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Specchio in Stile
ANCOSP0245639

Specchio in Stile

Italia XX Secolo

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Specchio in Stile

Italia XX Secolo

Specchio in stile con cornice sagomata dorata e intagliata con motivi fogliacei.

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Carrello Anni 80
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Carrello Anni 80

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Carrello Anni 80

Carrello di servizio in plexiglas, vetro e metallo cromato.

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The Bridge Borsa a Bauletto
ABACIN0262552

The Bridge Borsa a Bauletto

Vera Pelle

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The Bridge Borsa a Bauletto

Vera Pelle

Borsa a bauletto semirigida in pelle marrone. Interno foderato e spazioso, con una tasca con cerniera. Pellame in condizioni molto buone, con qualche piccolo segno.

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Ascia Cerimoniale Danza Manzhi
OGANOG0261647

Ascia Cerimoniale Danza Manzhi

Africa Terzo Quarto del XX Secolo

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Ascia Cerimoniale Danza Manzhi

Africa Terzo Quarto del XX Secolo

Ascia cerimoniale per la danza ”Manzhi” in ferro con manico in cuoio intrecciato, realizzata dai Kirdi/Kapsiki, popolazione stanziata a cavallo fra il Camerun nord-occidentale e la Nigeria nord-orientale. La forma della lama rappresenta un gallo stilizzato.

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Gruppo di Antichi Libretti Figurati Giapponesi
ARAROT0165075

Gruppo di Antichi Libretti Figurati Giapponesi

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Gruppo di Antichi Libretti Figurati Giapponesi

Composti da fogli xilografati, cuciti insieme e in parte colorati, con figure e testi abbinati. Il gruppo è composto da 23 libretti, dei quali due in tre copie ed uno in quattro copie; un'altra coppia presenta stessa copertina ma contenuti differenti. I libretti si possono considerare come "manga" del XIX secolo: la parola "manga" ancor oggi può designare tante produzioni diverse, come vignette singole, disegni sparsi, illustrazioni più elaborate, strisce a fumetti, albi a fumetti, nonché disegni animati. Partendo quindi dall'assunto che non esiste una “forma manga” ma diversi modi di concepire oggetti e forme grafiche tutti denominabili con tale parola, il termine manga si può attestare nell'uso letterario e saggistico in Giappone già nel XVIII secolo per indicare, come detto sopra, disegni e bozzetti. Ma è dalla prima metà dell'Ottocento che si afferma, grazie alla progressiva pubblicazione, a partire dal 1814, dei 15 volumi di illustrazioni, studî, divertimenti grafici e dettagliate stampe bicromatiche di Katsushika Hokusai. Se invece si vuole dare alla parola il significato più specifico di “storie disegnate in sequenza”, l'esordio allora va collocato alla seconda metà del XIX secolo, analogamente a come avvenuto in Europa e negli Stati Uniti per i fumetti. I libretti si presentano in buone condizioni.

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Grande Anfora in Maiolica Manifattura Castelli
OGANCE0254324

Grande Anfora in Maiolica Manifattura Castelli

Italia Primi '900

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Grande Anfora in Maiolica Manifattura Castelli

Italia Primi '900

Grande anfora in maiolica policroma con corpo ovoidale e anse con sfingi alate. Decorata a tutto tondo con motivo mitologico raffigurante l'ascesa degli dei al monte Olimpo. La magistrale resa pittorica è stata realizzata dai fratelli Troisi attivi a Castelli e poi a Sesto Fiorentino nei primi anni del 900.

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Dipinto di Scena con Filatrice 1876
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Dipinto di Scena con Filatrice 1876

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Dipinto di Scena con Filatrice 1876

Olio su tela, applicata a tavola. Scuola francese. Firmato F. Barthélemy e datato 1876 in basso a sinistra. La scena è di gusto e ambientazione orientaleggiante, e suggerisce l'educazione, domestica e intellettuale, di una giovinetta (si impone il richiamo seppur laico all'Educazione della Vergine!): una fanciulla, in piedi al centro della scena, mentre è intenta ad un lavoro di ricamo ascolta l'insegnamento della madre, che tiene tra le mani dei fogli scritti; la donna anziana è vestita in abito orientale e adagiata su un triclinio, mentre, alle sue spalle, una serva scosta la tenda, lasciando apparire lo sfondo di un imponente tempio classicheggiante. La scena è caratterizzata da particolari dell'ambientazione curati e ricchi di dettagli, come nel mazzo di fiori sul tavolo da ricamo, nel tessuto che ricopre il triclinio su cui è adagiata la madre; l'atmosfera intima e domestica è sottolineata dai colori di terra delle mura del palazzo, su cui spiccano le tinte vivaci delle figure, ben illuminate dalla luce erompente dall' esterno. Il dipinto è presentato in cornice in stile.

