Cooperativa di lavoro

impresa Sociale
 

Cooperativa di Lavoro

 

All’inizio della nostra storia, ed ancora oggi, non siamo stati chiamati a costruire un’azienda, ma un intero pezzo di società.
Non ci siamo accontentati di costruire un luogo di lavoro, magari anche bello ed alternativo, ma abbiamo mirato a costruire un luogo sociale, un posto dove si lavora, si cresce, si comunica, si vive e si impara a vivere un tempo della vita.

La nostra esperienza è qualcosa di rivoluzionario, che cerca strade nuove e diverse per una migliore qualità di vita chi ci incontra è portato ad una riflessione sul proprio stile di vita e sulle proprie scelte.
E tutto questo caratterizzato da una sostenibilità economica fondamentale per rendere credibile la nostra alternativa.
 

I nostri obiettivi

 

Creare un involucro lavorativo per i soci. Auto-sostentamento dei soci e delle loro famiglie, possibilità di lavorare, stando insieme, accoglienza reciproca.
Accoglienza del fratello che bussa alla nostra porta, ragazzi ed adulti, svantaggiati provenienti da vari ambiti del territorio. Accoglienza dell’altro, del cliente.
Testimoniare una cultura lavorativa alternativa, attenta prima all’uomo che al profitto.
Promuovere la cultura del recupero del riciclo, del riuso. Attenzione all’uso delle cose e all’ambiente.

L’impresa sociale è un insieme eterogeneo di persone soci, dipendenti, e ragazzi. Persone che ogni giorno cercano di condividere insieme il tempo del lavoro, cercano di valorizzare questo tempo affinché sia un tempo produttivo, un tempo di benessere, un tempo vissuto. Noi non siamo una cooperativa sociale che considera le persone accolte "svantaggiate", nel senso che non hanno possibilità di trovare un posto di lavoro nel mondo del lavoro normale. Siamo una cooperativa che col proprio lavoro ha deciso di dare un'opportunità di formazione a persone che in questo momento non sono ancora pronte, per tanti problemi loro, ad un lavoro in una qualunque azienda.
 

Lo spirito

 

L’impresa sociale, in fase di costituzione, ha scelto di dare ai soci come tempo lavorativo settimanale 35 ore per lasciare il restante tempo da dedicare alla famiglia, alla comunità per chi ci vive o ad altre attività utili alla collettività in cui si vive. Gli straordinari sono quindi un evidente controsenso rispetto alla riduzione di orario per cui non sono retribuiti ma, nel caso risultassero ore lavorate in più dovute alla particolarità di qualche lavoro o mansione, queste vanno a recupero di eventuali permessi o assenze richieste dal socio durante il mese.

Numerosi sono fra i soci coloro che lavora con contratto part-time (la percentuale più elevata è nell’unità operativa di Cambiago dove si tocca la punta dell’83% cioè 15 soci su 18) segno evidente di un’attenzione dell’impresa alle diverse e specifiche esigenze personali e famigliari dei singoli soci.
La retribuzione che i soci si sono scelti è uguale per tutti in proporzione al numero di ore lavorate.
Si è scelto come elemento di differenziazione delle retribuzioni quindi non la mansione che il socio svolge ma i suoi bisogni famigliari. Ogni socio percepirà in aggiunta allo stipendio base e agli assegni famigliari, una quota mensile fissa per ogni figlio a carico. 
 

Le borse lavoro

 

Questo strumento permette non solo di aprire prospettive socialmente apprezzabili ai ragazzi “svantaggiati”, ma anche una forma concreta di ravvicinamento e, se così si può dire, di riconciliazione, tra la società operosa e le fasce marginali della popolazione. Inoltre offre ai ragazzi e alle loro famiglie prospettive mentali nuove per affrontare il problema del lavoro prima ancora che offrire una concreta esperienza lavorativa.

Questa esperienza rende attivo il ragazzo rispetto alle scelte che deve compiere e l’esito finale della sua ricerca sarà il frutto dell’incontro tra le sue preferenze e le reali disponibilità del mercato locale del lavoro.
Dimostra al ragazzo che è possibile imparare e, nello stesso tempo, che è necessario imparare per diventare capaci di compiere determinate operazioni connesse con la propria mansione.
Il socio quindi richiede al ragazzo una certa prestazione ma è anche tollerante rispetto all’iniziale incompetenza ed è disponibile ad insegnare modi e tempi dell’esecuzione corretta. In tal senso, la relazione tra soci e ragazzi può essere vista come quella fra allenatori e giocatori: i ragazzi vengono allenati attraverso il lavoro in cooperativa a giocare poi la vera partita che sarà il mondo del lavoro. Ogni ragazzo è fatto a suo modo, con qualcuno si dovrà migliorare una cosa e non un’altra, ed allora i programmi di allenamento, se così li possiamo chiamare, saranno personalizzati, pensando anche che ognuno di loro sarà chiamato a giocare nella vita, in ruoli diversi, secondo le sue possibilità e la sua storia.
 

Il lavoro ergoterapico

 

Affondando le radici nel sociale ed essendo disposti a considerare diverse strade per sostenere le persone escluse dal mondo del lavoro, abbiamo ormai da anni messo a punto un nuovo modello di inserimento, il lavoro ergoterapico.
È un modello questo, per coloro che chiedono di stare con noi prima che lavorare con noi. Un'idea di lavoro/contratto tagliato su misura all’individuo, ai suoi problemi, ai suoi limiti, ai suoi bisogni relazionali, terapeutici, al suo progetto e bisogno di vita. Una retribuzione proporzionata alle sue capacità produttive.

Il lavoro inteso non solo come azione di produzione di beni e servizi finalizzata ad un tornaconto economico ma come parte integrante della vita dell’uomo, come bisogno dell’essere adulto.
Crediamo infatti che attraverso il lavoro l’essere umano si sente parte di una comunità umana, una società.