Disegno di Antonio Oberto - San Martino dona il Mantello
Caratteristiche
San Martino dona il Mantello
Artista: Antonio Oberto (1872-1954)
Titolo opera: San Martino dona il suo mantello
Epoca: XX Secolo - dal 1901 al 2000
Soggetto: Soggetto Sacro
Origine: Italia
Tecnica artistica: Disegno
Specifica tecnica: Matita su Carta
Descrizione : San Martino dona il suo mantello
Matita su carta. Firmato in basso a destra. Bella opera del pittore pavese, la cui produzione, dopo una breve parentesi modernista, negli anni a cavallo dei due secoli, non si allontana dalla tradizione post-impressionista lombarda. I suoi soggetti principali sono vedute di Pavia e scorci paesaggistici del Ticino, rappresentati con angolazioni tardo ottocentesche e con pennellate rapide e vibranti. Riceve peraltro diversi incarichi pubblici per la decorazione di numerosi monumenti ed edifici della città di Pavia, nei quali affresca scene storiche e mitologiche. Il disegno qui proposto racconta l'episodio più noto della vita di S.Martino, il giovane soldato dell'esercito imperiale romano che tagliò in due il suo mantello per farne dono a un povero mendicante infreddolito, e che in seguitò si convertì al Cristianesimo. Il disegno è presentato in cornice.
Condizione prodotto:
Prodotto in buone condizioni, presenta piccoli segni di usura.
Dimensioni cornice (cm):
Altezza: 72
Larghezza: 56,5
Profondità: 2
Dimensioni opera (cm):
Altezza: 59
Larghezza: 43
Informazioni aggiuntive
Artista: Antonio Oberto (1872-1954)
Antonio Oberto, nato a Baselica Bologna nel 1872, località della provincia Pavese, frequentò per dieci anni la Civica Scuola di Pittura sotto la guida di Pietro Michis, ottenendo tutti i principali riconoscimenti, il Premio Cairoli, nel 1889 e nel 1890 e il Premio Frank nel 1894 con un dipinto di storia civile pavese. Nel 1897 partecipò alla Triennale di Brera e, sempre a Milano, espose nel 1901 alla Società Permanente di Belle Arti, dove fu presente con assiduità dal 1912 al 1921. Oberto prese parte anche alle rassegne pavesi: nel 1909 alla Prima Esposizione d'Arte Pavese, nel 1913 all'Esposizione Nazionale di Belle Arti, nel 1927 alla Prima Mostra Provinciale di Belle Arti e alle mostre sindacali degli anni Trenta. Ad esclusione degli anni a cavallo dei due secoli, in cui Oberto manifestò un interesse per soluzioni stilistiche e formali moderniste, la sua produzione successiva non si allontanò dalla tradizione post-impressionista lombarda; i suoi soggetti principali sono vedute di Pavia e scorci paesaggistici del Ticino, rappresentati con angolazioni tardo ottocentesche e con pennellate rapide e vibranti, ma egli svolse numerosi incarichi pubblici per la decorazione dei nuovi padiglioni del Cimitero Monumentale, del Collegio Ghislieri, dell'ospedale San Matteo, della Camera di Commercio, delle Poste e dell'Amministrazione provinciale di Pavia, dove ha affrescato scene storiche e mitologiche con un linguaggio sciolto, brioso, cromaticamente efficace. Antonio Oberto è morto a Pavia nel 1954.Epoca: XX Secolo - dal 1901 al 2000
IL XX secolo è caratterizzato dal prevalere della borghesia sulla classe operaia e dalla scoperta che la vita continua ad essere una lotta per la sopravvivenza e per migliorarne la qualità. Il progresso tecnologico, anziché favorire tale sviluppo, diventa strumento di meccanizzazione e di inaridimento dell'uomo, che ha bisogno di cercare un “supplemento d'anima” e nuove forme per esprimerlo. Nascono pertanto tutta una serie di correnti artistiche che realizzano opere esprimendo l'interiorità dell'uomo, che evocano dall'intimo la realtà piuttosto che rappresentarla, e la raffigurano utilizzando, in libertà, le forme e i colori. Si hanno perciò, il Decadentismo con l'Art Nouveau, il Fauvismo di Matisse e Braque, il Cubismo di Picasso, poi ancora l'Espressionismo con Munch, l'Astrattismo di Kandinskij e la pittura Metafisica di Carrà e De Chirico. Numerose sono le correnti e i gruppi di artisti e intellettuali che utilizzano l'Arte come un Manifesto del loro pensiero, spesso anche con una connotazione politica.Scopri di più sul XX secolo con i nostri approfondimenti:
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