LIBROS DE HISTORIA - Página 50

Sandrina Bandera, Mario Comincini
Banca Popolare di Abbiategrasso

Giuseppe Mongeri
Arnaldo Forni Editore

Maria Grazia Cerri
Mondadori Electa

Anteo
s.e.

Siegfried Mueller
Edizioni del Borghese

AA.VV.
Tipografia della R. Accademia Nazionale dei Lincei

Witold Gombrowicz
Edizioni E/O

Donato Coppola
Arti Grafiche Pugliesi

Kari Palonen
Polity Press

This book is the first comprehensive exposition of the work of one of the most important intellectual historians and political theorists writing today.


Quentin Skinner's treatment of political theory as a dimension of political life marks a revolutionary move in the historical as well as the philosophical study of political thought. Skinner brings the study of political theory closer to the language of agents and treats theorists as politicians of a special kind. This is as true of his accounts of his contemporaries, such as Rawls, Rorty, Geertz and Habermas, as it is of his interpretations of classical thinkers such as Machiavelli and Hobbes. Skinner has become internationally renowned for this approach, which ties together historical and contemporary analysis in order to integrate the study of the past and the present, and which tries fully to uncover the historical context and development of key concepts in political theory such as freedom and the state.


This volume charts Skinner's work from the early 1960s right up to the present, including his most recent studies in the theory of persuasive speech, and is organized around five major themes: history, linguistic action, political thought, liberty and rhetoric. It pays particular attention to Skinner's work in relation to that of continental thinkers, especially Max Weber and Reinhart Koselleck.


The book will be essential reading for students and scholars of political and social theory, history, philosophy and cultural studies.

AA.VV.
Gribaudo - IF - Idee editoriali Feltrinelli

Le aziende oggi parlano di big data, algorithms, analytics and applications e di Shelley, l'intelligenza artificiale che scrive brevi storie horror, per giungere infine a una conclusione oggettiva: l'atto creativo, proprio della persona, non è replicabile. Ecco il punto di partenza della "Cronaca pop di Widiba": le persone. Sono proprio le persone che fanno parte della banca a raccontare emozioni, fatti ed eventi dei primi sei anni di vita dell'azienda, dal 2013 al 2018. Pop come popular, come passaggio dal modello di business al modello di persone. I racconti si animano e si intrecciano su due dimensioni temporali, una cronologica, legata ai fatti memorabili e noti della banca (la scelta del brand, il lancio al Piccolo Teatro Strehler, l'unione con il mondo dei consulenti finanziari) e l'altra legata ai momenti topici per le persone. Fatti realmente accaduti, trattati con intelligenza e ironia. La cronaca corre in parallelo con eventi pop della storia mondiale: episodi più o meno recenti, poco conosciuti, curiosi o spiazzanti.

Sabina Pavone
Bibliopolis

La vicenda della Compagnia di Gesù in Russia all'indomani della soppressione ufficiale dell'ordine, avvenuta nel 1773, rappresenta un capitolo poco noto, ma straordinariamente affascinante, nella storia del XVIII secolo. L'esistenza di una comunità gesuitica nell'impero degli zar divenne il simbolo per i contemporanei di un'inaudita ma decisa ribellione alla stessa sovranità pontificia, assumendo un valore paradigmatico per i gesuiti che l'usarono come arma di propaganda in vista di una restaurazione dell'ordine. Attraverso un ampio scavo di nuove fonti archivistiche e memorialistiche dell'epoca, l'autrice analizza le strategie di sopravvivenza messe in atto dai gesuiti e l'influenza che la loro opera ebbe all'interno di un impero che pure era di religione cristiano-ortodossa. Il libro fa luce sia sulle tappe che portarono l'ordine dall'essere definito "ribelle" dalla Curia al riconoscimento pontificio, sia sulle motivazioni che spinsero Caterina II, e gli zar suoi successori, a sostenere la Compagnia contro il volere della Chiesa di Roma.

