Pietro Della Vecchia (1603-1678) - Compagnia di musici
Caratteristiche
Compagnia di musici
Artista: Pietro Della Vecchia (1603-1678)
Epoca: XVII Secolo - dal 1601 al 1700
Soggetto: Figure Umane
Origine: Venezia, Veneto, Italia
Tecnica artistica: Pittura
Specifica tecnica: Olio su Tela
Descrizione
Affascinante composizione di sicura autografia, confermata dai nostri esperti; il soggetto rientra nelle composizioni "giorgionesche" di Pietro Della Vecchia, poliedrico ed affermato pittore veneziano, tanto apprezzato da essere insignito del titolo di "pitor ducal". Nato a Vicenza, la sua formazione si sviluppa attorno alle figure del Padovanino e di Carlo Saraceni, cogliendo le atmosfere e gli echi della pittura del '500 dei grandi maestri, tanto che il Boschini lo definì "simia de Zorzon". Non sono esenti i richiami alla pittura caraveggesca, ai chiari e scuri della pittura tenebrosa del Langetti e di altri grandi maestri incontrati nel soggiorno romano o presenti a Venezia. Elementi tutti reinterpetati da Della Vecchia in modo assolutamente originale e personale, utilizzando una pittura dai colori accesi ma ben lontana dagli esiti del colorismo veneto, con pennellata rapida e sicura. Si interessò alla filosofia, alla magia, alla matematica, anatomia ed ottica, tanto da costituire una propria accademia. L'opera rientra nel novero di quella ampia produzione che Della Vecchia sviluppò a partire dal quarto decennio del '600 ad imitazione delle opere dei grandi protagonisti del '500, ed in particolare Giorgione. Come notava però il Boschini già nel suo commento nell'edizione del 1660, "queste imitazioni non sono copie, ma astratti del suo intelletto", cioè creazioni originali ed autonome, come dimostra ad esempio l'ardita costruzione ravvicinata, che semplicemente vogliono riprendere l'atmosfera intellettuale neoplatonica dell'autore, così come veniva interpretata nel XVII secolo.Lo sviluppo è poi magistralmente risolto con pennellate larghe e veloci, nello stile autonomo e pronto di Pietro Della Vecchia. Il dipinto ad olio è stato restaurato e ritelato. Presenta mancanze e spaccature della tela, ed alcune integrazioni. Il dipinto proviene da collezione privata, ed è stato proposto nel catalogo d'asta Cambi "Dipinti antichi" del 29 Ottobre 2013, ma è stato ritirato prima di essere battuto per contestazioni di proprietà, ora definitivamente risolte.
Dimensioni cornice (cm):
Altezza: 183
Larghezza: 182
Dimensioni opera (cm):
Altezza: 166
Larghezza: 165
Informazioni aggiuntive
Artista: Pietro Della Vecchia (1603-1678)
Epoca: XVII Secolo - dal 1601 al 1700
Nel XVII secolo l'arte è fortemente condizionata dal problema religioso: la Chiesa è ancora uno dei massimi committenti delle opere d'arte e le usa per affascinare e suggestionare i fedeli, esaltando la salvezza, raggiungibile solo con la fedeltà alla Chiesa. L'arte del XVII secolo è quindi uno strumento di educazione, prodotta per essere goduta e capita da molti. Così, alle scene che affrontano la rappresentazione di una realtà immaginaria, si accompagna l'analisi dei dettagli e la grande nitidezza dell'ambiente, in modo da proporre come reale ogni finzione e con l'intento di coinvolgere emotivamente l'osservatore, facendogli vivere in modo soggettivo una realtà infinita e grandiosa, riflette anche il desiderio dell'artista di esprimersi con libertà: egli infatti non si piega a schemi precostituiti, non usa forme rigide, contenute, organizzate in rigorose simmetrie compositive, ma forme libere, aperte e articolate. L'arte del 1600 è quindi una rappresentazione, il cui scopo è quello di impressionare, commuovere, persuadere; essa è il prodotto dell'immaginazione e il suo fine è di persuadere che qualcosa di non reale può diventare reale. Questo fenomeno artistico così complesso, viene definito tradizionalmente Barocco, e la sua nascita si colloca a Roma tra il terzo e il quarto decennio del XVII secolo, ove è rappresentato in modo eminente dall'opera di Gian Lorenzo Bernini, Francesco Borromini e Pietro da Cortona, anche se lo snodo fondamentale è costituito dall'opera di Caravaggio. Il movimento si propaga poi in tutta l'Italia e l'Europa (ricordiamo in particolare Rembrandt, Rubens, Velazquez), nel mondo delle arti, della letteratura, della musica, e in numerosi altri ambiti, fino alla metà del XVIII secolo.Scopri di più sul XVII secolo con i nostri approfondimenti:
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