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Dalle steppe asiatiche al limes danubiano
Alessandro Alberghina
De Ferrari Editore
L'origine dei Sarmati è antica, nebulosa e al tempo stesso leggendaria ed ha come punto di partenza il cuore del continente eurasiatico. Da queste lande steppose questa popolazione di cavalieri nomadi inizia il suo lento cammino verso occidente. È un viaggio lungo, durato molti secoli, che dalle terre di origine, situate tra il Lago d ?Aral, il Mar Caspio e il Mar Nero trova il suo capolinea nella Grande Pianura ungherese, in particolare nel territorio situato tra il Tibisco e il Danubio. Questo fiume, l'Istro degli autori antichi, quello che in epoca imperiale costituirà il cosiddetto limes danubiano, a partire dalla fine del I sec. a.C e inizio I d.C, si troverà ad essere il punto di contatto tra i Sarmati e Roma. Per quasi quattro secoli tra l ?Urbe e questa popolazione di cavalieri si instaurano intensi rapporti di vicinato tutt'altro che pacifici, contrassegnati da scorrerie e razzie da parte dei Sarmati fino nel cuore delle province pannoniche e della Mesia. Roma è stata giocoforza costretta a cambiare progressivamente strategia nei confronti di queste genti barbare, non solo dal punto di vista militare e di difesa del limes, ma anche per quel che riguarda la politica di accoglienza e di insediamento all'interno del territorio imperiale. I ritrovamenti archeologici e alcune fonti epigrafiche, con le relative ricerche da parte degli studiosi, si sono rivelati fondamentali per far luce non solo sulle tappe che hanno scandito la migrazione sarmata, ma soprattutto sulle trasformazioni che si sono avute al suo interno nell'ambito della cultura materiale e dell'organizzazione tribale. Le fonti antiche coeve invece, direttamente o indirettamente, hanno permesso di arricchire il quadro per cercare di renderlo il più completo possibile. Gli autori greci, Erodoto, Ippocrate e Strabone in primis, hanno contribuito a mettere in luce le caratteristiche salienti di questa popolazione - guerrieri nomadi a cavallo, che vivono nelle tende o sui carri, con le donne che tirano con l ?arco e combattono come gli uomini - e il territorio all'interno del quale risiedevano e si spostavano. Le fonti latine, invece, molto puntuali nel riportare gli sconfinamenti, le scorrerie e gli scontri militari, hanno consentito di ricostruire il rapporto di vicinato (o almeno una parte di esso) tra l ?Impero e la popolazione sarmata.