Sisto Badalocchio, attribuibile a - Cristo nell'orto degli Ulivi
Caratteristiche
Cristo nell'orto degli Ulivi
Artista: Sisto Badalocchio (1581-1647) Attribuibile a
Titolo opera: Cristo nell'orto degli ulivi
Epoca: XVII Secolo - dal 1601 al 1700
Soggetto: Soggetto Sacro
Tecnica artistica: Pittura
Specifica tecnica: Olio su Tela
Descrizione : Cristo nell'orto degli ulivi
Olio su tela. L'opera è attribuita a Sisto Badalocchio, pittore ed incisore attivo nel XVII secolo che lavorò con Agostino ed Annibale Carracci alla decorazione della Galleria Farnese. La qualità della scrittura sul retro del dipinto rende l'attribuzione sostenibile. L'opera ritrae Cristo nell'orto degli ulivi raccolto in preghiera nella tragica notte che precede il suo arresto. Il dipinto è in buone condizioni. Restaurato e ritelato. In cornice di fine '800.
Condizione prodotto:
Prodotto in discrete condizioni che mostra alcuni segni di usura.
Dimensioni cornice (cm):
Altezza: 63
Larghezza: 53
Profondità: 4
Dimensioni opera (cm):
Altezza: 46
Larghezza: 35
Informazioni aggiuntive
Artista: Sisto Badalocchio (1581-1647)
Epoca: XVII Secolo - dal 1601 al 1700
Nel XVII secolo l'arte è fortemente condizionata dal problema religioso: la Chiesa è ancora uno dei massimi committenti delle opere d'arte e le usa per affascinare e suggestionare i fedeli, esaltando la salvezza, raggiungibile solo con la fedeltà alla Chiesa. L'arte del XVII secolo è quindi uno strumento di educazione, prodotta per essere goduta e capita da molti. Così, alle scene che affrontano la rappresentazione di una realtà immaginaria, si accompagna l'analisi dei dettagli e la grande nitidezza dell'ambiente, in modo da proporre come reale ogni finzione e con l'intento di coinvolgere emotivamente l'osservatore, facendogli vivere in modo soggettivo una realtà infinita e grandiosa, riflette anche il desiderio dell'artista di esprimersi con libertà: egli infatti non si piega a schemi precostituiti, non usa forme rigide, contenute, organizzate in rigorose simmetrie compositive, ma forme libere, aperte e articolate. L'arte del 1600 è quindi una rappresentazione, il cui scopo è quello di impressionare, commuovere, persuadere; essa è il prodotto dell'immaginazione e il suo fine è di persuadere che qualcosa di non reale può diventare reale. Questo fenomeno artistico così complesso, viene definito tradizionalmente Barocco, e la sua nascita si colloca a Roma tra il terzo e il quarto decennio del XVII secolo, ove è rappresentato in modo eminente dall'opera di Gian Lorenzo Bernini, Francesco Borromini e Pietro da Cortona, anche se lo snodo fondamentale è costituito dall'opera di Caravaggio. Il movimento si propaga poi in tutta l'Italia e l'Europa (ricordiamo in particolare Rembrandt, Rubens, Velazquez), nel mondo delle arti, della letteratura, della musica, e in numerosi altri ambiti, fino alla metà del XVIII secolo.Scopri di più sul XVII secolo con i nostri approfondimenti:
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