Contadini e santi - Problemi della cultura popolare nel Medioevo

Medioevo passato prossimo

Ovidio Capitanii
Il Mulino

Carlo Magno

Stefan Weinfurter
Il Mulino

Carlo Magno è una delle figure che più hanno segnato la storia europea. Grazie a lui una vasta parte dell'Europa, frammentata dopo le fine dell'impero romano, si trovò nuovamente riunita in un unico impero. Con una serie continua di campagne militari sanguinose e brutali, Carlo sottomise e cristianizzò a forza i sassoni, sconfisse i longobardi, riunificò le diverse tribù germaniche. Fu un combattente per la fede in difesa del cristianesimo e della Chiesa, e il papa lo ripagò incoronandolo imperatore. Con lui conobbe una rinascita anche la cultura; assetato di sapere, pur non sapendo scrivere promosse lo sviluppo di quella scrittura che tuttora usiamo. Nella sua Aquisgrana, dove amava darsi ai piaceri termali, raccolse attorno a sé e alla sua corte i più importanti poeti e pensatori del tempo. Alle molte e anche contraddittorie facce di Carlo Magno è dedicato questo racconto biografico.

Medioevo e Rinascimento

Eugenio Garin
Editori Laterza

In questo classico di storia della cultura, Eugenio Garin affronta il problema del passaggio dal Medioevo al Rinascimento, "cercando di liberarsi della vecchia antitesi tenebra-luce, con quanto essa reca di implicito di lotta religiosa, e di intendere diversità di forme di vita e di pensiero, e il tramonto di certi problemi e l'insorgenza di nuovi, e il modo diverso di vivere e di sentire gli eterni problemi della 'vita' e della 'morte'". Eugenio Garin (1909-2004) è stato uno dei maggiori storici del pensiero e una figura di primo piano della cultura italiana del Novecento. Tra le sue numerose opere figurano veri capisaldi della storiografia internazionale.

Storia economica e sociale del Vicino oriente nel Medioevo

Eliyahu Ashtor
Giulio Einaudi Editore

Coluccio Salutati

Roberto Cardini, Paolo Viti
Mauro Pagliai Editore

Catalogue of the exhibition of the same name put on at the State Archive of Florence from 9 December 2008 to 14 March 2009. Produced by the Centre for Classicism Studies to mark the 6th centenary of his death, the aim of this book is not just to celebrate Salutati s fundamental role in the emergence of civic Humanism, but also to restore the political dimension to a life and literary production dedicated, through its strong ideological and active presence, to the city of Florence. While the theme defined by the work s title remains central, its restitution to us of a three-dimensional Salutati comes courtesy of a first-rate team of scholars and curators. Their selections from the precious documentary material conserved at the State Archive of Florence have been made with great critical competence. While illuminating the profile of an intellectual and man of his times from a variety of perspectives, they also open new avenues for research into the Chancellery and political institutions of Florence, into the typology of Florentine letters and treaties between the end of the fourteenth and the beginning of the fifteenth centuries. These interesting contributions delve to the heart of an eclectic personality, who ingeniously propelled itself towards a new kind of mentality, to the extent that he became a figurehead of the rising humanistic avant-garde. Salutati went as far as to sustain the high civic and cultural significance of philological and humanistic research, of the promotion of the literature and language of ancient Greece, of the reinstitution of classical studies. It is, however, worth bearing in mind that Salutati s propagation of a new Humanism and his cultivation of significant relationships with major exponents of European culture was only possible thanks to his long period in office in the upper echelons of the Florentine Republic. His was a paradigmatic incarnation of the figure of the Florentine Chancellor and as such Salutati elevated the might of his words with great polemical zeal above every other means for saving the city of Florence from despotic designs, establishing the city as an indomitable bastion of libertas Italiae, a fortress from which he defended, with closely felt conviction, the divine gifts of freedom, of a politically active life and of democracy: the sense of the state and of civic commitment.

Scrivere il Medioevo. Lo spazio, la santità, il cibo

Bruno Laurioux, Laurence Moulinier-Brogi
Viella Libreria editrice

Dal Medioevo alla medievistica

Franco Cardini
Edizioni Culturali Internazionali

La santità nel Medioevo

André Vauchez
Società editrice il Mulino

Compostela e il culto di san Giacomo nel Medioevo

Denise Péricard-Méa
Società editrice il Mulino

Per secoli il "viaggio al santo" è stato un elemento forte nelle pratiche religiose dell'Europa cattolica. Questo studio dedicato all'origine medievale del culto di San Giacomo, anzi dei culti dei due Giacomo (San Giacomo Maggiore e San Giacomo Minore), e del pellegrinaggio spagnolo descrive una situazione diversa, in cui la centralità di Compostela si afferma nel Cinquecento con la Controriforma. Dopo aver ripercorso le ragioni del particolare culto di San Giacomo, l'autrice illustra i luoghi di pellegrinaggio che nella Francia medievale accolsero la devozione per il Santo, considera le testimonianze storiche dei pellegrinaggi e quelle letterarie che hanno consacrato Compostela a luogo eminente della cristianità.

Il camino italiano per Santiago de Compostela

Renato Stopani
Casa Editrice Le Lettere

Solo a partire dal Trecento inoltrato compaiono le prime relazioni di viaggio di pellegrini italiani, corredate di dati in ordine al percorso effettuato. Per i secoli precedenti si è costretti a ricorrere a indizi e elementi orientativi desunti dalle numerose testimonianze documentarie del pellegrinaggio compostellano. Sulla base dei dati raccolti è possibile confermare quanto le fonti tarde asseriscono, indicando nella via Francigena il percorso iniziale dei pellegrini jacopei che si dipartivano dall'Italia.

Racconti di pellegrini

John Ure
Edizioni San Paolo

Il volume prende le mosse dalle motivazioni che spingevano i fedeli medievali a mettersi in pellegrinaggio e dal senso di avventura collegato a questa esperienza. Seguono poi alcuni capitoli dedicati ai principali luoghi meta di pellegrinaggio: Gerusalemme, Roma, Santiago de Compostela, Canterbury, Glastonbury, Durham, Walsingham, il Monte Athos. Attraverso i resoconti lasciati da alcuni personaggi come il canonico Pietro Casola, la mistica inglese Margery Kempe, Giovanni di Gaunt e altri, l'autore ricostruisce gli itinerari e le motivazioni dei pellegrini, senza tralasciare le posizioni scettiche di Erasmo da Rotterdam. Una particolare attenzione è dedicata ai cosiddetti pellegrinaggi armati (le crociate in Terrasanta, la crociata degli albigesi). Chiudono il volume un capitolo sul rapporto tra pellegrinaggio ed epidemie di peste, i viaggi fantastici di sir John Mandeville, il pellegrinaggio allegorico di John Bunyan e un resoconto personale dell'autore dei suoi viaggi in alcuni dei luoghi citati nel volume. Per gli appassionati di saggistica storica. Una rilettura della vita nel medioevo dal punto di vista del viaggio e del pellegrinaggio.

Il futuro dei Longobardi. L'Italia e la costruzione dell'Europa di Carlo Magno

Carlo Bertelli, Gian Pietro Brogiolo
Skira Editore