Popol Vuh - Le antiche storie del Quiché

Miracoli settecenteschi

Paola Vismara Chiappa
Istituto propaganda libraria

Il manoscritto pervenuto misteriosamente da Sant'Elena

Sergio Romano
Bompiani

Mezzogiorno e contadini nell'età moderna

Rosario Villari
Editore Laterza

La diplomazia del cinismo

André Castelot
Rizzoli

Civiltà indiana ed impatto europeo nei secoli XVI-XVIII

AA.VV.
Editoriale Jaca Book

L'amico del popolo

Jean-Paul Marat
Editori Riuniti

Pietro il Grande

Robert K. Massie
Biblioteca Universale Rizzoli

Il tramonto di Ragusa

Cristiano Caracci
Editrice Santi Quaranta

È lieve, quasi impercettibile, il declino di Ragusa-Dubrovnik, la piccola repubblica adriatica. I francesi di Napoleone vi sono giunti ancora nel maggio 1806, infidi e dominanti; il 31 gennaio 1808, quasi alla vigilia della festa di San Biagio, il patrono, gettano definitivamente la maschera e in poche ore annientano la millenaria città marinara. Cristiano Caracci non si accontenta di descrivere l'atto finale della caduta di Dubrovnik, ma scava, con la sua narrativa, nel male profondo che corrode Ragusa: scandaglia il cancro della corruzione impersonata dal rettore Simone, uomo avido e senza scrupoli. Però la 'cronica' dello scrittore udinese è molteplice, a ventaglio: intreccia la sfera quotidiana e intima con le prospettive della grande storia, abbozza con maestria e fascino i personaggi-simbolo come l'integerrimo rettore Pietro, scolpito con forza nella sua dignità severa e avita; ma Caracci ritrae, partecipe, anche le figure esemplari della vita creativa e laboriosa: il magister organorum, mastro Antonio friulano; Giuseppe il marangon; fra' Ruggero, il francescano che suona nella Cattedrale la musica luterana di Bach. E poi la meravigliosa figura di Laura, una fanciulla ragusea che Pietro, il futuro rettore, incontra drammaticamente in terra musulmana.

Storia del pensiero politico europeo

Salvo Mastellone
UTET Libreria

Mazzarino

Stefano Tabacchi
Salerno editrice

Una biografia del cardinale Mazzarino.

Passeggiate romane

Stendhal
Gius. Laterza & Figli

Armies of the Ottoman Empire 1775-1820

David Nicolle
Osprey Publishing

At the close of the 18th century the Ottoman Empire still had huge military potential. It was a complex structure of military provinces, autonomous regions and virtually independent 'regencies'. The Ottoman Empire had a larger population than its land could actually support which resulted in bloated cities, migration to under-populated mountainous areas, widespread banditry and piracy. It also meant that Ottoman armies had a ready pool of military manpower. With numerous illustrations, including eight full page colour artworkss by Angus Mcbride, this fascinating text by David Nicolle explores the armies of the Ottoman empire from 1775 until 1820.