Dipinto raffigurante Santa Dorotea

Attribuito a Francesco Botti

Codice: ARARPI0209153

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Dipinto raffigurante Santa Dorotea

Attribuito a Francesco Botti

Codice: ARARPI0209153

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Dipinto raffigurante Santa Dorotea - Attribuito a Francesco Botti

Caratteristiche

Attribuito a Francesco Botti

Artista:  Francesco Botti (1640-1711) Attribuito a 

Titolo opera:  Santa Dorotea

Epoca:  XVII Secolo - dal 1601 al 1700

Soggetto:  Figure di Santi

Tecnica artistica:  Pittura

Specifica tecnica:  Olio su Tela

Descrizione : Santa Dorotea

Olio su tela. Il dipinto è stato attribuito a Francesco Botti, pittore fiorentino della fine del XVII secolo-inizio XVIII, per le affinità stilistiche e la tipologia del soggetto, vicine ad alcune delle più note composizioni raffiguranti sante, eroine o personificazioni allegoriche realizzate dal maestro. La giovane santa raffigurata è riconoscibile dal suo tradizionale attributo, il cesto colmo di fiori e frutta: Vergine e martire, le scritture antiche riferiscono che sarebbe nata a Cesarea di Cappadocia attorno al 290 dopo Cristo e godette di grande fama tra la sua gente, che la considerava "traboccante di purezza e carità". Poichè rifiutò di abiurare sacrificando agli dei pagani, Dorotea fu condannata morte. Mentre veniva condotta al patibolo, venne udita invocare Cristo suo Sposo da Teofilo, un avvocato pagano, che la derise: "Sposa di Cristo, mandami delle mele e delle rose dal giardino del tuo sposo": Dorotea accettò la proposta di Teofilo e quando, poco prima della decapitazione, le si avvicinò un bambino recante con sè tre rose e tre mele, lei lo invitò a portarle all'avvocato pagano che poco prima l'aveva derisa e che, di fronte al miracolo della fede, si convertì. Il dipinto presenta la giovane martire in tutta la sua bellezza, sia l' esteriore che quella spirituale, sottolineata dalla luminosità che le fa risaltare il volto, perso in atteggiamento contemplativo. Delicati ma vivaci i colori, ove i rosa dell'incarnato richiamano quelli di alcuni fiori nel cesto, così come il mantello rosso drappeggiato su una spalla, simbolo di martirio, rimanda all'unico fiore rosso. Restaurato e ritelato, il dipinto è presentato in cornice di fine '800 -inizi '900.

Condizione prodotto:
Prodotto in buone condizioni, presenta piccoli segni di usura. Cerchiamo di presentare lo stato reale nel modo più completo possibile con le foto. Qualora alcuni particolari non risultassero chiari dalle foto, fa fede quanto riportato nella descrizione.

Dimensioni cornice (cm):
Altezza: 84
Larghezza: 70
Profondità: 6

Dimensioni opera (cm):
Altezza: 72
Larghezza: 58

Informazioni aggiuntive

Artista: Francesco Botti (1640-1711)

Nato a Firenze nel 1645, Francesco Botti, figlio del pittore Giacinto, dopo aver ricevuto una prima educazione sotto la guida del padre fu introdotto, ancora giovinetto, nel qualificato atelier di Simone Pignoni, artista con il quale collaborò per lungo tempo fino in età matura. Per completare degnamente la sua formazione compì, come tradizione, alcuni viaggi di studio, soprattutto a Venezia, città nella quale ebbe modo di studiare la pittura lagunare cinquecentesca e avvicinarsi al linguaggio di maestri coevi come Sebastiano Mazzoni e Antonio Carneo. Sicuramente autonomo a partire dal 1678, tempo della sua immatricolazione all'Accademia del Disegno, Botti, dopo il ritorno in patria, dette inizio a una fiorente attività, contraddistinta da pale d'altare e da dipinti da stanza, molto apprezzati dai committenti per la felice sintassi stilistica, orientata, in prevalenza, verso le sensuali immagini pignoniane. Una maggiore aderenza agli orientamenti antiaccademici contraddistingue la produzione tarda del pittore, nella quale appaiono evidenti debiti dalla lezione di Pier Dandini e di Alessandro Gherardini. Artista assai apprezzato e stimato dai critici, Francesco Botti morì nella città natale nel 1711.

Epoca: XVII Secolo - dal 1601 al 1700

Nel XVII secolo l'arte è fortemente condizionata dal problema religioso: la Chiesa è ancora uno dei massimi committenti delle opere d'arte e le usa per affascinare e suggestionare i fedeli, esaltando la salvezza, raggiungibile solo con la fedeltà alla Chiesa. L'arte del XVII secolo è quindi uno strumento di educazione, prodotta per essere goduta e capita da molti. Così, alle scene che affrontano la rappresentazione di una realtà immaginaria, si accompagna l'analisi dei dettagli e la grande nitidezza dell'ambiente, in modo da proporre come reale ogni finzione e con l'intento di coinvolgere emotivamente l'osservatore, facendogli vivere in modo soggettivo una realtà infinita e grandiosa, riflette anche il desiderio dell'artista di esprimersi con libertà: egli infatti non si piega a schemi precostituiti, non usa forme rigide, contenute, organizzate in rigorose simmetrie compositive, ma forme libere, aperte e articolate. L'arte del 1600 è quindi una rappresentazione, il cui scopo è quello di impressionare, commuovere, persuadere; essa è il prodotto dell'immaginazione e il suo fine è di persuadere che qualcosa di non reale può diventare reale. Questo fenomeno artistico così complesso, viene definito tradizionalmente Barocco, e la sua nascita si colloca a Roma tra il terzo e il quarto decennio del XVII secolo, ove è rappresentato in modo eminente dall'opera di Gian Lorenzo Bernini, Francesco Borromini e Pietro da Cortona, anche se lo snodo fondamentale è costituito dall'opera di Caravaggio. Il movimento si propaga poi in tutta l'Italia e l'Europa (ricordiamo in particolare Rembrandt, Rubens, Velazquez), nel mondo delle arti, della letteratura, della musica, e in numerosi altri ambiti, fino alla metà del XVIII secolo.
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Soggetto: Figure di Santi

Tecnica artistica: Pittura

La pittura è l'arte che consiste nell'applicare dei pigmenti a un supporto come la carta, la tela, la seta, la ceramica, il legno, il vetro o un muro. Essendo i pigmenti essenzialmente solidi, è necessario utilizzare un legante, che li porti a uno stadio liquido, più fluido o più denso, e un collante, che permetta l'adesione duratura al supporto. Chi dipinge è detto pittore o pittrice. Il risultato è un'immagine che, a seconda delle intenzioni dell'autore, esprime la sua percezione del mondo o una libera associazione di forme o un qualsiasi altro significato, a seconda della sua creatività, del suo gusto estetico e di quello della società di cui fa parte.

Specifica tecnica: Olio su Tela

La pittura a olio è una tecnica pittorica che utilizza pigmenti in polvere mescolati con basi inerti e oli.

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