Dipinto di Giovan Francesco Gonzaga - Il Cesto dei Fichi 1961
Caratteristiche
Il Cesto dei Fichi 1961
Artista: Giovan Francesco Gonzaga (1921-2007)
Titolo opera: Il cesto di fichi
Epoca: XX Secolo - dal 1901 al 2000
Soggetto: Natura Morta
Origine: Italia
Tecnica artistica: Pittura
Specifica tecnica: Olio su Tela
Descrizione : Il cesto di fichi
Olio su tela. Firmato in basso a sinistra; al retro ulteriore firma con data al retro e scritta autografa riportante il titolo e la localizzazione (Rapallo). Presente inoltre al retro etichetta della Galleria Gussoni di Milano relativa a Mostra personale dell'artista del 1962. Artista milanese autodidatta, Giovan Francesco Gonzaga dichiarò "la mia vera maestra è la Natura", e ad essa fedele, si dedicò prevalentemente alle scene con i cavalli (passione ereditata dall'esperienza nel Savoia Cavalleria durante la guerra) ai paesaggi e alle nature morte, sempre raffigurati “en plein air”. Ha scritto di lui Vittorio Sgarbi: "La sapienza di Giovan Francesco Gonzaga sta nel disegno, che è forte e deciso..... Le immagini vibrano di inquietudine, nel segno della lotta dell'uomo contro se stesso, nell'inferno di una storia che sembra ripetere sempre lo stesso dramma. Ma se il disegno preparatorio è mirabile, il colore di questo artista ha una regalità e una sensibilità che provengono da una percezione musicale della cromia, dove la tavolozza si esprime in improvvisi, in variazioni e in ritmi pulsanti". Anche in quest'opera che propone una cesto di fichi ed uva, spiccano i cromatismi, che nelle due gamme dei verde-blu e dei marroni, stese con le ampie pennellate tipiche del Gonzaga, si rincorrono, si alternano, si sovrappongono a creare un effetto vivo, con suggestioni autunnali. L'opera è presentata in cornice in stile.
Condizione prodotto:
Prodotto in buone condizioni, presenta piccoli segni di usura.
Dimensioni cornice (cm):
Altezza: 69
Larghezza: 79
Profondità: 4
Dimensioni opera (cm):
Altezza: 50
Larghezza: 60
Informazioni aggiuntive
Artista: Giovan Francesco Gonzaga (1921-2007)
Artista milanese discendente da un ramo cadetto dei nobili Gonzaga mantovani, Giovan Francesco prese parte ancora ventenne alla Seconda Guerra Mondiale con il Savoia Cavalleria partecipando, con lo squadrone “Fantasma” ad azioni di pattuglia nella steppa russa. I mesi passati a strettissimo contatto con il cavallo durante la guerra, accesero in lui una vera e propria passione per i cavalli, che divennero soggetto privilegiato di numerosissimi dipinti, sculture e poesie. Artista autodidatta, dichiarò "la mia vera maestra è la Natura", e ad essa fedele, dopo i cavalli, si dedicò prevalentemente ai paesaggi e alle nature morte, sempre raffigurati “en plein air”. Nel 1955 Giovan Francesco Gonzaga intraprese un viaggio attraverso la Spagna, dal cui paesaggio la sua tavolozza si arricchì di nuovo colore per i suoi animali. I suio lavori gli meritarono diversi riconoscimenti, tra cui nel 1963 il Premio Marzotto, nel 1967 il Pavone d'oro, nel 1972 Le grolle, nel 1997 una Medaglia d'oro da Papa Giovanni Paolo II e nel 2001 ricevette dal Comune di Milano l'Ambrogino d'oro. L'Artista muore nella sua città, Milano il 2 ottobre 2007. Le sue opere figurano in diversi musei, fra cui quello della Cavalleria di Pinerolo, il Museo Storico della Guardia di Finanza a Roma, il Museo di Tel Aviv, L'Art Museum di Los Angeles, in collezioni pubbliche e private in Italia, Francia, Spagna, Lussemburgo, Indonesia, Cina, Giappone, Singapore e America.Epoca: XX Secolo - dal 1901 al 2000
IL XX secolo è caratterizzato dal prevalere della borghesia sulla classe operaia e dalla scoperta che la vita continua ad essere una lotta per la sopravvivenza e per migliorarne la qualità. Il progresso tecnologico, anziché favorire tale sviluppo, diventa strumento di meccanizzazione e di inaridimento dell'uomo, che ha bisogno di cercare un “supplemento d'anima” e nuove forme per esprimerlo. Nascono pertanto tutta una serie di correnti artistiche che realizzano opere esprimendo l'interiorità dell'uomo, che evocano dall'intimo la realtà piuttosto che rappresentarla, e la raffigurano utilizzando, in libertà, le forme e i colori. Si hanno perciò, il Decadentismo con l'Art Nouveau, il Fauvismo di Matisse e Braque, il Cubismo di Picasso, poi ancora l'Espressionismo con Munch, l'Astrattismo di Kandinskij e la pittura Metafisica di Carrà e De Chirico. Numerose sono le correnti e i gruppi di artisti e intellettuali che utilizzano l'Arte come un Manifesto del loro pensiero, spesso anche con una connotazione politica.Scopri di più sul XX secolo con i nostri approfondimenti:
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