Domenico Induno (1815-1878)
Caratteristiche
Epoca: XIX Secolo - dal 1801 al 1900
Descrizione
Olio su tela, firmato a destra.Sul retro del telaio etichetta iscritto “n. 41, Domenico Induno, testa di contadina”.L'opera è archiviata con il n. 110/D nell'Archivio Generale delle Opere di Domenico e Gerolamo Induno presso lo Studio Manusardi-Milano. Provenienza: eredità Bice Della Torre, Milano. Già esposta in "Domenico e Girolamo Induno" Studio Manusardi 1996. L'opera gioca il suo fascino nello sguardo malinconico del soggetto, vero centro della composizione; lo sfondo è perciò volutamente veloce ed accennato e come la veste monocroma scura nulla toglie dell'attenzione al volto della ragazza: lo sguardo laterale, abbassato, con l'occhio lucido, ci fa percepire il dramma che sta attraversando la vita della fanciulla. Pur permanendo pienamente nei canoni del dipinto ottocentesco di genere, filone attraversato dalla produzione dei due fratelli Induno, la composizione possiede il "colpo d'ala" che caratterizza la migliore produzione dei due pittori, separandone la produzione da quella coeva di altri autori, spesso pervasa da un anonimo pietismo sentimentale.
Condizione prodotto:
Ritratto di contadina
Dimensioni cornice (cm):
Altezza: 77
Larghezza: 64
Dimensioni opera (cm):
Altezza: 60
Larghezza: 45
Informazioni aggiuntive
Pubblicazione
Ottocento. Catalogo dell'arte italiana dell'Ottocento, 24, Milano 1995, p. 143Epoca: XIX Secolo - dal 1801 al 1900
Le rivoluzioni in Europa tra la fine del '700 e l'inizio dell'800, accelerando cambiamenti sociali, politici ed economici, favoriscono la nascita di un nuovo movimento artistico, il Romanticismo, che pone al vertice dei valori umani il sentimento e l'amor di patria e che, distaccandosi dalle forme del Neoclassicismo, propone uno stile che mostra le emozioni profonde dell'uomo, suscitate dalla vita reale. In particolare nella pittura si impongono i soggetti storici, le scene di vita popolare e di lotta patriottica, il paesaggio come espressione dell'amore per la natura e i soggetti orientalisti. Per esprimere emozioni e sentimenti, si cominciano ad utilizzare colori vivi, si sfumano i contorni, aumentano i contrasti di luci, per arrivare poi progressivamente ad una pittura, con i Macchiaioli prima econ gli Impressionisti poi, “en plein air”, pura esaltazione delle emozioni, degli effetti cromatici, delle impressioni soggettive.Scopri di più sul XIX secolo con i nostri approfondimenti:
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