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Louis Dorigny attribuibile a
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ARARPI0148941

Louis Dorigny attribuibile a

Erminia tra i Pastori

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Louis Dorigny attribuibile a

Erminia tra i Pastori

Olio su tela. La grande tela racconta un episodio tratto dalla Gerusalemme Liberata di Torquato Tasso, in cui la giovane Erminia, principessa d'Antiochia segretamente innamorata di Tancredi, assiste al ferimento in duello dell'amato. Spinta dall'amore indossa quindi le armi della guerriera Clorinda, sua intima amica, e di notte esce per raggiungere l'amato Tancredi e curarlo. Ma al campo cristiano un raggio di luce lunare la illumina e, scambiata per Clorinda dalle sentinelle, è costretta ad una fuga precipitosa: capita così in un villaggio abitato da pastori che vivono lontani dalla guerra in uno spazio idilliaco, dove chiede e ottiene di essere ospitata per qualche tempo nella speranza (vana) di dimenticare il suo amore infelice. L'opera, già attribuito a Carlo Loth, è piuttosto rimandabile alla produzione di Louis Dorigny, il pittore parigino che visse a lungo in Italia, a Roma, a Venezia e infine definitivamente a Verona, ove ottenne numerose commesse da veronesi ma anche da committenti veneti e lombardi, estendendo la sua attività di affrescatore da Bergamo sino a Udine. A Verona fin dall'inizio del secolo, le preferenze in campo pittorico andavano verso un linguaggio classicistico complesso nella composizione, ma pacato ed elegante, anche nelle grandi opere decorative. A questa pittura si uniforma il Dorigny, che in questa tela coniuga l'equilibrato classicismo di Simon Vouet (di cui era nipote) con i chiaroscuri appresi a Roma e la pacata eleganza veneta. Restaurato e ritelato, il dipinto è presentato in cornice di inizio '900.

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Natura Morta con Fiori Uva e Funghi
ARARPI0150724

Natura Morta con Fiori Uva e Funghi

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Natura Morta con Fiori Uva e Funghi

Olio su tela. Scuola lombarda di fine '600-inizio '700. La ricca composizione propone un grande mazzo di fiori variopinti in un vaso sbalzato, vicino a un ciotola piena di funghi porcini e ad un grappolo d'uva: con diverse intensità di colore, i vari elementi naturalistici emergono dallo sfondo completamente scuro, creando effetti di luci ed ombre. Restaurato e ritelato, il dipinto è presentato in cornice di inizio '900.

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Alfonso Corradi
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Alfonso Corradi

Ricovero del Tridente 1916

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Alfonso Corradi

Ricovero del Tridente 1916

Olio su cartone. Firmato in basso a destra. Al retro presente il nome con il titolo, che ubica il piccolo scorcio in Macedonia nel 1916, durante la I guerra mondiale. Alfonso Corradi, nato in Emilia ma formatosi e vissuto poi a Milano, fu studente di ornato all'Accademia di Brera e per alcuni anni si dedicò anche alla scenografia. Si specializzò nel paesaggio e intraprese una carriera espositiva concentrata soprattutto a Milano. Il soggetto qui proposto, benchè a carattere paesaggistico, rientra in una produzione rara di una serie di piccoli quadretti, quasi bozzetti, che riconduce alla prima guerra mondiale, in particolare alla spedizione militare di un corpo italiano in Macedonia nel 1916, inviata dal governo allo scopo di contrastare le forze austro-ungariche e bulgare nel corso della prima guerra mondiale e di controllare quel territorio. Non si ha peraltro ha documentazione della partecipazione diretta del pittore a tale campagna bellica. Il dipinto è in cornice.

