Alvar Nunez Cabeza De Vaca
Einaudi

Fosco Maraini
De Donato

Jean-Baptiste Guiraud
Leonardo editore

Paolo Urbani
Bollati Boringhieri

Il quesito che il libro pone al centro del dibattito sulle nuove frontiere della pianificazione urbanistica in epoca di liberalizzazione è il seguente: è il piano urbanistico che condiziona a monte le scelte territoriali o non è vero il contrario, ossia che sono sempre di più i fatti economici che prefigurano gli assetti urbani e territoriali? La domanda non riguarda solo l'urbanistica delle città o dei territori depressi, ove la richiesta di flessibilità è il risultato dell'imporsi della questione economica su quella urbanistica: essa concerne anche il modo in cui reagisce ai processi di cambiamento quel sistema di tutele "parallele" che ha a che fare con la risorsa territorio.

AA.VV.
Giangiacomo Feltrinelli Editore

Sandro Chia
De Luca Edizioni d'Arte

Giancarlo Gentilini
U. Allemandi

Una piccola scultura, un crocifisso ligneo, viene sottoposta a disamina critica e scientifica per attestare la possibile attribuzione alla produzione giovanile di Michelangelo. Databile al 1495, l'opera è analizzata tramite l'individuazione delle tecniche di preparazione e scultura del legno e il confronto del livello delle conoscenze anatomiche riscontrabile in altri due crocifissi coevi. Il volume è il catalogo dell'esposizione temporanea del Crocifisso alla Fondazione Horne di Firenze.

Adriano Ravegnani
Gabriele Mazzotta Editore

Hans Urs Von Balthasar
Piemme

Italia XX Secolo

Trumeau in stile barocchetto lombardo sorretto da piedini a ricciolo, sul fonte presenta tre cassetti ornati con caratteristiche cornicette, riproposte anche nel resto del mobile; questi sono sormontati da ribalta a urna celante scarabattolo con cassettini; i fianchi sono mossi ad aprire. L'alzata, terminante con una cimasa sagomata, presenta un'anta con specchio e cela castello con ripiani.

Europa Primi '800

Coppia di torcieri in legno intagliato e dorato con decori a motivi ripetuti, festoni fioriti, baccellature e scanalature.

Inghilterra, fine XVIII Secolo

Scrittoio Direttorio in mogano, fronte a cinque cassetti di cui tre nella fascia sottopiano, gambe troncopiramidali, piedini con rotelle. Piano in marocchino, maniglie in metallo, chiavi mancati. Inghilterra, fine XVIII Secolo.

Charles Lucas
Librairie de la construction moderne éditeur

380 x 140 cm

Tappeto kazak in lana, fabbricazione manuale e nodo grosso.

Italia Inizio XIX Secolo

Gruppo di sei sedie restaurazione in mogano chiaro, schienale a giorno con intarsi e filettature in ottone, seduta imbottita. Italia, inizio XIX Secolo.

Italia, inizio XIX Secolo

Letto singolo Impero in noce, intarsi e modanature in lamierino di ottone e in legno dorato. Italia, inizio XIX Secolo.

Michelangelo Pistoletto
Rumma Editore

Italia Anni '60

Specchio da tavolo basculante in metallo e marmo.

Italia Secondo Quarto XIX Secolo

Tavolino Carlo X in ciliegio e lastrone di ciliegio, Italia secondo quarto XIX secolo. Piano e fascia sottopiano intarsiati con motivi fitomorfi in noce, tipici del periodo; il piano presenta inoltre filettature in noce. Fusto centrale tornito, poggiante su quattro gambe sagomate. Struttura interna piano in abete.

Philip Whitfield
Vallardi Industrie Grafiche

Lampada a soffitto a 3 cadute, alluminio smaltato, vetro bianco e vetro colorato.

Fibbia in pelle e metallo dorato firmata Hermès. Può essere utilizzata cucita su gonne, giacche o pantaloni.

Licia Granello
Mondadori

Non sono più i pomodori di una volta. Quante volte l'abbiamo detto, con un sospiro rassegnato, dopo aver assaggiato un'insalata senza profumi né sapore? Concetto applicabile all'elenco pressoché infinito di cibi che arrivano ogni giorno sulle nostre tavole, sempre meno riconoscibili e appetitosi. Eppure, l'apparente irrimediabilità del "c'era una volta" non ci ha ancora sconfitti. L'agricoltura intrisa di chimica, gli allevamenti intensivi che più intensivi non si può, i formaggi plasticati e i pesci monoporzione fanno parte di un mondo che ci piace sempre meno. Perché coincidono con la progressiva distruzione di quel paradiso di cose buone e sane che "madre terra" garantisce da tempo immemore, una sciagura capace di contaminare fino in fondo la nostra salute e il nostro buonumore. Licia Granello, dipanando pagina dopo pagina una sorta di almanacco dei cibi e delle stagioni, ci insegna ad andare incontro agli alimenti invece che subirne l'arrivo sul mercato: riconoscere frutta e verdura di campo da quelle palestrate, carni e formaggi davvero artigianali da imitazioni truffaldine. E dopo l'acquisto, i piccoli trucchi che ne proteggono l'essenza, con citazioni d'obbligo per i luoghi e i locali dove vale la pena andare a cercarli. A patto, però, di scegliere sempre i mesi giusti. Anche per questo: mai fragole a dicembre.

Hans Christian Andersen; Adolph Drewsen
Arnoldo Mondadori Editore