Lampadaire Vintage Oluce 387 Design Tito Agnoli Années 50-60

Code: MOILIL0235537

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Lampadaire Vintage Oluce 387 Design Tito Agnoli Années 50-60

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Lampadaire Vintage Oluce 387 Design Tito Agnoli Années 50-60

Caractéristiques

Designer:  Tito Agnoli

Production:  Oluce

Pays de production:  Milano, Lombardia, Italie

Matériel:  Métal nickelé , Travertine

Description

Lampadaire vintage avec base en travertin, structure en métal nickelé et diffuseur réglable en hauteur ; conçu par Tito Agnoli et produit par Oluce depuis 1954.

État du produit:
Lampe en très bon état pouvant présenter de légères traces d'usure ; il peut avoir fait l'objet de travaux de restauration effectués par un expert. Nous essayons de présenter le plus complètement possible l'état réel des lampes avec des photos. Si certains détails ne ressortent pas clairement des photos, ce qui est indiqué dans la description s'applique.

Dimensions (cm):
Hauteur: 193
Largeur: 17
Profondeur: 9

Informations complémentaires

Designer: Tito Agnoli

Tito Agnoli est né à Lima, au Pérou, en 1931 dans une famille italienne. Il retourne en Italie après la guerre. Peintre de formation (il étudie avec Sironi), il s'inscrit en 1949 à la Faculté d'architecture, dont il sort diplômé en 1959 et sera l'assistant de Gio Ponti et Cardo De Carli. Déjà au début des années 1950, cependant, il entreprend une intense activité professionnelle dans le domaine du design. Il conçoit, entre autres, pour Arflex, Cinova, Lema, Matteo Grassi, Molteni, Montina, Oluce, Pierantonio Bonacina, Poltrona Frau, Schiffini, Ycami. Signalé à plusieurs reprises au Compasso d'Oro, il remporte en 1986 la médaille d'or au Neocon de Chicago. Certaines de ses pièces sont conservées dans la collection permanente du MoMA de New York. Il est décédé à Milan en février 2012.

Production: Oluce

Fondata nel 1945 da Giuseppe Ostuni, maestro d'arte, Oluce è, nel campo dell'illuminazione, la più antica azienda italiana di design ancora attiva. Prima del conflitto mondiale esisteva infatti la sola Arteluce di Gino Sarfatti, scomparsa alla fine degli anni '90, nel 1948 nasceranno Azucena e Lamperti, nel 1950 Arredoluce e Stilnovo. Saranno però soprattutto Arteluce, Azucena e Oluce a focalizzare, per lunghi anni, il panorama italiano, costituendosi quali centri di incontro per quei progettisti che, fortemente coinvolti dalla ricostruzione prima e dalla nascita della produzione in serie poi, animavano il dibattito milanese: Vittoriano Viganò e i BBPR, Gigi Caccia Dominioni e Ignazio Gardella, Marco Zanuso e infine Joe Colombo. Già nel 1951 Oluce partecipa, con successo, alla IX Triennale. Un grande successo è sancito da Tito Agnoli con le segnalazioni alla seconda edizione del Compasso d'Oro, nel 1955, di due lampade (il modello da terra 363 e uno speciale modello per libreria). Nel 1956 seguiranno, in rapida sequenza, altre due segnalazioni: per una notevolissima lampada da tavolo in polivinile a lamelle e per un apparecchio a sospensione (mod. 4461) con doppio diffusore in perspex. Fondamentale infine ricordare, nel 1954, l'apparecchio 255/387 (detto ''Agnoli''), esile tige che regge uno spot, a segnare la fine dei paralumi e l'adozione di lampade da terra molto semplificate anche nell'illuminazione domestica. ntanto, nel 1963, in produzione dal 1965, Marco Zanuso disegna per Oluce un dimenticato capolavoro, la lampada da tavolo modello 275 con grande diffusore in perspex bianco orientabile a rotazione su di una base in metallo laccato. Nel 1964/66, nuovamente da un materiale, il vetro stampato detto ''Lente Fresnel'', nascerà, con Joe Colombo, la famiglia di lampade stagne da esterno ''Fresnel'' con base in metallo verniciato e diffusore trattenuto da mollette d'acciaio. Nel 1967 Colombo è però già più avanti e, con il modello ''Coupé'', conservato al MoMa di New York, propone uno stelo curvo di notevoli dimensioni a sorreggere una elegantissima calotta semicilindrica. La Coupé vince, nel 1968, lo ''International Design Award'' dell'American Institute of Interior Designers di Chicago. Nel 1970 infine, entrata in produzione nel 1972, ad un anno dalla prematura scomparsa di Joe Colombo, nasce la ''Lampada alogena'', necessariamente da allora chiamata ''Colombo''.Nel 2001 sassi in bianco vetro di Murano e canne in perspex trasparente popolano lo stand Oluce ad Euroluce. Disegnate da Laudani&Romanelli e da Ferdi Giardini propongono un modo di intendere il design che superi la funzione per farsi poesia. Entra infine nella squadra Oluce, con ''Sorane'' prima e quindi con ''Switch'', Oki Sato, ovvero Nendo, il più raffinato tra i nuovi progettisti giapponesi. Ma questa, ormai, non è più la storia dell'Oluce, piuttosto l'apporto della Oluce al design contemporaneo.

Matériel:

Métal nickelé

Travertine

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