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Dipinto Festa di Paese
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Dipinto Festa di Paese

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Dipinto Festa di Paese

Olio su tela. Scuola fiamminga del XVIII secolo. Vivace e movimentata scena, che raffigura una festa popolare nel paese: un gruppo di uomini e donne davanti alla locanda del paese, riconoscibile dall'insegna, danza accompagnato dai musicanti sulla sinistra, mentre la gente all'intorno osserva, beve, chiacchiera. Restaurato e ritelato, il dipinto è presentato in cornice dorata in stile.

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Lampada Anni 60
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Lampada Anni 60

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Lampada Anni 60

Lampada a soffitto in vetro colorato.

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Colonna Intagliata
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Colonna Intagliata

Colonna Portavaso

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Colonna Intagliata

Colonna Portavaso

Porta vasi intagliato in stile neorinascimento, con festoni di foglie cascanti sui quattro lati.

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Bugia in Bronzo
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Bugia in Bronzo

Europa XIX Secolo

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Bugia in Bronzo

Europa XIX Secolo

Bugia con porta fiammiferi in bronzo cesellato, sostegno e manico a volute fogliacee impreziositi da volto umano e testa di animale fantastico.

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Marina Yachting Cappotto in Lana
ABDO1I0257316

Marina Yachting Cappotto in Lana

Taglia 46

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Marina Yachting Cappotto in Lana

Taglia 46

Cappotto in panno di lana e cashmere con abbottonatura monopetto. Bottoni realizzati in corozo, un materiale vegetale, alternativa sostenibile al materiale solitamente plastico dei bottoni. Fibbia sul colletto e passanti per cintura, che risulta mancante. Foderato.

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Tipica Credenza Orientale
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Tipica Credenza Orientale

Credenza orientale

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Tipica Credenza Orientale

Credenza orientale

Tipica credenza orientale, con piano fortemente aggettante sui lati, due ante e due cassetti sul fronte , decorato a pittura e con piccoli intagli in pietra saponaria sulle ante e nei fianchi.

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Tavolo Anni 70-80
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MOTATA0258503

Tavolo Anni 70-80

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Tavolo Anni 70-80

Tavolo con piano impiallacciato di radica e di mogano e finitura al poliestere, base in legno con lamine in alluminio.

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Natura Morta con Fiori Frutta e Cardellino
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Natura Morta con Fiori Frutta e Cardellino

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Natura Morta con Fiori Frutta e Cardellino

Olio su tela. Nella bella composizione si vedono, appoggiati su una credenza di legno intarsiato, un cestino colmo di ciliegie, di cui alcune sparse sul piano, e un piatto colmo di ribes rosso, frammisti a foglie e a qualche fiorellino di ciliegio. Sul manico del cesto è appoggiato un cardellino; a incorniciare la composizione, sulla destra un grande mazzo di fiori variopinti in vaso, sulla sinistra un tendaggio rosso. Spiccano i colori vivaci dei frutti, dei fiori e della tenda, mentre il mobile d'appoggio si confonde con lo sfondo scuro, così come l'uccellino, distinguibile dallo sfondo scuro solo per il piumaggio bianco sulle ali e il contorno rosso degli occhietti. L'opera rientra nell' ampia produzione emiliana del XVII secolo di tale tipologia di soggetto, altamente decorativa. Il dipinto, restaurato e ritelato, presenta un cretto marcato e cadute di colore lungo i bordi.

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Natura Morta con Fiori Frutta e Zucche
ARARPI0150725

Natura Morta con Fiori Frutta e Zucche

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Natura Morta con Fiori Frutta e Zucche

Olio su tela. Scuola lombarda di fine '600-inizio '700. La ricca composizione propone un grande mazzo di fiori variopinti in un vaso sbalzato, vicino a due grosse zucche e a frutta mista (uva e pesche): con diverse intensità di colore, i vari elementi naturalistici emergono dallo sfondo completamente scuro, creando effetti di luci ed ombre. Restaurato e ritelato, il dipinto è presentato in cornice di inizio '900.

