I taccuini di Norimberga - Uno psichiatra militare incontra imputati e testimoni

Ottavio Bertotti Scamozzi studioso di Andrea Palladio

Loredana Olivato
Neri Pozza Editore

Libri - Storia - Locale

Carteggio

Hannah Arendt, Karl Jaspers
Feltrinelli

Hanna Arendt e Martin Heidegger

Elzbieta Ettinger
Garzanti Editore

Utilizzando la corrispondenza inedita tra Hannah Arendt e Martin Heidegger, la Ettinger ricostruisce un rapporto durato più di cinquant'anni e che illumina la personalità dei due protagonisti. La loro storia inizia nel 1924, quando la Arendt, diciottenne ebrea tedesca, diventa allieva del trentaquattrenne Heidegger, carismatico protagonista della scena intellettuale europea. Il loro rapporto s'intreccia drammaticamente con la storia del nostro secolo quando nel '33 Heidegger aderisce al nazismo e la Arendt è costretta all'esilio. Ma dopo la fine della guerra, il loro carteggio riprenderà...

I dannati di Vlassov

Adriano Bolzoni
Mursia

Durante il conflitto in Europa, circa 3 milioni di russi affiancarono le forze armate di Hitler. Dal Caucaso ai Paesi baltici, dall'Ucraina alle pianure attraversate dal Don e dal Volga, si schierarono con gli invasori e presero le armi per battersi contro l'Armata Rossa. Quando fu evidente la sconfitta della Germania, masse di militari e civili provenienti dai territori occupati ad est dalla Wehrmacht preferirono seguire l'alleato in ritirata e rifugiarsi in occidente piuttosto che ritornare sotto il giogo di Stalin. Gli anglo-americani, cedendo alle pressioni di Mosca, consegnarono tutti i russi anticomunisti, contro la loro volontà e con cinismo, nelle mani del boia sovietico: cosacchi, baltici, caucasici, ucraini, donne, vecchi e bambini furono così condannati a morte certa, destinati a riempire fosse comuni o i campi dell'Arcipelago Gulag. Un'oscura e tragica pagina, in particolare quella dell'armata del generale Vlassov, ancora oggi poco conosciuta o ignorata, raccontata sulla base di un'attenta ricerca condotta su documenti, scritti, diari e testimonianze dell'epoca.

Il manganello e l'aspersorio

Ernesto Rossi
Kaos

Mussolini segreto

Claretta Petacci
Rizzoli

Perché a Salò

Luigi Bolla
Bompiani

Chiaja, Monte Echia e Santa Lucia

Fabio Mangone
Grimaldi & C.

La Croce di Malta

Hermes Filipponio
Edizioni Librarie Italiane

Dalla restaurazione all'età giolittiana

Gabriele De Rosa
Editori Laterza

La sinistra e gli ebrei in Italia

Maurizio Molinari
Corbaccio

After 1967, unlike the socialists and republicans, Italian communists adopted a totally hostile attitude towards Zionism and Israel which was almost overtly antisemitic. This attitude, in accord with the Soviet Union's ideological stance, was expressed mainly in the newspaper "L'Unita." Distinguishes within the Italian communist ranks between a mainstream trend which condemned Zionism and Israeli policies as imperialistic (e.g. Enrico Berlinguer) and a more radical trend (e.g. Luciana Castellina) which not only called for the destruction of Israel, but totally negated the Jews' right to emancipation (which developed in the 19th century either in the form of Zionism or Italian emancipation due to the Risorgimento movement). Traces the concept of "emancipation through assimilation" to early Marxism and to Marx's self-hatred, and to the tensions between the Bund and the communist party in Russia at the beginning of the 20th century.