LIBROS DE POESÍA - Página 29

Carlo Muscetta, Pier Paolo Ferrante
Giulio Einaudi Editore

Pablo Neruda
Edizioni Accademia

Cesare Pascarella
S.T.E.N. Società Tipografico - Editrice Nazionale

Mario Rondi
Edizioni del Leone

Elena Cazzulani, Gilberto Coletto
Comune di Lodi

Enrica Cortellezzi
Edizioni Arti Grafiche della Torre

Giovanni Barella
Meravigli Edizioni

Giovanni Cozza
Rebellato editore

Giuseppe Gioachino Belli
Unione Tipografico - Editrice Torinese

Franco Buffoni
Edizioni S. Marco dei Giustiniani

Maria Teresa Vernizzi Cavalli
Edizioni della Libreria Cavour

Alberto Casiraghy
Cabila

Alle volte, quando la verità confonde, è attraverso il paradosso che emerge il senso. Se è vero, come sostiene Alda Merini, che "la casa di Casiraghy è un manicomio privato", questa raccolta di aforismi, accompagnati da quattordici disegni di Felix Petruska, ne rappresenta il privilegiato ingresso. E le porte che Casiraghy apre, sono quelle di un mirabile mondo, dove verità e bugie si inseguono giocando a nascondino, dove ciò che vale è la spontaneità e la libertà dello spirito.

Carlo Pettrich
Poeti di Orazio

Michele L. Straniero
All'insegna del pesce d'oro

Alda Merini
Frassinelli

Terribile e pietosa, crudele e dolcissima, la croce è il simbolo più drammatico del cristianesimo, e più provocatorio della storia: l'immagine dolorosa di Dio che si fa uomo e muore per la sua salvezza ha suscitato e continua a suscitare infinito sgomento e pietà. In questo libro, il quinto dedicato a figure sacre, la poesia di Alda Merini evoca, con una forza visionaria di rara suggestione e intensità, il momento più tragico ed emblematico della figura di Cristo, per la prima volta rappresentato dalla poetessa milanese accanto alla Vergine, in un dittico di sublime potenze espressiva e di altissima tensione emotiva.

Alberto Mari
Moizzi Editore

James Joyce
Newton Compton Editori

Ferrero Piacenti
Jester Libri

Leonardo Sinisgalli
Edizioni della Cometa

Mario De Micheli
Edizioni Trentadue

Giovanna Ioli
Librex

Mariagrazia Piloni
Il Ponte Vecchio

Il dolore è la chiave di questa poesia, sempre presente ma nella solitaria pervicacia a sorpassarlo, a lasciarlo alle spalle. La poesia di Mariagrazia è come una slavina di alta quota, non la slavina di superficie, ma alla radice del terreno, che spazza via tutto, gli arbusti dell'ontano d'altura, i piccoli pecci ed il mugo... Ma la primavera farà giustizia della slavina, ne mitigherà la devastazione, perché la natura riprende, si rianima, rinasce ogni volta. Ecco che il dolore, il trauma, l'urlo si placano e si riprende la lotta delle ore quotidiane, e si riprende a vivere, su tutto. Ecco allora la vera resurrezione, che viene dalla potente immaginazione di Mariagrazia, dalla sua capacità di creare immagini, anche quelle sghembe che ti spiazzano: un mondo fantastico, dove le cose e gli esseri animati prendono nome quasi a testimoniare un mondo bambino che sconfigge, con le impervie arcate del suo violino, la brutalità della vita. Solo in apparenza un canto di sofferenza, in conclusione, perché quello di Mariagrazia è un vero inno di gioia della vita.

Giannetto Valzelli
Libreria Resola