell'ambiente, in modo da proporre come reale ogni finzione e con l'intento di coinvolgere emotivamente l'osservatore, facendogli vivere in modo soggettivo una realtà infinita e grandiosa, riflette anche il desiderio dell'artista di esprimersi con libertà: egli infatti non si piega a schemi precostituiti, non usa forme rigide, contenute, organizzate in rigorose simmetrie compositive, ma forme libere, aperte e articolate. L'arte del 1600 è quindi una rappresentazione, il cui scopo è quello di impressionare, commuovere, persuadere; essa è il prodotto dell'immaginazione e il suo fine è di persuadere che qualcosa di non reale può diventare reale. Questo fenomeno artistico così complesso, viene definito tradizionalmente Barocco, e la sua nascita si colloca a Roma tra il terzo e il quarto decennio del XVII secolo, ove è rappresentato in modo eminente dall'opera di Gian Lorenzo Bernini, Francesco Borromini e Pietro da Cortona, anche se lo snodo fondamentale è costituito dall'opera di Caravaggio. Il movimento si propaga poi in tutta l'Italia e l'Europa (ricordiamo in particolare Rembrandt, Rubens, Velazquez), nel mondo delle arti, della letteratura, della musica, e in numerosi altri ambiti, fino alla metà del XVIII secolo.Scopri di più sul XVII secolo con i nostri approfondimenti:
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