Giovanni Riva - Scorcio Veneziano
Caratteristiche
Scorcio Veneziano
Artista: Giovanni Riva (1890-1973)
Titolo opera: Scorcio veneziano
Epoca: XX Secolo - dal 1901 al 2000
Soggetto: Vedute/Scorci Cittadini
Origine: Italia
Tecnica artistica: Pittura
Specifica tecnica: Olio su Tela
Descrizione : Scorcio veneziano
Olio su tela. Firmato in basso a destra. Pittore, scultore e ceramista, l'artista torinese Giovanni Riva partecipò a numerose rassegne e mostre nazionali, tra cui la Biennale di Venezia dwel1940 e 1942. Tra la sua produzione di ceramista si ricordano in particolare i volti di molte bambole Lenci. In pittura si dedicò soprattutto a scorci di Torino, Milano e Venezia, resi con grande spontaneità e immediatezza, oltre che a scene di genere. Lo studio sistematico dell'arte antica, l'adesione agli ideali rinascimentali della scultura di Donatello, Michelangelo e Giambologna spinsero Giovanni Riva verso l'adozione di un codice espressivo affine al gusto dell'Ottocento romantico, piuttosto che al dinamismo futurista o alle visioni surrealiste. Lo scorcio veneziano qui proposto è presentato in cornice in stile.
Condizione prodotto:
Prodotto in buone condizioni, presenta piccoli segni di usura.
Dimensioni cornice (cm):
Altezza: 78
Larghezza: 108
Profondità: 4
Dimensioni opera (cm):
Altezza: 70
Larghezza: 100
Informazioni aggiuntive
Artista: Giovanni Riva (1890-1973)
Nato a Torino nel 1890, Giovanni Riva si formò artisticamente all'Istituto di Belle Arti di Torino, diplomandosi nel 1908. Espose per la prima volta alla Promotrice torinese del 1912 e, oltre all'annuale partecipazione alle mostre della Promotrice, prese parte a tutte le esposizioni torinesi degli Amici dell'Arte, del Circolo Artistico, del Piemonte Artistico e Culturale, nonché alle Triennali di Firenze e alle Biennali di Venezia del 1940 e del 1942. Pittore e scultore, partecipa e vince numerosi concorsi nazionali per la realizzazione di elementi scultorei decorativi di piazze e giardini italiani. Nel 1929 realizza la ceramica di gusto velatamente decò, l'unica dell'artista, realizzata per la manifattura Lenci di Torino; numerosi, invece, sono i modelli che Riva elabora per i volti delle note bambole Lenci. Durante gli anni Trenta la produzione artistica di Riva assume una posizione intermedia tra gli accenti neomichelangioleschi delle prime opere (ad esempio di Incubo, presentato alla Promotrice del 1919) e il gusto squisitamente decorativistico della Fontana Angelica realizzata nel 1930 per Piazza solferino a Torino. Nonostante la sua formazione rigidamente legata alla tradizione classica, Riva scultore, al di là della raffinatezza d'esecuzione, trasmette nelle sue opere un messaggio del tutto personale, fatto di pace e di serenità, di una realtà immediata intrisa di poesia. A livello pittorico, Giovanni Riva si dedicò prevalentemente alle vedute di città, prediligendo Venezia e Milano, ma nella sua produzione si ritrovano anche numerosi ritratti che esegue per gli attori e le attrici degli studi cinematografici di Torino, per personaggi famosi quali Luigi Einaudi. Si hanno inoltre diversi suoi disegni su carta che rivelano la totale disinvoltura anche in campo grafico e la versatilità di un colto artista. Riva muore a Torino nel 1973.Epoca: XX Secolo - dal 1901 al 2000
IL XX secolo è caratterizzato dal prevalere della borghesia sulla classe operaia e dalla scoperta che la vita continua ad essere una lotta per la sopravvivenza e per migliorarne la qualità. Il progresso tecnologico, anziché favorire tale sviluppo, diventa strumento di meccanizzazione e di inaridimento dell'uomo, che ha bisogno di cercare un “supplemento d'anima” e nuove forme per esprimerlo. Nascono pertanto tutta una serie di correnti artistiche che realizzano opere esprimendo l'interiorità dell'uomo, che evocano dall'intimo la realtà piuttosto che rappresentarla, e la raffigurano utilizzando, in libertà, le forme e i colori. Si hanno perciò, il Decadentismo con l'Art Nouveau, il Fauvismo di Matisse e Braque, il Cubismo di Picasso, poi ancora l'Espressionismo con Munch, l'Astrattismo di Kandinskij e la pittura Metafisica di Carrà e De Chirico. Numerose sono le correnti e i gruppi di artisti e intellettuali che utilizzano l'Arte come un Manifesto del loro pensiero, spesso anche con una connotazione politica.Scopri di più sul XX secolo con i nostri approfondimenti:
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