Daniela Pizzagalli
Rusconi

Despota collerico e giustiziere implacabile, audace "signore della guerra" ma anche generosissimo nella beneficienza per sopire i sensi di colpa che lo tormentavano, Bernabò Visconti, Signore di Milano, è forse il più emblematico fra i principi del Trecento, secolo attraversato da carestie, pestilenze e guerre devastanti. In un'età in cui l'arbitrio del Signore regolava la vita sociale e i rapporti fra gli Stati, Bernabò visse quasi sempre sul campo di battaglia per difendere ed estendere la supremazia milanese contro nemici agguerriti: i Gonzaga e la Regina di Napoli, gli Scaligeri e i fiorentini e, soprattutto, i Papi, da cui venne più volte scomunicato.

Maria Pitzalis Acciaro
Feltrinelli

Maria Valtorta
Centro Editoriale Valtortiano

Erich Zehren
Ecig

V. N. Kudrjavcev
Bulzoni Editore

Elie Wiesel
Saggi Bompiani

Jacob Timerman
Arnoldo Mondadori Editore

Emilio Costa
Casa Editrice S. Lapi

Conradus Kirch
Herder

Roberto Curci
Il mulino

Una storia sbagliata, che coinvolge molti ebrei della comunità triestina e ha il suo centro simbolico in una casa di via San Nicolò (la stessa in cui abitò Joyce), dove si trovava ad un tempo la libreria antiquaria dell'ebreo Umberto Saba e il laboratorio di sartoria e l'abitazione dell'ebreo Grini, lontano parente di Saba. Un figlio di questo sarto, durante l'occupazione nazista, collaborerà attivamente a identificare e catturare molti dei suoi correligionari, poi deportati e uccisi. Attorno alle infami imprese dell'ebreo traditore, ricostruite anche in base alle risultanze processuali, ciò che Curci delinea è però una rete ambigua di legami, di corresponsabilità, di vigliaccherie, di reticenze e silenzi che avviluppa Trieste. Una storia che si vorrebbe dimenticare, e che invece riveste uno straordinario valore esemplare.

Olio su tela. Scuola francese della seconda metà del XVIII secolo. Probabilmente opera di un seguace di Claude Joseph Vernet (1714 -1789), pittore francese specializzato in marine e che più volte realizzò scorci di tempeste e naufragi. La scena è ambientata su una costa rocciosa, in prossimità di un borgo eretto sulla scogliera sovrastante; è in corso una forte tempesta, che scarica un fulmine, saettante dall'alto a destra, sopra alcune figure spaventate di viandanti, e diretto verso il veliero che naviga in balia delle forti onde. Il cielo è carico di nuvoloni neri, anche se in lontananza sembra già cominciare ad aprirsi uno squarcio d'azzurro. Restaurato e ritelato, il dipinto è presentato in cornice in stile.

Italia Inizio XX Secolo

Vetrinetta Art Dèco inizi '900. Realizzata con un anta centrale a giorno coi fianchi sempre a vetrata. Due piedi torniti e intagliati sul retro e due piedi mossi a ricciolo e intagliati sul fronte reggono il mobile, mosso sia nei fianchi che nel fronte con due larghi alloggi nei montanti in cui sono posti due motivi torniti e intagliati con motivi fogliacei e frutti, con faretre finali terminanti in spighe di grano. Cimasa intagliata a lambrecchino, sull'anta un motivo geometrico a listelli contrapposti con coni intagliati e sfere ebanizzate. Tutta la superficie è impiallacciata in radica di noce e alterna intagli in noce a alcuni ebanizzati. Piccole mancanze.

Italia Inizio XX Secolo

Cassettone art decò. Mobile architettonico costruito come fosse una barca coi fianchi che lievitano al centro e si stondano nella base, come il fronte, poggiando su due plinti decorati con stelle ebanizzate e poggianti su quattro sfere ebanizzate. Sul piano alzatine con mensole rette da sfere. Sul fronte presenta , celati nell'architettura da due ante tre piccoli cassetti sulla sinistra e tre più grandi nel lato opposto. Tutta la superficie è impiallacciata in radica di noce con bordure in noce rigatino, cornici decorative in noce e parti ebanizzate.

