Cassettone Piemontese Luigi XVI

Piemonte terzo quarto del XVIII secolo

Codice: ANMOCA0251335

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Cassettone Piemontese Luigi XVI - Piemonte terzo quarto del XVIII secolo

Caratteristiche

Piemonte terzo quarto del XVIII secolo

Stile:  Luigi XVI (1774-1792)

Epoca:  XVIII Secolo - dal 1701 al 1800

Origine:  Piemonte, Italia

Essenza principale:  Abete Pero Pioppo

Descrizione

Cassettone Piemontese Luigi XVI in legno di pero, fronte mosso a quattro cassetti, intarsi e filettature in acero e noce lungo tutta la superficie. Fianchi e piano superiore impreziositi con stella a cinque punte. Interni in abete, schienale in pioppo. Presenta restauri, maniglie e serrature sostituite. Piemonte, terzo quarto del XVIII secolo

Condizione prodotto:
Prodotto che a causa dell'età e dell'usura richiede interventi di restauro e ripresa della lucidatura. Cerchiamo di presentare lo stato reale del mobile nel modo più completo possibile con le foto. Qualora alcuni particolari non risultassero chiari dalle foto, fa fede quanto riportato nella descrizione.

Dimensioni (cm):
Altezza: 103
Larghezza: 136
Profondità: 57,5

Informazioni aggiuntive

Stile: Luigi XVI (1774-1792)

Lo stile Luigi XVI precede di molti anni l'avvento al trono del sovrano da cui deriva il nome.
La rinnovata prevalenza della compostezza delle forme geometriche che caratterizzano la mobilia di epoca neoclassica, viene accolta come un antidoto alle formulazioni più libere e capricciose imposte dai dettami Rococò.
La fantasia dell'artista opera libere interpretazioni desunte dagli esempi del mondo greco-romano, etrusco o egizio, da cui solo la metrica architettonica viene riproposta con stretta osservanza.
In tal senso, si osservi come solo a partire dagli anni Settanta-Ottanta in ebanisteria si assiste al tramonto della fioritura pittorica a intarsio, in favore di modelli a prevalenza di ornato geometrico.
Viene dunque a maturare un arredo connotato da un estrema eleganza e di virile austerità.
In Italia, lo stile Luigi XVI trova naturale diffusione.
La mobilia tende nella norma fin dagli anni Sessanta-Settanta ad adottare struttura lineare e con forte presenza di decorazioni.
Si predilige l'utilizzo di legni a colorazione bruno-chiara, come il ciliegio.
Il Luigi XVI italiano rimarrà sempre legato alla produzione di complementi d'arredo specificatamente orientati alla tipologia a intarsio.
Si tratta di mobili di dimensioni ben proporzionate, sorretti dalle caratteristiche gambe a piramide troncoconica, vestiti dalle specchiature del piano, dei fianchi e dei pannelli centrati da eleganti decori a valenza geometrica.

Epoca: XVIII Secolo - dal 1701 al 1800

Essenza principale:

Abete

Legno tenero di conifera, usato per mobili rustici o per costruire la cassa, cioè la struttura, di mobili poi lastronati in essenze più pregiate. Fu usato fin dall'antichità, il suo impiego più pregiato è, nella variante Abete Rosso, negli intarsi di mobili antichi francesi del '700. L'abete rosso, più tipico dell'Europa settentrionale, in Italia cresce soprattutto nelle Alpi Orientali ad altitudini superiori ai 1300 m. L'utilizzo più nobile di quest'essenza fu nella costruzione di violini, chitarre e violoncelli: Stradivari stesso produsse con questo legno i suoi celeberrimi violini.

Pero

Legno duro, con grana liscia dal colore rosato. Usato soprattutto per la costruzione di mobili di campagna e secondariamente per intagli. Sovente venne tinto di nero lucido per imitare e rimpiazzare l'ebano nelle impiallacciature

Pioppo

Essenza considerata “povera”, è un legno bianco, con sfumature giallognole o grigiastre, leggero e tenero, che si tarla facilmente. È impiegato per mobili rustici o nella costruzione dei mobili. L'impiego più pregiato che ha avuto nella storia del mobile è in Germania, nell''800, per impiallacciature e tarsie nel periodo Biedermeier.

Disponibilità prodotto

Il prodotto è visibile presso Milano

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