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Orologio da Parete in Bronzo Dorato
OGANOG0261637

Orologio da Parete in Bronzo Dorato

Francia 1921

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Orologio da Parete in Bronzo Dorato

Francia 1921

Orologio da parete in bronzo dorato e intagliato con decoro a volute fogliacee e motivi vegetali. Quadrante in metallo smaltato con ore a numeri romani e minuti a numeri arabi. Lancette in bronzo finemente intagliato. Sul meccanismo è incisa a graffio la scritta "M.me Couchet à Berou".

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Mensolina in Legno Intagliato e Dorato
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Mensolina in Legno Intagliato e Dorato

Italia Primi '900

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Mensolina in Legno Intagliato e Dorato

Italia Primi '900

Mensolina in legno intagliato e dorato con figura di drago.

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Ribalta Vittoriana
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Ribalta Vittoriana

Inghilterra Metà XIX Secolo

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Ribalta Vittoriana

Inghilterra Metà XIX Secolo

Ribalta Vittoriana in Mogano, filettature in acero e bois de rose, scarabattolo interno con vani a giorno e cassetti in mogano biondo, piano in pelle rossa. Piedi a mensola, interni in rovere. Inghilterra, metà XIX Secolo.

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Grande Dipinto a Soggetto Mitologico
ARARPI0167017

Grande Dipinto a Soggetto Mitologico

La Favola di Apollo e Marsia

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Grande Dipinto a Soggetto Mitologico

La Favola di Apollo e Marsia

Olio su tela. Scuola nord-italiana del XVII secolo. La grande tela deriva da un'incisione del 1562 ad opera del veneziano Giulio Sanuto, che riprendeva fedelmente l'opera omonima del Bronzino (1503-1572), attualmente conservata all'Hermitage; rispetto all'originale, l'incisione aggiunse il gruppo di Muse e modificò lo sfondo paesaggistico introducendo gli scorci dei paesi. L'opera è suddivisa in quattro scene, che vanno lette da destra verso sinistra. Nella prima scena è raffigurata la contesa musicale tra Apollo e il sileno Marsia, che suonava il flauto talmente bene da essere ritenuto superiore allo stesso dio; i due contendenti si stanno esibendo, il dio con la lira e il sileno con il flauto addirittura capovolto (per aumentare la difficoltà dell'impresa), davanti al re Mida e alla dea Minerva, riconoscibile dai suoi attributi, l'elmo, la lancia e lo scudo. Nella seconda scena Apollo è intento a scorticare Marsia, per punirlo dell'aver vinto la gara musicale; appoggiati per terra di fianco a lui, il suo mantello e la lira. Nella terza scena, è Re Mida ad esser punito dal dio per avergli preferito Marsia: Apollo sta infilando le orecchie d'asino a Mida, mentre Minerva assiste. Infine la quarta scena, in primo piano a sinistra, è caratterizzata da una figura particolare, identificata nel fedele servitore e barbiere del re: poichè Mida gli aveva ordinato di mantenere il segreto sulle sue orecchie d'asino, non potendo sfogarsi altrimenti, egli scavò una buca nel terreno e urlò lì dentro il suo segreto; in quel luogo però, la leggenda vuole che crebbe un cespuglio di canne che con il vento sussurravano "Re mida ha le orecchie d'asino", rivelando così il temuto segreto. Il dipinto è stato precedentemente restaurato e ritelato, ma necessita attualmente di eventuale ulteriore ripresa del colore. Sul retro a matita è presente una vecchia attribuzione alla scuola ferrarese ("Ercole da Ferrara"). E' presentato in cornice in stile di fine '800.

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Paesaggio con San Gerolamo Penitente
ARARPI0148816

Paesaggio con San Gerolamo Penitente

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Paesaggio con San Gerolamo Penitente

Olio su tela. Scuola nord-italiana del XVII-XVIII secolo. In un ampio paesaggio collinare piuttosto brullo, che si allarga sfumando sulla destra, si inserisce un alto roccione, conformato ad arco, sotto il quale vi è San Gerolamo penitente, raffigurato in atto di preghiera e di adorazione della Croce. Conformemente ai canoni della pittura del XVII-XVIII secolo, la figura del Santo, adeguata all'iconografia nelle vesti e nell'atteggiamento, è però inserita in un paesaggio poco consono, vicino a quello del pittore che si rifaceva alla realtà paesaggistica a lui nota. Il dipinto, restaurato e ritelato, è presentato in cornice in stile.

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