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Sillones, Marco Zanuso

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Sillones, Marco Zanuso

Características

Diseñador:  Marco Zanuso

Producción:  Arflex

Modelo:  Square

Material:  Espuma , Madera , Metal , Tejido

Descripción

Par de sillones, relleno de espuma, tela de tapicería (no original), patas de metal con placa de madera.

Condición del Producto:
Producto en muy buen estado, que puede mostrar ligeras huellas de desgaste; puede haber sido sometido a trabajos de restauración llevados a cabo por un experto.

Dimensiones (cm):
Altura: 70,5
Ancho: 83,5
Profundidad: 86

Altura del asiento:  46

Información adicional

Diseñador: Marco Zanuso

Marco Zanuso (1916 - 2001) fue un arquitecto y diseñador italiano. Es considerado uno de los padres fundadores del diseño industrial italiano. Contribuyó al debate de posguerra sobre el "movimiento moderno" en arquitectura y diseño. Zanuso fue uno de los primeros en interesarse por los problemas de la industrialización de productos y la aplicación de nuevos materiales y tecnologías a los objetos cotidianos. Graduado en 1939, fue editor de las revistas Domus (1947-49) y Casabella (1952-54), y miembro fundador (1956) y presidente de la Asociación para el Diseño Industrial (1966-69). Junto con Alberto Rosselli diseñó el Compasso d'oro tridimensional, basado en un diseño de Albe Steiner. En 1948 Pirelli fundó Arflex, para producir muebles tapizados en gomaespuma: Marco Zanuso se encarga del diseño. En 1954 fue miembro del jurado del Premio Compasso d'Oro junto a Aldo Borletti, Cesare Brustio, Gio Ponti y Alberto Rosselli. En 1955 fue miembro del jurado del Premio Compasso d'Oro junto a Aldo Borletti, Cesare Brustio, Ernesto Nathan Rogers y Alberto Rosselli.
Obtenga más información sobre Marco Zanuso con nuestros conocimientos:
FineArt: Sofá 'IX Triennale'
FineArt: Sillón Regent
FineArt: Par de sillones Lady
Square, el sillón según Marco Zanuso
Un Sillón sinuoso, funcional y elegante
Corner Mix n° 16
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Producción: Arflex

Nel 1947 un gruppo di tecnici composto da Aldo Bai, Pio Reggiani, Aldo Barassi, provenienti dalla Pirelli e un giovane architetto Marco Zanuso iniziarono a sperimentare l'uso della gommapiuma e dei nastri elastici per l'arredamento. Ispiratore dell'operazione è Marco Zanuso, uno dei primissimi architetti ad interessarsi dei problemi dell'industrializzazione del prodotto, dall'applicazione dei nuovi materiali alle nuove tecnologie. Nella storia e nella vita di un'azienda ci sono vicende e momenti di speciale significato, che costituiscono titoli di merito riconosciuti da tutti. I primi fatti memorabili dell'arflex coincidono con la sua nascita, in un piccolo stabilimento di Corso di Porta Vittoria a Milano. Lì si costituì il primo nucleo organizzativo di produzione e vendita, ma il primo incontro con il pubblico avvenne in occasione della IX Triennale di Milano nel 1951 dopo due anni di sperimentazioni. È proprio questo primo affacciarsi alla ribalta di un ambito di avanguardia strettamente culturale che è da tener presente nel percorrere la storia dell'azienda, perché questo interesse sperimentale, se non disgiunto da fini commerciali, denuncia la volontà di creare prodotti di alto livello tecnologico ed estetico, sulle basi di una approfondita ricerca e sperimentazione. La Medaglia d'Oro della IX Triennale, assegnata alla poltrona Lady, ha premiato prima di tutto questo aspetto della produzione arflex. L'attenzione di arflex è costantemente diretta alla sperimentazione culturale, riuscendo a imporre prodotti nuovi, tecnologici, all'epoca del tutto inconsueti: come la poltrona Lady (Zanuso 1951Medaglia d'Oro alla IX Triennale), il divano Sleep-o-matic (Zanuso 1951 Medaglia d'Oro alla X Triennale), la poltrona Martingala (Zanuso 1952 primo esempio di dressing design), la poltrona Fiorenza (Franco Albini, 1952), la poltrona Fourline (Zanuso 1964, Medaglia d'Oro alla XIII Triennale), la sedia Lucania (De Carlo 1954), la poltrona Delfino (Carboni primi esperimenti di animal-design). Le sedie Elettra e Neptunia (1953 e '54) dello studio BBPR o la seduta Hall (Manghi, 1958) e i primi mobili direzionali di Roberto Manghi 1961, consentono di allargare la produzione ai mobili per ufficio o per ambienti pubblici oltre che a quelli per la casa. La nuova proprietà continua la collaborazione con architetti di livello internazionale: Studio Cerri, Studio Sottsass, Michele De Lucchi, Isao Hosoe (Dune, 1995 The Design Distinction Award), Hannes Wettstein (Spline premio International Design Award 2002), Prospero Rasulo, Carlo Colombo, Christophe Pillet, Vincent Van Duysen, Cini Boeri, Carlo Ferrando, Mauro Lipparini, Burkhard Vogtherr, riprende anche la collaborazione con giovani designer come Monica Graffeo producendo sedia Mints (premio Young&Design 2004). arflex riprende anche quella 'sperimentazione-ricerca' creata da Zanuso-arflex nel 1950 dove la forma dell'oggetto era data dai materiali e dalle tecnologie utilizzate, ne sono un esempio il tavolo di Stefano Gallizioli del 2002, la cui forma è vincolata da una tecnologia innovativa brevettata per la produzione e l'assemblaggio del piano o come le sedute per aeroporti di Mangiarotti del 1998 dove la base in marmo veniva ricavata con una nuova tecnologia di taglio. Questi prodotti rimasero solo dei prototipi, invece vengono messe in produzione le mensole Live disegnate da Giuseppe Vigano 2004 il quale adattò la forma della mensola al brevetto di utilità inventato dall'azienda.

Material:

Espuma

nulo

Madera

Metal

Tejido

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