Origine dei feudi nei regni di Napoli e Sicilia. Loro usi e leggi feudali relative alla prammatica emanata dall'Augusto Ferdinando IV per la retta intelligenza del Capitolo Volentes. Osservazioni del Consigliere Giacinto Dragonetti unito a Rimostranza del caporuota e consultore D. Saverio Simonetti sulla reversione dei feudi di Sicilia al Regio Fisco nel caso della mancanza dei feudatari senza legittimi successori in grado
Caratteristiche
Autore: Giacinto Dragonetti, Saverio Simonetti
Editore: Tipografia di Francesco Lao
Luogo di stampa: Palermo
Anno pubblicazione: 1842
Condizione prodotto:
Esemplare in buone condizioni. Legatura piuttosto consunta in mezza pergamena con titoli su tassello in pelle in parte abraso e piatti cartonati: fregi dorati, macchie di sporco e abrasioni al dorso; serie abrasioni ai piatti, ai bordi e agli angoli. Filigrana ben visibile tra il contropiatto anteriore e il primo foglio di guardia e tra il contropiatto posteriore e l'ultimo foglio di guardia. Tagli color giallo con macchie di polvere, particolarmente scuriti quelli di testa. Minuscola annotazione al contropiatto posteriore. Formula collazionale 1-28⁸, 29⁴. Carte ben conservate, con fioriture ai margini. Firma di possesso al frontespizio. Tracce a penna ai margini laterali in 2.8 e 3; piccole macchie brune in 17.7 e 17.8. Testo in Lingua Italiana.
Pagine: 400,54,(2)
Formato: In ottavo
Dimensioni (cm):
Altezza: 20
Larghezza: 12
Descrizione
Come indicato dall'editore nel titolo all'occhietto (Raccolta di opere risguardanti la feudalità di Sicilia) e nell'Introduzione, il volume si inserisce nel dibattito sul diritto feudale nel Regno delle Due Sicilie ristampando l'opera del magistrato e fiscalista Giacinto Dragonetti, pubblicata nel 1788, e facendola seguire dalla Rimostranza su la reversione dei Feudi in Sicilia del 1786 di Saverio Simonetti. Le due opere affrontano la controversia sulla legittimità dell'incorporazione al Regio Fisco Borbonico dei feudi in caso di mancanza di legittimo erede. Dragonetti, funzionario del Regno Borbonico, presidente della Gran Corte della Vicaria, coinvolto in prima persona nella rivoluzione Giacobina del 1799 e nel regno di Murat, appoggia in questa sua opera la politica riformatrice borbonica in contrapposizione alle giurisdizioni baronali e ai pareri di molti giureconsulti del tempo, sulla linea del Filangieri. Nella Rimostranza del Simonetti abbiamo un quadro storico e giuridico della situazione della Sicilia, con in appendice la descrizione particolareggiata della situazione di numerosi feudi dell'isola.
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