Mercurio e Argo
Caratteristiche
Titolo opera: Mercurio e Argo
Scuola Artistica: Scuola Nord Italia
Epoca: XVIII Secolo - dal 1701 al 1800
Soggetto: Soggetto Allegorico/Mitologico
Origine: Italia
Tecnica artistica: Pittura
Specifica tecnica: Olio su Tavola
Descrizione : Mercurio e Argo
Olio su tavola. Scuola nord-italiana (veneta?) del XVIII secolo. La sagoma della tavola suggerisce che il dipinto facesse parte di un allestimento d'arredo, inserita in una composita struttura parietale insieme ad altre scene a soggetto mitologico-allegorico. Il dipinto rappresenta un episodio mitologico narrato nelle Metamorfosi di Ovidio: Mercurio si accinge a far addormentare Argo con le melodie suadenti del suo flauto, per poi ucciderlo su comando di Giove. Argo, il pastore dai cento occhi e dotato di grande forza, era stato incaricato da Giunone di sorvegliare la giovane Io, amata da Giove e da lui trasformata in giovenca. In questa rappresentazione, collocati all'interno di un paesaggio bucolico, si identificano Mercurio dal cappello e i calzari alati, mente suona il suo flauto, e Argo seduto a sorveglianza della bianca giovenca alle sue spalle: come in molte rappresentazioni di questo mito, anche in opere di grande fama, Argo è raffigurato come un semplice pastore, senza i cento occhi e senza doti speciali. La dimensione bucolica più che drammatica, sottolinea l' intento decorativo del pannello, che vuole evocare leggerezza piuttosto che pathos. L'opera è in buone condizioni.
Condizione prodotto:
Prodotto in buone condizioni, presenta piccoli segni di usura.
Dimensioni opera (cm):
Altezza: 155
Larghezza: 96
Profondità: 4
Informazioni aggiuntive
Scuola Artistica: Scuola Nord Italia
Epoca: XVIII Secolo - dal 1701 al 1800
Nel secolo dell'Illuminismo, ovvero dell'esaltazione della ragione e della scienza come unici strumenti che possono liberare l'uomo dall'ignoranza e dal giogo della Chiesa e della nobiltà, l'arte passa dall'intento del Barocco di raccontare le verità religiose o di imitare la natura, con forti contrasti chiaroscurali ed eccessi artificiosi, alle forme più leggere e vaporose (talora anche frivole e leziose) del cosiddetto Barocchetto o Rococò, per sfociare nel Neoclassicismo che, guardando all'arte antica dei Greci e dei Romani, vuole riproporre la scoperta del bello, nella ricerca dell'armonia, delle proporzioni, degli equilibri.Scopri di più sul XVIII secolo con i nostri approfondimenti:
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