Scena da Osteria
Caratteristiche
Titolo opera: Scena da osteria
Scuola Artistica: Scuola centro-europea
Epoca: XVIII Secolo - dal 1701 al 1800
Soggetto: Scene di Genere
Tecnica artistica: Pittura
Specifica tecnica: Olio su Tela
Descrizione : Scena da osteria
Olio su tela. Scuola centro-Europa. Nella scena ambientata all'interno di una taverna, sono descritti i sollazzi degli avventori, che si intrattengono con il vino e le donne, tra le quali spicca la liutaia al centro, oggetto delle voglie di diversi uomini; particolare sulla destra l'uomo che solleva in alto una serpe (un domatore di serpenti?) e, nell'angolo in basso a destra, due figurine in una cesta che parrebbero due marionette: si potrebbe trattare di una compagnia di saltimbanchi in pausa dal lavoro. Tutta la scena è riempita dalle figure, dipinte in modo crudo e quasi grottesco, con le espressioni e le pose molto marcate, quasi teatrali, sottolineate anche dai colori vivaci. Il dipinto per queste sue caratteristiche ben si inserisce in quella produzione di scene di genere attingenti alla vita popolare colta nei suoi momenti più vivaci e caratteristici, che si generò a partire dal XVII secolo nell'Europa centrale, soprattutto nei Paesi Bassi, a sostituire con soggetti più leggeri la pittura naturalistica e religiosa, e che in Italia trovò nella "Scuola dei bamboccianti", sviluppatasi a Roma da pittori fiamminghi e italiani, un'espressione particolare. Il dipinto è stato restaurato e ritelato. E' presentato in cornice d'epoca.
Condizione prodotto:
Prodotto in buone condizioni, presenta piccoli segni di usura.
Dimensioni cornice (cm):
Altezza: 98
Larghezza: 128
Profondità: 5
Dimensioni opera (cm):
Altezza: 86
Larghezza: 116
Informazioni aggiuntive
Scuola Artistica: Scuola centro-europea
Epoca: XVIII Secolo - dal 1701 al 1800
Nel secolo dell'Illuminismo, ovvero dell'esaltazione della ragione e della scienza come unici strumenti che possono liberare l'uomo dall'ignoranza e dal giogo della Chiesa e della nobiltà, l'arte passa dall'intento del Barocco di raccontare le verità religiose o di imitare la natura, con forti contrasti chiaroscurali ed eccessi artificiosi, alle forme più leggere e vaporose (talora anche frivole e leziose) del cosiddetto Barocchetto o Rococò, per sfociare nel Neoclassicismo che, guardando all'arte antica dei Greci e dei Romani, vuole riproporre la scoperta del bello, nella ricerca dell'armonia, delle proporzioni, degli equilibri.Scopri di più sul XVIII secolo con i nostri approfondimenti:
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FineArt: Giovanni Domenico Lombardi, Conversione di un centurione, del XVIII Sec