Leone Caetani
"L'Erma" di Bretschneider

Chogyam Trungpa
Sperling & Kupfer

Paolo Guidotti
Editrice CLUEB

Jacques Le Goff
Silvana Editoriale

Giovanni Luseroni
Franco Angeli

Giorgio Marcuzzi, Alberto Vannozzi
Edagricole

Umberto Pannucci
Tip. Clemente Ceccarelli

s.a.
Arti Grafiche Friulane

Maoz Azaryahu
Syracuse University Press

Founded in 1909 as a "garden suburb" of the Mediterranean port of Jaffa, Tel Aviv soon became a model of Jewish self-rule and was celebrated as a jewel in the crown of Hebrew revival. Over time the city has transformed into a lively metropolis, renowned for its architecture and culture, openness and vitality. A young city, Tel Aviv continues to represent a fundamental idea that transcends the physical texture of the city and the everyday experiences of its residents. Combining historical research and cultural analysis, Maoz Azaryahu explores the different myths that have been part of the vernacular and perception of the city. He relates Tel Aviv's mythology to its physicality through buildings, streets, personal experiences, and municipal policies. With critical insight, he evaluates specific myths and their propagation in the spheres of both official and popular culture. Azaryahu explores three distinct stages in the history of the mythic Tel Aviv: "The First Hebrew City" assesses Tel Aviv as Zionist vision and seed of the actual city; "Non-Stop City" depicts trendy, global post-Zionist Tel Aviv; and "The White City" describes Tel Aviv's architectural landscape, created in the 1930s and imbued with nostalgia and local prestige. Tel Aviv: Mythography of a City will appeal to urban geographers, cultural historians, scholars of myth, and students of Israeli society and culture.

s.a.
Stamperia Reale

Elisabetta Pozzetto
Forum

"Nell'immaginario collettivo le friulane e le giuliane sono donne di frontiera: forti e risolute. E non è sbagliato pensarlo. Tuttavia, letti i ritratti e le interviste qui raccolti, si è portati a dire che la caratteristica più significativa delle donne del Friuli Venezia Giulia è la saggezza: concreta e spartana". Così Matteo Collura nell'introduzione a questo libro, nel quale scorrono storie e volti di donne che hanno dimostrato di sapersi muovere con idee ed intraprendenza in un'attività o in una professione. È stato questo a suggerire un tema. Non una forzata ricerca delle conquiste femminili, quindi, ma la valorizzazione di storie che emergono di rado.

W. Kopp, N. Moreschi
Istituto Editoriale Cisalpino-Goliardica

Sandro Gerbi
Editore Ulrico Hoepli

«Ho assunto un filosofo domato!». Con queste parole di Raffaele Mattioli, pronunciate nei primi anni Trenta, ha inizio uno straordinario rapporto di amicizia e collaborazione fra due personaggi singolari: lo studioso di storia delle dottrine politiche, poi americanista, Antonello Gerbi (1904-1976), capo dell'Ufficio Studi della Banca Commerciale a Milano, e Raffaele Mattioli (1895-1973), il 'banchiere-letterato', la cui figura eterodossa spicca nel panorama economico e culturale del Novecento. Utilizzando soprattutto gli inediti e ricchi carteggi familiari, e numerose altre fonti archivistiche, Sandro Gerbi, figlio di Antonello, racconta con piglio narrativo la storia del loro sodalizio quarantennale attraverso la formula della biografia parallela. Molti gli 'attori' importanti, quali Giuseppe Toeplitz, Luigi Einaudi, Benedetto Croce, Giovanni Malagodi, Sergio Solmi, Ugo La Malfa, Riccardo Bacchelli, Palmiro Togliatti e altri; al centro, però, rimangono sempre i due protagonisti principali, esponenti di una classe dirigente competente e colta, oggi pressoché estinta. Questa nuova edizione, totalmente rivista e corretta a quindici anni dalla prima (2002), comprende un inedito Album fotografico e tiene conto dell'abbondante bibliografia sull'argomento uscita nel frattempo.