Olio su tela. All' interno di un osteria, che pare quasi ricavata in una grotta, aperta su una campagna piuttosto brulla, alcuni uomini mangiano, bevono e si rilassano al tavolo accanto al fuoco, mentre una donna seduta per terra, li osserva divertita mentre mangia. Le figure sono grottesche, quasi caricaturali, i colori terrosi, a sottolineare l'estrazione contadina della scena. Restaurato e ritelato, il dipinto è presentato in cornice antica.

Italia Inizio XX Secolo

Monumentale letto art decò. Mobile architettonico costruito per dare la sensazione di una barca coi fianchi ed il fronte che lievitano al centro e si stondano nella base, poggiando su plinti decorati con stelle ebanizzate e poggianti su sfere ebanizzate. Ai lati sono inseriti due comodini con anta e piccolo cassetto, mensoline sul piano. Sulla testata del letto decorazione centrale a cornicette e sfere a motivi geometrici con ai lati due alloggi per due applique; sulla pediera architettonica alloggia una scultura in bronzo, raffigurante un gioco di amorini con festoni. Tutta la superficie è impiallacciata in radica di noce con bordure in noce rigatino, cornici decorative in noce e parti ebanizzate.

Marcello D'Olivo
Casamassima Editore

Divano a 2 posti, struttura in legno di teak, imbottitura in espanso, rivestimento in tessuto.

Olio su tela. All' interno di un' osteria, alcuni avventori giocano a carte: l'uomo seduto a sinistra bara, nascondendo una carta nel collo della lisa casacca, sotto lo sguardo divertito dell' oste che sopraggiunge. Le figure risultano grottesche, quasi caricaturali; i colori sono prevalentemente quelli della terra, a sottolineare l'ambientazione popolare. Restaurato e ritelato (al retro etichetta del restauratore datata 1952), il dipinto è presentato in cornice antica.

Credenza inizi '900

Credenza Art Dèco inizi '900. Realizzata con due ante sul fronte celanti due cassetti e vani a giorno, sul piano in marmo breccia medicea, poggia una monumentale specchiera. Due piedi torniti e intagliati sul retro e due piedi mossi a ricciolo e intagliati sul fronte reggono il mobile, mosso sia nei fianchi che nel fronte con due larghi alloggi nei montanti in cui sono posti due motivi torniti e intagliati con motivi fogliacei e frutti. Specchiera con cimasa a semicerchio intagliata a lambrecchino, al fianco due elementi porta-vaso con al centro due candelabre intagliate come quelle del mobile; la specchiera poggia sul marmo grazie a sei sfere ebanizzate. Tutta la superficie è impiallacciata in radica di noce e alterna intagli in noce a alcuni ebanizzati. Piccole mancanze.

Anni 70

Gruppo di 5 sedie, struttura in legno laccato, imbottitura in espanso rivestimento in similpelle. Imbottitura e rivestimento da sistemare.

Italia Terzo Quarto XVIII Secolo

Angoliera, trentina terzo quarto del XVIII secolo. Nella base due antine e nel sopralzo un anta a vetri sagomata. Gambe di supporto mosse e raccordate tra loro con piedi intagliati a zoccolo caprino; Il fronte leggermente mosso presenta dei larghi montanti ai fianchi impiallacciati in noce con riserve in radica di pioppo che ritroviamo nelle ante, filettature in legni vari con tipici intarsi a C contrapposte in legno d'acero. L'anta superiore è impiallacciata in radica di pioppo. Interni in abete sostituzioni nella ferramenta.

Roberto Cardini
Mandragora

Mobile con ante battenti, in legno impiallacciato teak e vetro.

Tavolo decò

Tavolo Art Déco inizi '900. Di forma ovale il piano è lavorato a spicchi in tutta la sua circonferenza, con l'inserto di cilindri ebanizzati, la gamba centrale di sostegno è realizzata da un grande pannello con al centro una ruota traforata con raggi e sfere ebanizzate, ai lati tre montanti per parte, realizzati in noce, torniti e intagliati a cespi fogliacei, poggianti su sfere ebanizzate. Tutta la superficie è impiallacciata in radica di noce, con inserti intagliati in noce e noce ebanizzato. Piccole mancanze.