Giulio Falzoni - Il lavoro ne Campi
Caratteristiche
Il lavoro ne Campi
Artista: Giulio Falzoni (1900-1978)
Titolo opera: Il lavoro nei campi
Epoca: XX Secolo - dal 1901 al 2000
Soggetto: Scena con Figure
Origine: Italia
Tecnica artistica: Pittura
Specifica tecnica: Acquarello
Descrizione : Il lavoro nei campi
Acquarello su cartone. Firmato in basso a destra. Al retro ulteriore firma e il titolo; presente inoltre timbro di collezionista. Originario della provincia di Mantova, Giulio Falzoni si formò all'Accademia di Belle Arti di Firenze, ove si distinse subito per l'utilizzo della tecnica dell'acquerello, tecnica in cui poi si specializzò a Londra. La sua produzione fu legata fortemente alle sue origini, con numerosi scorci agresti e bucolici delle campagne mantovane, ma anche fu pittore della vecchia Milano, di cui ritrasse angoli e piccoli scorci del centro storico, così come di Londra ove studiò. Il dipinto presentato rientra nella produzione più tipica del Falzoni, un acquarello che propone un momento di vita contadina. E' presentato in cornice.
Condizione prodotto:
Prodotto in buone condizioni, presenta piccoli segni di usura.
Dimensioni cornice (cm):
Altezza: 70
Larghezza: 90
Profondità: 6
Dimensioni opera (cm):
Altezza: 50
Larghezza: 70
Informazioni aggiuntive
Artista: Giulio Falzoni (1900-1978)
Giulio Falzoni nacque nel 1990 a Marmirolo, in provincia di Mantova, ma visse per molti anni a Firenze e successivamente a Milano, città per cui dipinse molte vedute. Nel 1915 iniziò a studiare disegno a Mantova e nonostante la giovane età, prese parte per un breve periodo di tempo al primo conflitto mondiale. Anche in quelle tragiche circostanze continuò a disegnare alcune immagini della vita di trincea. Nel 1928 frequentò l'Accademia di belle arti di Firenze, dove iniziò a distinguersi per l'utilizzo della tecnica dell'acquerello. Durante la sua permanenza a Firenze frequentò gli studi di Ludovico Tommasi e di Plinio Novellini, da cui cominciò la sua carriera espositiva grazie anche all'interesse di una rappresentante del primo '900 napoletano, Vincenzo Irolli, che lo invitò a dipingere nel suo studio. Alla fine degli anni '40 si specializzò presso la Royal Water Color Society di Londra, in cui rappresentò suggestive vedute della città. Dagli anni '70 in poi si dedicò agli esperimenti multimediali che univano le sue due grandi passioni: la pittura e la musica classica. In questi esperimenti illustrò con i suoi acquerelli diverse opere liriche e sinfoniche. Nel corso della sua carriera partecipò a diverse mostre d'arte, come a Mantova, Napoli, Padova, Firenze e in molte altre città della Svizzera, Francia e Inghilterra. Falzoni è considerato un rappresentante di spicco della scuola figurativa del '900 che praticò diverse tecniche, quali l'olio su tela, il murale, la china e alcuni interessanti esperimenti multimediali ante litteram, ma si distinse in particolar modo per la sua maestria nell'acquerello, di cui è stato un indiscusso maestro. Tra isuoi soggetti preferiti, gli scorci di molte città, prima tra tutte Milano, e i cavalli, che per tutta la sua vita pittorica entrarono nei suoi dipinti, da soli o come parte delle sue tante vedute di città del mondo. Fu anche un valente violinista. Giulio Falzoni morì nel 1979 a Milano.Epoca: XX Secolo - dal 1901 al 2000
IL XX secolo è caratterizzato dal prevalere della borghesia sulla classe operaia e dalla scoperta che la vita continua ad essere una lotta per la sopravvivenza e per migliorarne la qualità. Il progresso tecnologico, anziché favorire tale sviluppo, diventa strumento di meccanizzazione e di inaridimento dell'uomo, che ha bisogno di cercare un “supplemento d'anima” e nuove forme per esprimerlo. Nascono pertanto tutta una serie di correnti artistiche che realizzano opere esprimendo l'interiorità dell'uomo, che evocano dall'intimo la realtà piuttosto che rappresentarla, e la raffigurano utilizzando, in libertà, le forme e i colori. Si hanno perciò, il Decadentismo con l'Art Nouveau, il Fauvismo di Matisse e Braque, il Cubismo di Picasso, poi ancora l'Espressionismo con Munch, l'Astrattismo di Kandinskij e la pittura Metafisica di Carrà e De Chirico. Numerose sono le correnti e i gruppi di artisti e intellettuali che utilizzano l'Arte come un Manifesto del loro pensiero, spesso anche con una connotazione politica.Scopri di più sul XX secolo con i nostri approfondimenti:
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