Dipinto di Bruno Calvani - Ritratto di Giovane Donna
Caratteristiche
Ritratto di Giovane Donna
Artista: Bruno Calvani (1904-1985)
Titolo opera: Ritratto di giovane donna
Epoca: XX Secolo - dal 1901 al 2000
Soggetto: Ritratto/Volto
Origine: Italia
Tecnica artistica: Pittura
Specifica tecnica: Tecnica mista su tavola
Descrizione : Ritratto di giovane donna
Tecnica mista su tavola. Firmato in basso a destra. Il soggetto femminile è ricorrente nella produzione artistica di Bruno Calvani, scultore e pittore di origini pugliesi ma vissuto e formatosi tra Milano e Parigi. Nelle sue opere, soprattutto in quelle scultoree il Calvani guarda all'ellenismo per aspirare all'armonia delle forme, riprendendo anche nei disegni e nelle opera pittoriche tale ricerca, ad esprimere una serie di emozioni e stati d'animo. E' qui proposto il volto, armonioso e assorto, di una giovane donna, moderna nel suo taglio di capelli, ma assorta appunto in un'espressione che travalica il tempo, rimandando all'antichità. L'opera è presentata in cornice coeva.
Condizione prodotto:
Prodotto in buone condizioni, presenta piccoli segni di usura. Cerchiamo di presentare lo stato reale nel modo più completo possibile con le foto. Qualora alcuni particolari non risultassero chiari dalle foto, fa fede quanto riportato nella descrizione.
Dimensioni cornice (cm):
Altezza: 87
Larghezza: 65
Profondità: 7
Dimensioni opera (cm):
Altezza: 72
Larghezza: 52
Informazioni aggiuntive
Artista: Bruno Calvani (1904-1985)
Nato a Mola di Bari nel 1904, Bruno Calvani nel 1918 si recò a Roma per frequentare l'Accademia di Belle Arti, avendo occassione di avvicinarsi e frequentare gli ambienti artistici della capitale, in particolare conoscendo lo scultore Attilio Torresini. Trasferitosi nel 1921 a Milano, viene accolto, con particolare benevolenza, nello studio di Adolfo Wildt, che lo guida nella lavorazione del marmo. Dopo aver prestato il servizio militare a Napoli, nel 1926 Calvani è accettato alla Biennale di Venezia, ma vi rinuncia non avendo modo di realizzare l'opera bronzea accolta. Parte quindi per Parigi, dove nel 1926 si stabilisce insieme al pittore conterraneo Onofrio Martinelli, e comincia ad esporre le sue sculture. Si avvicina anche all'arte muraria. Nel 1936, insieme a Francis Gruber, André Fougeron, Édouard Pignon e Mario Prassinos, fonda il gruppo Nouvelle Génération ed espone alla prima mostra della corrente; inoltre presso la Galerie de Paris prende parte per la seconda volta alla mostra del sindacato degli artisti italiani a Parigi, con alcune terrecotte e disegni. La seconda guerra mondiale coglie Calvani nella capitale francese: lo scultore viene condotto in un campo di prigionia e subisce il saccheggio dello studio. Nel 1942 rientra in Italia e prende residenza a Milano, che elegge a sua città d'adozione. Nell'immediato dopoguerra si susseguono le esposizioni, sia personali sia collettive, tanto in gallerie private quanto in eventi ufficiali come la I mostra Nazionale della Permanente del 1948, la VI e la VII Quadriennale di Roma, la IX Triennale di Milano del 1951, la Biennale di Venezia del 1952. Nel 1959 il presidente della Repubblica Giovanni Gronchi gli assegna la medaglia d'oro ai benemeriti della cultura e dell'arte, in occasione della partecipazione alla Biennale nazionale d'Arte. Dopo una carriera ricca di riconoscimenti, Calvani muore il 19 dicembre 1985 a Milano, alla soglia degli 82 anni.Epoca: XX Secolo - dal 1901 al 2000
IL XX secolo è caratterizzato dal prevalere della borghesia sulla classe operaia e dalla scoperta che la vita continua ad essere una lotta per la sopravvivenza e per migliorarne la qualità. Il progresso tecnologico, anziché favorire tale sviluppo, diventa strumento di meccanizzazione e di inaridimento dell'uomo, che ha bisogno di cercare un “supplemento d'anima” e nuove forme per esprimerlo. Nascono pertanto tutta una serie di correnti artistiche che realizzano opere esprimendo l'interiorità dell'uomo, che evocano dall'intimo la realtà piuttosto che rappresentarla, e la raffigurano utilizzando, in libertà, le forme e i colori. Si hanno perciò, il Decadentismo con l'Art Nouveau, il Fauvismo di Matisse e Braque, il Cubismo di Picasso, poi ancora l'Espressionismo con Munch, l'Astrattismo di Kandinskij e la pittura Metafisica di Carrà e De Chirico. Numerose sono le correnti e i gruppi di artisti e intellettuali che utilizzano l'Arte come un Manifesto del loro pensiero, spesso anche con una connotazione politica.Scopri di più sul XX secolo con i nostri approfondimenti:
FineArt: Ninfa e Fauno, Giuseppe Siccardi