Dipinto di Raul Viviani - Natura morta
Caratteristiche
Natura morta
Artista: Raul Viviani (1883-1965)
Titolo opera: Natura morta
Epoca: XX Secolo - dal 1901 al 2000
Soggetto: Natura Morta
Tecnica artistica: Pittura
Specifica tecnica: Olio su Tavola
Descrizione : Natura morta
Olio su tavola. Firmato in alto a destra. Originalissimo paesaggista che si cimentò nella pittura ad olio ma anche nell'acquarello e nell' incisione, Raul Viviani si avvicinò molto alla pittura divisionista sviluppando però una sua tecnica personale, caratterizzata da sottilissimi filamenti di colore dalla forma di sottili virgole, che definiscono le strutture dei suoi paesaggi. Con il suo trasferimento in Liguria, che rese il paesaggio di tale regione protagonista delle sue opere, la sua tecnica mutò, allontanandosi dall'originale divisionismo per aprirsi ad una pennellata ampia e sommaria, che sfociò infine nell'ultimo periodo in una produzione di nature morte dai colori violenti e contrastanti. In tale periodo si può collocare questa natura morta, composizione di ortaggi e bottiglia dai colori vividi. L'opera è presentata in cornice.
Condizione prodotto:
Prodotto in buone condizioni, presenta piccoli segni di usura. Cerchiamo di presentare lo stato reale nel modo più completo possibile con le foto. Qualora alcuni particolari non risultassero chiari dalle foto, fa fede quanto riportato nella descrizione.
Dimensioni cornice (cm):
Altezza: 64
Larghezza: 64
Profondità: 5,5
Dimensioni opera (cm):
Altezza: 50
Larghezza: 50
Informazioni aggiuntive
Artista: Raul Viviani (1883-1965)
Nasce a Firenze,in via Borgognissanti, il 29 novembre 1883. Temperamento precoce esordì nelle pubbliche mostre a soli diciassette anni, nel 1900, all'esposizione della Famiglia Artistica con dipinti molto personali che gli aprirono presto le porte delle maggiori rassegne e che gli procurarono la viva attenzione dei più noti critici, Ugo Monneret, sulla Perseveranza, Carlo Bozzi sul Secolo, Alfredo Melani su importanti periodici che esaltarono le sue audacie pittoriche per far stizzire i pavidi e i tentennanti. Alla rassegna della Famiglia Artistica (1902/03) fu presente con dipinti originali e molto spinti nei ritmi e nel procedimento tecnico che il Centelli, critico del Corriere della Sera, le definì "stramberie del Viviani" che piacquero a Vittore Grubicy, Arturo Toscanini, Leonardo Bistolfi, Clemente Pugliese Levi. Alla mostra mondiale del 1906 a Milano per il traforo del Sempione presenta un quadro, saturo di intima poesia e pur esso originalissimo nella composizione e nella esecuzione "Nasce la Luna" madreperlaceo e vibrante notturno Ettore Tito (volle fosse esposto vicino a Pellizza da Volpedo nella sala più significativa della rassegna (anno 1906) Vittorio Pica (iniziò a stimarlo e segnalarlo fra i migliori e più interessanti giovani, scrivendo di lui su Gazzette e pubblicazioni). Alla Quadriennale di Monaco svoltasi nel 1913 al "Palazzo di Cristallo" il suo suggestivo dipinto "Poesia" fu subito acquistato per una importante collezione. Nello stesso anno la "Società Nazionale Dante Alighieri" alla mostra di Rimini allestì una sala viviani ed in tale occasione gli venne assegnata la grande medaglia del Ministero della Pubblica Istruzione. Viene nominato, nel 1914, Commissario Artistico del Comune di Milano, incarico che mantiene fino al 1922. Le sue partecipazioni alle più notevoli esposizioni artistiche seguirono ininterrotte sino al 1931, anno nel quale fu chiamato dalla Presidenza del Governo Uruguaiano per istituire a Montevideo un'Accademia di pittura che diresse per sei anni. Torna in Italia , per motivi familiari nel 1937, e subito, Alfredo D'Agostino offerse le sue sale della Casa degli Artisti per una esposizione che ebbe recensioni lusinghiere di Giovanni Mussio, Guido Marangoni, Carlo Carrà, Vincenzo Bucci, Dino Bonardi. Riprese la sua attività esponendo in numerose mostre nelle diverse città. In particolare si ricorda, l'esposizione al Centro d'arte S.Babila, nel 1952, per i 50 anni di attività artistica, recensita in modo lusinghiero da Leonardo Borghese. Scrittore e oratore successe a Vittorio Pica, nel 1926, come critico del "Roma" e del "Mezzogiorno" di Napoli. Diresse dal 1929 al 1931, il giornale milanese "Il giornale dell'Arte" e fu critico d'arte sul Giornale degli Artisti, sul Giornale dell'Arte, sul Corriere degli Artisti, sul Nuovo Corriere degli Artisti, sull'Araldo dell'Arte. Era anche disegnatore e acquafortista. Nel 1947 presentò il 1° Convegno Nazionale del Nuovo Romanticismo, indetto dal Movimento neoromantico sotto l'egida del gruppo "Paese Libero". Morì, nel 1965, a Rapallo e nel 1966, il Comune di Milano organizzò, alla Rotonda della Besana, una mostra postuma.Epoca: XX Secolo - dal 1901 al 2000
IL XX secolo è caratterizzato dal prevalere della borghesia sulla classe operaia e dalla scoperta che la vita continua ad essere una lotta per la sopravvivenza e per migliorarne la qualità. Il progresso tecnologico, anziché favorire tale sviluppo, diventa strumento di meccanizzazione e di inaridimento dell'uomo, che ha bisogno di cercare un “supplemento d'anima” e nuove forme per esprimerlo. Nascono pertanto tutta una serie di correnti artistiche che realizzano opere esprimendo l'interiorità dell'uomo, che evocano dall'intimo la realtà piuttosto che rappresentarla, e la raffigurano utilizzando, in libertà, le forme e i colori. Si hanno perciò, il Decadentismo con l'Art Nouveau, il Fauvismo di Matisse e Braque, il Cubismo di Picasso, poi ancora l'Espressionismo con Munch, l'Astrattismo di Kandinskij e la pittura Metafisica di Carrà e De Chirico. Numerose sono le correnti e i gruppi di artisti e intellettuali che utilizzano l'Arte come un Manifesto del loro pensiero, spesso anche con una connotazione politica.Scopri di più sul XX secolo con i nostri approfondimenti:
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Soggetto: Natura Morta
Tecnica artistica: Pittura
La pittura è l'arte che consiste nell'applicare dei pigmenti a un supporto come la carta, la tela, la seta, la ceramica, il legno, il vetro o un muro. Essendo i pigmenti essenzialmente solidi, è necessario utilizzare un legante, che li porti a uno stadio liquido, più fluido o più denso, e un collante, che permetta l'adesione duratura al supporto. Chi dipinge è detto pittore o pittrice. Il risultato è un'immagine che, a seconda delle intenzioni dell'autore, esprime la sua percezione del mondo o una libera associazione di forme o un qualsiasi altro significato, a seconda della sua creatività, del suo gusto estetico e di quello della società di cui fa parte.Specifica tecnica: Olio su Tavola
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