Harold Brodkey
Fandango Libri

Nel 1958 appare per la prima volta in volume una raccolta di racconti che lo scrittore Harold Brodkey aveva pubblicato periodicamente negli anni precedenti sul New Yorker. Era già considerato, a meno di trent'anni, la più grande promessa della narrativa americana e più tardi Harold Bloom l'avrebbe definito il Proust d'America. "Primo amore e altri affanni" fu l'opera che lo consacrò e lo fece conoscere a tutto il mondo. Un volume nel quale affiora l'ossessione autobiografica dell'autore per la memoria impietosa delle situazioni famigliari, la vita nel college, l'infanzia perduta, il matrimonio, l'ambiguità sessuale, il romanticismo. Nelle dieci storie di "Primo amore" la cronaca interiore diventa epica, ogni sentimento un labirinto di sentimenti. È l'amore dei primi turbamenti, quello eversivo, mozzafiato, devastante, che capovolge la vita, a essere al centro: una pulsione innocente che dà i brividi, la fiamma vitale che torce lo stomaco, l'ebbrezza adolescenziale che toglie il respiro e che dà da pensare, perché se si esaurisce, ecco che si trasforma in affanno. Primo amore è l'epopea dell'animo umano, una raccolta scritta in una prosa trasparente che intrappola il lettore in un dolce, lungo sogno, in cui ogni dettaglio, ogni piccolo frammento di un tempo perduto diventa commovente, appassionante. Perché quell'amore giovane, in qualche modo, ce lo ricordiamo tutti.

Italia Inizio XX Secolo

Vetrina sorretta da piedi torniti, presenta fronte spezzato con anta centrale, vetri laterali e sui fianchi. IN noce intagliato con motivi di gusto neorinascimento, la cimasa è ornata con blasone e iniziali "VA"; vetri riccamente retrodipinti successivamente.

AA.VV.
Le scienze

Charles M. Schulz
Edizione Mondolibri

Specchiera in Stile

Specchiera in stile barocco, intagliata e dorata. Piccoli danni

Italia Fine XIX Secolo

Coppia di pouf in stile barocchetto, sorretti da gambe mosse; sono intagliati con motivi fogliacei di gusto rocaille, laccati e parzialmente dorati. Seduta imbottita.

Comò in legno laccato.

Gruppo di 3 contenitori in plexiglass fumè, alluminio cromato.

Italia Seconda Metà '900

Colonna con cache pot in ceramica con decoro policromo a rilievo raffigurante figure festanti e putti. Marchio della manifattura stampato sotto la base del cache pot.

Mick Aston, Tim Taylor
Istituto Geografico De Agostini

Paolo Milano
Feltrinelli

Italia XX Secolo

Credenza in stile sorretta da piedini dei quali quelli anteriori torniti, il fronte è tripartito da colonne s inquadrare due copie di ante laterali intagliate con scene di bighe trainate da cavalli, mentre al centro un anta con specchio decorato con rovine cela mobile bar, anch'esso con specchi; presenti cinque cassetti nella fascia. Sopra al piano in marmo poggia una grande specchiera con cornice intagliata e dorata.

Manlio Simonetti, Emanuele Prinzalli
Edizioni piemme s.p.a.

Raffaello Lambruschini
Unione Tipografico - Editrice Torinese

Giovanni Bursi, Gianpietro Cavazza, Enrico Messora
F. Angeli

Franca Mian
Il Cerchio iniziative editoriali

Eryk Hanut
Ponte alle Grazie

Origine del santuario di Nostra Signora di Guadalupe è l'apparizione nel 1531 di una donna misteriosa ad un atzeco da poco convertito al cristianesimo. Hanut ripercorre il misterioso cammino che dall'apparizione ha portato all'ufficializzazione del culto. Uno dei centri d'interesse della sua analisi è il rilievo che assume la problematica identità de "la Nostra Signora", che appartiene all'orizzonte cristiano, ma anche allo sfondo culturale e religioso azteco.

AA.VV.
Centro Studi Antoniani

Lorenzo De Medici
Leo S. Olschki

Rambertino Buvalelli
Pàtron Editore

Silvia Volterrani
Le Monnier